Per le strade di Auckland è ancora parecchio diffusa una maglietta con una singolare scritta: “Il rugby è un gioco di squadra e si gioca in 15: gli altri 14 passino la palla a Lomu”. Ma i tempi in cui il campione che ha cambiato per sempre il rugby moderno faceva tutto da solo sembrano lontani anni luce.

Nadene, la compagna dell’ex stella degli All Blacks, ha aggiunto che la coppia attende il responso degli ultimi esami per sapere se sarà necessario un nuovo intervento: “I medici hanno detto che c’è una piccola possibilità che il rene possa sopravvivere. John è in dialisi giornaliera e sotto trattamento, il tutto per verificare se il rene può ancora funzionare”.
Citando fonti anonime vicino Lomu, un quotidiano neozelandese, il “Dominion Post”, aveva annunciato che Jonah era “seriamente malato” e che c’erano “rischi di complicazioni”. Durante la sua degenza in ospedale sono stati numerosissimi i messaggi giunti all’inidirizzo dell’ex All Black: su tutti quelli degli attuali membri della nazionale neozelandese e del Primo Ministro John Key.
Lomu vanta 64 presenze con gli All Blacks, le ultime delle quali nella Coppa

Nel 1999, malgrado la malattia, fu protagonista di un altro mondiale impressionante, chiuso con il record di 8 mete complessive, due nella celebre semifinale contro la Francia, a Twickenham.
http://www.jonahlomu.com/
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