Sembrava soltanto una provocazione, e invece a distanza di sette mesi il Principato di Filettino ha conquistato l’agognata indipendenza. Come principe è stato scelto l’avvocato Carlo Taormina, nelle cui mani sabato ha giurato il nuovo governo. Il piccolo Comune da 598 abitanti in provincia di Frosinone è ora uno Stato autonomo. Nel ruolo di presidente del Consiglio è stato nominato Pasquale Squitieri, regista cinematografico. Si avvera così il sogno del sindaco Luca Sellari, che l’agosto scorso aveva fatto parlare di sé il mondo annunciando la secessione da Roma. Il Principato di Filettino diventa un caso anche sul New York Times Da allora i cittadini hanno eletto un Parlamento composto da 30 deputati ed entro pochi giorni inizierà a riunirsi il nuovo governo. Ne fanno parte Guglielmo Cialone, ministro dello Sviluppo, Laura Iona, alla Cultura, Francesca Pontesilli, ministro dei Diritti della persona, Vincenzo Iannotti, responsabile delle Finanze, Roberto Cocco, al dicastero dei Lavori pubblici, Davide Della Morte, ministro della Sanità, Carlo Bonzano, ministro dell’Interno, Maria Rosaria Galella, ministro della Giustizia, e Carlo Monti, responsabile degli Esteri. Squitieri ha commentato: “Sono felice di essere stato chiamato a guidare il governo del Principato di Filettino che intende restituire ai cittadini il loro diritto alla proprietà del territorio. Il nostro obiettivo è di portare Filettino nel mondo facendone un centro positivo sul piano economico, culturale e sociale. Penso, ad esempio, anche all'organizzazione di un'importante rassegna di cinema”. Tutto era iniziato come una protesta contro la proposta dell’ex governo Berlusconi di accorpare i Comuni con meno di 1.000 abitanti. Un disegno di legge che è stato poi ritirato, ma a quel punto la battaglia di Filettino era iniziata ed era troppo tardi per fermarla.
Fonte: Sussidiario.it
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