mercoledì 3 novembre 2010

QUESTO E' UN MONDO DI MATTI



VARSAVIA: L'idea è venuta a Wojtek Wasilewski, ventiseienne proprietario del salone di parruccheria Hotcuts in Polonia. «Unire la necessità di tagliarsi i capelli al piacere che a farlo sia una bella donna»: questo è stato il motto del giovane imprenditore, il cui salone offre tagli e shampi realizzati da quattro bellissime parrucchiere che lavorano in lingerie. «Volevo che assomigliasse a un locale notturno per uomini - ha dichiarato Wasilewski - e non mi meraviglio che i clienti apprezzino, le ragazze sono bellissime». Non La vita è fatta di piccole felicità insignificanti, simili a minuscoli fiori. Non è fatta solo di grandi cose, come lo studio, l’amore, i matrimoni, i funerali. Ogni giorno succedono piccole cose, tante da non riuscire a tenerle a mente né a contarle, e tra di esse si nascondono granelli di una felicità appena percepibile, che l’anima respira e grazie alla quale vive.
(Banana Yoshimoto)La vita è fatta di piccole felicità insignificanti, simili a minuscoli fiori. Non è fatta solo di grandi cose, come lo studio, l’amore, i matrimoni, i funerali. Ogni giorno succedono piccole cose, tante da non riuscire a tenerle a mente né a contarle, e tra di esse si nascondono granelli di una felicità appena percepibile, che l’anima respira e grazie alla quale vive.
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(Banana Yoshimoto)è stato facile per l'imprenditore aprire il suo Hotcuts, infatti ci sono voluti circa 18 mesi. Tanto ha impiegato Wasilewski a trovare quattro ragazze che fossero belle e abili con le forbici, ma soprattutto disposte a eseguire i tagli seminude.


WASHINGTON: Per alcuni mesi l'ex presidente Usa, Bill Clinton, smarrì i codici necessari per autorizzare un eventuale attacco nucleare. Lo rivela un libro di memorie, "Whitout Hesitation: The Odyssey of an American Warrior", scritto dal generale in pensione Hugh Shelton, ex capo di stato maggiore Usa. Lo riporta il quotidiano britannico "The Telegraph", precisando che già 7 anni fa il colonnello Robert Patterson in un libro aveva parlato di un episodio simile. Patterson era uno degli uomini incaricati di portare la valigetLa vita è fatta di piccole felicità insignificanti, simili a minuscoli fiori. Non è fatta solo di grandi cose, come lo studio, l’amore, i matrimoni, i funerali. Ogni giorno succedono piccole cose, tante da non riuscire a tenerle a mente né a contarle, e tra di esse si nascondono granelli di una felicità appena percepibile, che l’anima respira e grazie alla quale vive.
(Banana Yoshimoto)ta, comunemente chiamata "palla da football", con all'interno la serie di numeri necessari per l'attivazione delle armi nucleari. Nel suo libro, il colonnello racconta, che il giorno dopo lo scandalo di Monica Lewinsky, chiese al presidente Clinton la carta con i codici per un aggiornamento dei dati. Ma il numero uno della Casa Bianca confessò di averla smarrita.Il quotidiano britannico però sottolinea come le due versione non coincidano: secondo Shelton l'episodio risale al 2000, mentre il racconto di Patterson è del 1998.La vita è fatta di piccole felicità insignificanti, simili a minuscoli fiori. Non è fatta solo di grandi cose, come lo studio, l’amore, i matrimoni, i funerali. Ogni giorno succedono piccole cose, tante da non riuscire a tenerle a mente né a contarle, e tra di esse si nascondono granelli di una felicità appena percepibile, che l’anima respira e grazie alla quale vive.
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(Banana Yoshimoto)
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(Banana Yoshimoto)arle, e tra di esse si nascondono granelli di una felicità appena percepibile, che l’anima respira e grazie alla quale vive.
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(Banana Yoshimoto)

martedì 2 novembre 2010

BEVI LATTE E NON CAMPI CENT'ANNI

Dopo i primi tre anni di vita l'uomo perde gli enzimi (rennina e lattasi) preposti per la digestione del latte. L'uomo è il solo animale che continua a prendere il latte (dopo lo svezzamento) di un animale che egli considera inferiore sotto l'aspetto intellettivo, emotivo e spirituale. Tra il latte umano e quello vaccino c'è la stessa differenza tra una donna ed una mucca. Il latte della mucca è adatto al vitello che ha una velocità di crescita 3 volte superiore a quella del cucciolo umano ed una necessità proteica quasi 4 volte maggiore. I reni di un bambino nutrito con latte vaccino arrivano ad essere un terzo più grossi di quelli di un bambino nutrito con latte materno: l'ipertrofia è determinata dal superlavoro a cui sono sottoposti i reni. Questo, a causa dell'eccesso proteico del latte vaccino, che oltre ad oberare i reni ed il fegato, arreca danni all'ipofisi, alla tiroide e al surrene. Il latte vaccino nei bambini può provocare sanguinamento gastroenterico; è carente di ferro perchè il fosforo e il calcio che contiene interferiscono con l'assosrbimento di questo minerale. (Dr.ssa Elena Guarnieri, nutrizionista. "Viversani", maggio 2009) Il latte umano oltre ad avere (in assoluto) il più basso valore proteico, è anche il più dolce. Il cervello umano funziona a glucosio. I glucidi del latte umano, sotto forma di lattosio, sono essenziali per lo sviluppo cerebrale del bambino: sono presenti nel latte umano in misura quasi doppia rispetto al latte vaccino. Solo il 25-30% del calcio presente nei latticini viene assimilato, il resto viene eliminato con le feci perché i latticini non contengono la vitamina K fondamentale per il corretto assorbimento del calcio. Il latte di vacca, sebbene ricco di calcio, quando è nel tubo digestivo umano, la maggioranza di esso precipita sotto forma di fosfato di calcio e viene eliminato attraverso le feci. Solo una piccola parte viene assorbita. Nei formaggi vi è un'alta concentrazione di farmaci, di diserbanti ed additivi. I nitrati (conservanti) si trasformano facilmente in nitrosammine potenzialmente cancerogene. I formaggi stagionati contengono molte proteine, grassi saturi e colesterolo
EFFETTI
Tre quarti di tutte le allergie e metà dei problemi digestivi del bambino sono causati dal latte vaccino, oltre a casi di asma, di insonnia e di affezioni cutanee. Il latte produce catarro e muco che si fissa sulle pareti dello stomaco impedendo l'assorbimento delle sostanze alimentari. La caseina del latte è la base di una delle più potenti colle per il legno usata per la costruzione delle navi. Il latte vaccino apre la strada a: catarro, febbre da fieno, asma, bronchite, raffreddore, allergie, dissenteria, stitichezza, palpitazioni, malattie cardiache, angina, calcoli renali, artriti, spondiliti, tumori e cancro. Al latte e alle uova sono da attribuire almeno la metà di tutti i cancri maschili e a più di due terzi dei cancri femminili. Il fosforo presente nel latte vaccino è circa 6 volte maggiore che nel latte umano, questo blocca l'assorbimento del calcio provocando nel lattante una tendenza alla ipocalcemia. Il fosforo serve all'animale per costruire rapidamente il suo scheletro che gli consente di fuggire anche da cucciolo ad un pericolo improvviso. Rudolf Steiner sostiene che il bambino nutrito con il latte vaccino presenterà da anziano sclerosi ed invecchiamento precoce. Nel 1942 un'indagine in Scandinavia sui legami tra latte vaccino e l'insorgenza dell'artrite, durata 30 anni, ha dimostrato che il latte vaccino causa il fattore artritico. Da un'indagine in alcune zone dell'India dove lo yogurt si consuma abbondantemente, pare che il galattosio sia la causa dell'insorgere della cataratta. I fermenti dello yogurt utilizzano per il proprio sviluppo la vit. B12 che si forma nell'intestino umano provocandone una diminuizione.
Un quinto dell'umanità vive benissimo senza usare latte vaccino: Cinesi, Giapponesi e Coreani...
Il latte di mucca provoca nel bambino carenza di ferro. L'uomo del paleolitico non usava latte vaccino ma aveva ossa robustissime con una dieta basata su cereali, verdure e frutta. Il pediatra prof. Marcello Giovannini ed il nutrizionista Ermanno Lanzola sconsigliano il latte vaccino nei primi 12 mesi di vita del bambino perché:
- ha troppe proteine;
- ha meno lattosio del latte umano;
- ha uno squilibrato rapporto di acidi grassi;
- ha valori squilibrati di calcio e fosforo;
- è privo di fattori di difesa specifici;
Il latte umano ha un elevato contenuto di acido linoleico, precursore delle prostaglandine e leucotrieni antiinfiammatori. Al contrario, il latte di vacca é una sostanza infiammatoria al 100%.
Il latte vaccino contiene circa 59 tipi di ormoni (pituitari, steroidei, adrenali, sessuali etc.) tra cui il piú importante l'ormone della crescita veloce dei vitelli. Il latte puó anche essere contaminato da prodotti chimici, ormoni, antibiotici, pesticidi, pus proveniente dalle mastiti, virus, batteri, prioni...viene arricchito con additivi, vitamine e minerali sintetici, semi, piante, frutti, proteine, acidi grassi... In alcuni casi, anche grassi di animali diversi. Le sostanze tossiche che con piú frequenza si possono trovare in un bicchiere di latte di vacca sono:
- Metalli e plastica;
- Detergenti e disinfettanti;
- Pesticidi e fertilizzanti;
- Micotossine: provenienti dal mangime che si dá alle vacche; - - - Antibiotici ed altri farmaci;
- Diossine.
MALATTIE CONNESSE AL CONSUMO DI LATTE
ANEMIA FERROPENICA; ARTRITE REUMATOIDE E OSTEOARTRITE; ASMA; AUTISMO; CANCRO ALLO STOMACO; CANCRO ALLA MAMMELLA; CANCRO ALL' OVAIO; CANCRO AL PANCREAS; CANCRO ALLA PROSTATA; CANCRO AL POLMONE; CANCRO AL TESTICOLO; CATARATTA; COLITE ULCEROSA; DIABETE MELLITUS TIPO 1; DOLORI ADDOMINALI SENZA INTOLLERANZA AL LATTOSIO; MALATTIA DI CROHN;
MALATTIE CORONARIE; SCLEROSI MULTIPLA; STITICHEZZA; FATICA CRONICA; INCONTINENZA URINARIA; INTOLLERANZA AL LATTOSIO; LINFOMI; EMICRANIA; PROBLEMIA ORECCHIE, NASO, GOLA; REAZIONI ALLERGICHE; EMORRAGIE GASTROINTESTINALI; SINDROME DI CATTIVO ASSORBIMENTO; PROBLEMI DI SONNO; ULCERA PEPTICA.
IL PROBLEMA DEL CALCIO
Negli Stati Uniti, il paese maggior consumatore mondiale di latte, c'é un'incidenza maggiore di osteoporosi tra la sua popolazione. Il Progetto di nutrizione Cornell Oxford-Cina, salute e ambiente, che iniziò nel 1983 con uno studio delle abitudini quotidiane di 6500 abitanti di 65 province disperse nella Cina rurale, una delle ricerche più rigorose effettuate in materia di salute, provò che le donne che non bevevano latte di vacca non soffrivano di osteoporosi. Se lasciavano questa dieta e introducevano latte di vacca, i loro livelli di calcio si abbassavano e aumentava l'incidenza di questa patologia. Le ricerche svolte dal dottor John McDougall (medico nutrizionista del ST. Helena Hospital di Napa California, USA) dimostrarono che le donne dell'etnia Bantú che non bevono latte di vacca pur avendo una media di 10 figli e li allattano per lunghi periodi, non soffrono osteoporosi. Il lavoro del Dr. William Ellis, ex presidente dell'Accademia Americana di Osteopatia Applicata, stabilì che le persone che bevevano da 3 a 5 bicchieri di latte al giorno presentano i livelli più bassi di calcio nel sangue. Lo Studio pubblicato dall'American Journal of Clinical Nutrition stabilì che l'eccesso di proteine del latte é uno dei fattori più importanti nello sviluppo dell'osteoporosi. Inoltre si dimostrava che fino all'età di 65 anni le donne che non bevevano latte ed erano vegetariane, avevano solo il 18% di perdita ossea, mentre le onnivore avevano una perdita ossea del 35%. Studi più recenti mostrano che con un'ingestione di 75 grammi giornalieri di proteine del latte si perde più calcio nell'urina di quello che si assorbe attraverso la dieta.
L'OPINIONE DI JEAN SEIGNALET
Il dottor Seignalet-ematologo, immunologo, biologo e cattedratico di Medicina all'Universitá di Montpellier, a proposito del latte riferisce: "Il pericolo della mancanza di calcio é un'illusione. É vero che il latte di vacca é ricco in calcio, però una volta che si trova nel tubo digestivo umano, l'immensa maggioranza di esso precipita sotto forma di fosfato di calcio e viene eliminato attraverso le feci. Solo una piccola parte viene assorbita. Il calcio assimilabile é apportato in quantità più che sufficiente dai vegetali, ortaggi, legumi secchi, verdure, frutta secca e fresca. Eliminare dall'alimentazione il latte animale non provoca carenza di calcio. Al contrario, il regime alimentare che esclude i derivati del latte, blocca 70 volte su 100 l'evoluzione dell'osteoporosi e permette di recuperare parte del terreno perso".
LA CASEINA DEL LATTE
Il bambino lattante assimila completamente la caseina del latte materno ma non quella del latte di vacca. La caseina animale in alcune persone aderisce ai follicoli linfatici dell'intestino impedendo l'assorbimento di altri nutrienti. Sbarazzarsi dei suoi residui metabolici causa perdita energetica per l'organismo e può provocare problemi immunologici.
I GRASSI DEL LATTE
Il latte umano contiene 45 grammi di lipidi per litro, dei quali 55% sono acidi grassi poliinsaturi, e 45% di saturi; ha, soprattutto, un elevato contenuto di acido linoleico, precursore delle prostaglandine e leucotrieni antiinfiammatori. Al contrario, il latte di vacca contiene un 70% di acidi grassi saturi e 30% di poliinsaturi. Inoltre questo 30% di poliinsaturi perde le sue proprietá quando per effetto del calore (tra i 40 º e i 45ºC) si denaturano e non possono essere precursori di sostanze antiinfiammatorie. Per questo il latte trattato per il consumo é una sostanza infiammatoria al 100%. I bambini che sono soliti bere vari bicchieri di latte al giorno hanno le arterie in peggiori condizioni di quelli che non lo prendono.
LA CARICA ORMONALE
La professoressa jane Plant, autrice del libro "La tua vita nelle tue mani" spiega che l'IGF1 é specialmente attivo durante la pubertà e la gravidanza. Nel caso delle bambine adolescenti quest'ormone stimola la crescita del tessuto della mammella. Durante la gravidanza aumenta i tessuti mammari e i dotti del latte materno per favorire l'allattamento. Alti livelli di quest'ormone incrementano fino a tre volte il rischio di soffrire di cancro della mammella o di prostata da parte di quelli che consumano molto latte, come la carne delle vacche da latte. Nello stesso modo gli estrogeni che si aggiungono al latte bovino sono altri fattori che stimolano l'effetto nocivo di quest'ormone e che indirettamente favoriscono la comparsa di tumori.
SOSTANZE TOSSICHE NEL LATTE
I macchinari utilizzati negli allevamenti per trasportare e immagazzinare il latte può contaminarlo. Di fatto si é arrivati a trovare in esso ferro, rame, piombo, cadmio, zinco etc... o loro residui.
DETERGENTI E DISINFETTANTI
Formiolo, acido borico, acido benzoico, sali alcalini, bicromato di potassio etc...sostanze che si usano nella pulizia e disinfezione del materiale che viene a contatto col latte. Il suo uso viene giustificato dal fatto che l'acqua da sola é incapace di trascinare i resti di materia organica e distruggere i batteri che contaminano le istallazioni e che possono passare al latte.
PESTICIDI E FERTILIZZANTI
Nel mangime che si dà alla vacca si possono trovare composti chimici: acaricidi, nematicidi, fungicidi, rodenticidi, erbicidi, DDT, dieldrin, lindano, metoxicloro, malation, aldrin etc...che possono causare il cancro.
MICOTOSSINE
Provenienti dal mangime che si dà alle vacche, quando é contaminato da muffe, specialmente Aspergyllus flavus.
ANTIBIOTICI E ALTRI FARMACI
Impiegati nel trattamento e prevenzione delle malattie infettive e parassitarie delle vacche: possono passare al latte contaminandolo. La maggioranza delle industrie casearie usano circa 60 tipi di trattamento chimico per trattare i gonfiori del capezzolo dopo ogni minzione e per ridurre la propagazione della mastite nei branchi.
DIOSSINE
Derivati del cloro sono relazionati col cancro di polmone ed i linfomi. La esposizione alla diossina é stata messa in relazione con il diabete, i problemi di sviluppo del bambino e diversi problemi di squilibrio del sistema immunitario.
MALATTIE CONNESSE AL CONSUMO DI LATTE
ANEMIA FERROPENICA. Il Dr. Frank Oski (direttore del dipartimento di Pediatria della scuola di medicina dell'Universitá John Hopkins (USA) asserisce che nel suo paese tra il 15 e il 20% dei bambini minori di due anni soffrono anemia ferropenica e che la metà del resto delle anemie che si producono negli USA sono relazionate con il consumo di latte e suoi derivati a causa delle piccole emorragie gastrointestinali che il latte può provocare.
ARTRITE REUMATOIDE E OSTEOARTRITE. Si é constatato che i complessi antigene-anticorpo generati dal latte si depositano a volte nelle articolazioni provocandone infiammazione e tumefazione. Studi realizzati nell'Universitá della Florida (USA) confermano che i sintomi si aggravano in pazienti, che consumano latte, con artrite reumatoide. In un articolo pubblicato nella rivista Scandinavian Journal of Rheumatology, si affermava che in persone affette da questa patologia quando smisero di ingerire latticini e bevvero solo acqua, té verde, frutta e succhi vegetali entro 7 e 10 giorni l'infiammazione e il dolore diminuirono significativamente: quando uno tornava a una dieta latto-ovo-vegetariana i sintomi riapparivano. Un gruppo di ricercatori israeliani dimostrò nel 1985 che il latte può indurre anche l'artrite reumatoide giovanile.
ASMA. Il latte può stimolare la produzione eccessiva di muco nelle vie respiratorie. L'allergia al latte é causa di asma. I bambini con eccesso di muco e difficoltà respiratorie ai quali si toglie il latte di vacca migliorano in modo sorprendente.
AUTISMO. I sintomi neurologici dei pazienti autistici peggiorano quando consumano latte o grano. Si crede che i peptidi del latte possano avere un effetto tossico nel sistema nervoso centrale interferendo con i neurotrasmettitori. Nelle loro ricerche i dottori dell'Universitá di Roma notarono un miglioramento marcato nel comportamento di questi malati dopo aver smesso di ingerire latte per otto settimane. Nel loro sangue c'erano alti livelli di anticorpi contro la caseina, la lattoalbumina e la betalattoglobulina.
CANCRO ALLO STOMACO. Ricercatori dell'Istituto Nazionale di Salute Pubblica di Morelos (Messico) trovarono un aumento significativo di rischio di contrarre cancro allo stomaco in pazienti che consumano latticini: in quelli che consumavano anche carne, il rischio triplicava.
CANCRO DELLA MAMMELLA Il latte é considerato da molti esperti causa diretta di questo tipo di cancro. Se a questo si aggiunge l'influenza dell'ormone insulinico, le probabilitá di contrarlo aumentano considerevolmente nelle grandi consumatrici di latte.
CANCRO DELL"OVAIO. Il galattosio (uno degli zuccheri del latte) é stato messo in relazione anche con il cancro dell'ovaio. Alcuni ricercatori affermano che le donne che bevono più di un bicchiere di latte intero al giorno hanno tre volte più probabilità di contrarre cancro all'ovaio rispetto a quelle che non ne bevono.
CANCRO DEL PANCREAS. Ricercatori dell' Universitá di Harvard (USA) affermano che esiste una relazione "positiva e forte" tra il cancro del pancreas e il consumo di latte, uova e carne.
CANCRO ALLA PROSTATA. Secondo il Dr. Chan (epidemiologo dell'Universitá di Harvard) il consumo di molto latte e suoi derivati é associato con un incremento del rischio di cancro alla prostata nell'uomo. Ciò può essere dovuto al fatto che l'alto contenuto di calcio nel latte fa diminuire la quantitá di vitamina D nel corpo incaricata di proteggere dal cancro di prostata. Epidemiologi italiani del Aviano Cancer Center calcolarono che se si prendono due o più bicchieri di latte al giorno il livello di rischio di soffrire questo cancro aumenta 5 volte. Un altro studio (realizzato dalla stessa equipe di ricercatori) dimostrò che gli uomini che consumano grandi quantità di latte e/o latticini hanno un 70% di rischio in più di contrarre cancro alla prostata. Il consumo di latte scremato é associato con un maggior incremento rispetto a quello intero.
CANCRO AL POLMONE: Ricercatori olandesi nel 1989 hanno concluso che le persone che bevono due o più bicchieri di latte al giorno hanno una probabilità 2 volte maggiore di sviluppare cancro al polmone di quelle che non lo bevono. Le persone che bevono questa stessa quantità di latte scremato sembrano essere più protette. Inoltre si é documentato che esiste una relazione diretta tra l'ormone somatotropina e il cancro al polmone, e tra questo e la diossina che contamina il latte. In un articolo pubblicato nel giornale americano The Washington Post, si affermava che le persone che consumano grandi quantità di grassi (carne e latticini) sono 10 volte più predisposte a contrarre il cancro, specialmente al polmone.
CANCRO AL TESTICOLO. Ricercatori britannici scoprirono che esiste una relazione tra il cancro testicolare e il consumo di latte. Il rischio incontrato fu 7,19 volte maggiore rispetto alla popolazione generale e aumenta di un 1,39 per ogni quarto di litro di latte in più che si consuma.
CATARATTA. C'é una crescente evidenza della relazione tra il consumo di latte e la cataratta. Secondo diversi studi scientifici le popolazioni umane che consumano grandi quantità di latticini hanno una maggior incidenza di cataratta rispetto a quelli che lo evitano. Questo difetto é stato posto in relazione con il lattosio e il galattosio.
COLITE ULCEROSA. Anche in questo disturbo è stato associato il consumo di latte.
COLON IRRITABILE. Ci sono diversi studi che mettono in relazione il consumo di latte con lo sviluppo di questa patologia.
DIABETE MELLITUS TIPO 1. Diversi studi dimostrano che i lattanti alimentati con latte di vacca presentano un maggior rischio di soffrire di diabete insulino dipendente. Uno studio pubblicato nella Rivista di medicina della Nuova Inghilterra identifica il latte come "elemento responsabile o fattore scatenante in alcune persone geneticamente sensibili". Eliminare il latte e derivati dalla dieta infantile potrebbe diminuire drasticamente l'incidenza di questo tipo di diabete.
MALATTIA DI CROHN. Il Dottor John Hermon-Taylor, direttore del Dipartimento di Chirurgia della Scuola di Medicina dell'Hospital St. George (Gran Bretagna) afferma: "Dopo aver studiato la malattia di Crohn per 20 anni, la Paratubercolosi é indubbiamente associata a questa patologia e che questo microorganismo si trasmette fondamentalmente attraverso il latte perché la pastorizzazione non lo distrugge". In uno studio realizzato tra il 1990 e il 1994 sui contenitori per il latte si trovò che il 7% di essi erano contaminati con la Paratubercolosi.
MALATTIE CORONARIE: Numerosi ricercatori relazionano alcuni componenti del latte (il colesterolo, i grassi, il suo alto contenuto in calcio, la presenza di xantina ossidasi, etc.) con questo tipo di problemi. L'enzima bovino xantina-ossidasi causa problemi quando il latte é omogeneizzato: il suo danno si concentra nei vasi sanguigni. Sembra che questo enzima attraversi intatto le pareti intestinali facendosi trasportare dal sangue e distrugga il masmogeno, uno dei componenti della membrana delle cellule che formano il tessuto cardiaco. Uno di questi ricercatori é il dottor Kurt Oster, capo di servizio di cardiologia dell'ospedale Park City a Bridgeport (USA), durante un periodo di quasi 4 anni studiò 75 pazienti che soffrivano di angina pectoris e arteriosclerosi. Quando si eliminò il latte dalla loro dieta e gli si dette acido folico e vitamina C (entrambe combattono la xantina-ossidasi) il dolore diminuì. Il dottor Kurt Esselbacher (dell'Universitá di Harvard) afferma che: "Il latte omogeneizzato, dovuto al contenuto di xantina-ossidasi, é uno delle cause maggiori di malattie coronarie negli Stati Uniti". Studi realizzati in Russia dimostrano che chi beve tre o più bicchieri di latte al giorno ha 1,7 volte più probabilità di soffrire malattie ischemiche cardiache di chi non ne consuma. Il consumo abituale di latticini aumenta il colesterolo cattivo (LDL). Anche il consumo di proteine lattee sembra avere una relazione diretta con la mortalità coronaria. Inoltre le proteine del latte contribuiscono alla formazione di omocisteina: la connessione tra il latte, il lattosio, il calcio e l'omocisteina potrebbe essere responsabile della calcificazione delle arterie.
SCLEROSI MULTIPLA. Scienziati dell'Università di Michigan (USA) hanno potuto stabilire una relazione tra la sclerosi multipla e un eccessivo consumo di latte.
STITICHEZZA. Il latte é causa accertata di stitichezza in bambini ed anziani. La sua eliminazione dalla dieta e un maggior consumo di verdure e fibra di solito risolve questo problema. Allo stesso modo, tanto la stitichezza cronica come le lesioni perianali sono state associate ad una chiara intolleranza al latte di vacca.
FATICA CRONICA. Secondo uno studio realizzato con bambini a Rochester (New York) nel 1991, bere latte aumenta 44,3 volte il rischio di soffrire questa malattia.
INCONTINENZA URINARIA: Molti bambini che bagnano le lenzuola smettono di farlo quando eliminano dalla loro dieta il latte, i prodotti che lo contengono ed i loro derivati.
INTOLLERANZA AL LATTOSIO. Il lattosio, zucchero del latte, per essere utilizzato dal nostro organismo deve essere previamente idrolizzato per mezzo di un'enzima chiamato lactasi, che sparisce lentamente quando cominciano a crescere i denti. Nella razza bianca la lactasi resta per più tempo che nella razza negra. Nella maggior parte delle persone che non producono lactasi, o lo producono a livelli molto bassi, il lattosio non idrolizzato passa all'intestino dove viene attaccato dai batteri generando fermentazione, meteorismo, coliche, diarrea, etc. oltre che irritazione delle pareti intestinali, micro-ferite con perdite di sangue che possono provocare carenza di ferro. Inoltre il lattosio può favorire l'assimilazione dei metalli pesanti come il cadmio, il mercurio e il ferro ed altre sostanze tossiche.
LINFOMI. In uno studio realizzato nell'Università di Bergen (Norvegia) durante un anno e mezzo con quasi 16.000 pazienti si osservò che le persone che consumano due bicchieri di latte al giorno presentano un rischio 3,4 volte maggiore di soffrire di linfoma rispetto a quelli che ne bevevano di meno. Pare che il latte di vacca possa trasmettere il virus della leucemia bovina. Questo stesso studio trovò un'associazione, anche se debole, tra il consumo di latte e il cancro ai reni ed agli organi riproduttivi femminili. Un altro meccanismo attraverso il quale si può contrarre linfoma é il latte contaminato con diossina.
EMICRANIA: Si é provato sperimentalmente che quando si sopprime il latte dalla dieta di pazienti affetti da emicrania si riducono significativamente i sintomi.
ORECCHIE, NASO, GOLA. Nel 1994 la rivista Natural Health pubblicava una serie di scoperte che relazionano al latte l'aumento di infezioni di orecchie e gola. Gli studi dimostrano che le tonsille e le adenoidi si riducono quando si limita il consumo di latte.
REAZIONI ALLERGICHE. L'allergia alle proteine del latte di vacca é una reazione dei meccanismi immunologici a una o piú proteine del latte (caseina, alfa lattoalbumina, betalattoglobulina). Attualmente molti studi medici riconoscono la relazione tra il latte e le reazioni allergiche stabilendone la prevalenza tra un 2 e un 5% della popolazione mondiale.
EMORRAGIE GASTROINTESTINALI. Dovute all'intolleranza alle proteine del latte di vacca nei bambini sono state adeguatamente documentate. Il sanguinamento é cosí serio che si colloca come una delle cause più comuni di anemia nei bambini.
SINDROME DI CATTIVO ASSORBIMENTO. Ricercatori dell'Universitá di Helsinki (Finlandia) hanno provato la relazione tra le proteine del latte e il danno alla mucosa intestinale. Questo danno é caratterizzato da diarrea cronica, vomito e crescita ritardata.
PROBLEMI DI SONNO. Studi realizzati nell'Università Free di Bruxelles tra gli anni 1986 e 1988 confermarono la relazione tra il consumo di latte ed i problemi di sonno nei bambini. Tutti i sintomi miglioravano quando si escludeva il latte dalla dieta e peggioravano quando lo si riintroduceva. Il tempo medio per notare un miglioramento era di 5 settimane. Anche l'agitazione che manifestavano i bambini diminuiva.
ULCERA PEPTICA. Il latte e derivati aggravano tutti i sintomi. Il sollievo temporaneo che in passato sentivano questi pazienti era dovuto semplicemente al fatto che normalmente il latte lo si beveva freddo ed era la temperatura del liquido che faceva migliorare temporaneamente la situazione.
ALTRE REAZIONI PROVOCATE DAL LATTE. Acidosi lattea associata all'allergia al latte di vacca; difficoltà di apprendimento in bambini e, alcuni casi, infertilità femminile. Le madri che bevono latte di vacca durante il periodo dell'allattamento espongono i loro figli ai rischi associati a quest'alimento.
L'omogeneizzazione. Un processo meccanico mediante il quale si riduce la misura delle particelle di grasso del latte evitando che la crema si concentri nella superficie. Si spara un getto di latte a pressione contro una placca di acciaio ad una temperatura tra 50 e 60ºC: si ottiene un latte più bianco che si mantiene liquido nel contenitore ma si rompono anche gran parte delle strutture lipidiche e proteiche. Secondo alcuni esperti, diminuire di 10 volte la dimensione delle particelle di grasso può far aumentare il rischio di soffrire attacchi al cuore in quelli che ne consumano grandi quantitá, probabilmente a causa dell'enzima bovino xantina-ossidasi che attraversa intatto le pareti intestinali e, utilizzando il sangue come veicolo, distruggerebbe il masmogeno, un componente delle membrane cellulari del tessuto cardiaco. Pastorizzazione. Consiste nell'applicazione di alte temperature per un determinato tempo. Con questo metodo si distrugge la maggior parte dei microorganismi che possono alterare il latte, ma non tutte le spore: si ottiene il latte fresco del giorno che si mantiene in condizioni adeguate solo per 2 o 3 giorni. Esistono due tipi di pastorizzazione: quella alta (che dura 15 secondi ad una temperatura di 72ºC) e quella bassa (che dura 30 minuti a 65ºC). Il latte é poi sottoposto ad un raffreddamento rapido, ma se quest'ultimo trattamento non avviene in forma corretta possono germinare le spore che sono sopravvissute al trattamento termico. Inoltre con questo metodo si produce la coagulazione delle proteine e si perde il 5% delle vitamine B1 e B6, il 10% della B12 e il 25% della vitamina C. La pastorizzazione disgrega calcio, magnesio e fosfati indispensabili per la formazione delle ossa, oltre a causare parziale coagulazione delle proteine. Sterilizzazione. Un processo che combina alte temperature in un tempo abbastanza lungo: si assicura l'assenza di germi patogeni e tossine ed il prodotto si mantiene in buone condizioni per un tempo più lungo. Con questo processo si perdono però le vitamine B1, B2, B3, B6, B12, A, C, D ed alcuni amminoacidi essenziali.
UHT. Latte che é stato trattato a temperatura molto alta per un tempo molto corto. Con questo metodo le alterazioni biochimiche a danno delle proteine sono molto importanti.
IL LATTE DI VACCA
Latte intero. Presenta il maggior contenuto di grasso del latte. Il suo apporto calorico e di colesterolo é molto elevato: un bicchiere di latte apporta 7,2 grammi di grasso e 123 calorie: l'impatto di questa sostanza sul sistema cardiovascolare è molto significativo.
Latte scremato. Ha meno calorie del latte intero. In funzione della quantità di grasso si chiama "scremato" (<0,18%)>UNA STORIA VERA
La storia della professoressa Jane Plant, goechimica e capo scientifico del British Geological Survey è un esempio significativo per molte donne: é sopravvissuta a 5 tumori della mammella e alle pratiche mediche convenzionali per trattare i suoi cancri. Lo ha fatto, come ella stessa afferma, eliminando tutti i latticini dalla sua dieta. "Soffrii l'amputazione di una mammella, mi sottomisero a radioterapia e a chemioterapia molto dolorosa. Mi videro specialisti tra i più eminenti del mio paese: dentro di me sentivo che stavo per morire e fui al punto di arrendermi" racconta la professoressa Plant nel suo libro (La tua vita nelle tue mani) e racconta la propria esperienza e come arrivò all'idea che le ha salvato la vita. "All'origine di un viaggio con mio marito in Cina cominciai a pensare che la mia malattia era inesistente in quel paese. Di fatto solo una tra 10.000 donne muore di cancro al seno in Cina mentre solo nel Regno Unito le cifre officiali parlano di una ogni 12. Allora con mio marito (uno scienziato) cominciammo a studiare il modo di vita e l'alimentazione delle orientali fino a che arrivammo all'idea che mi salvò la vita: le donne cinesi non si ammalano di cancro al seno, né gli uomini sviluppano tumori prostatici perché sono incapaci di tollerare il latte e, pertanto, non lo prendono. I cinesi non utilizzano mai il latte e tanto meno per allattare i loro bambini! Non è una casualità che piú del 70% della popolazione mondiale sia incapace di digerire il lattosio. Allora decisi di sopprimere completamente l'ingestione di latticini, compresi tutti gli alimenti che contengono un po' di latte: zuppe, biscotti, dolci, margarine etc... E cosa successe? In solo pochi giorni il tumore cominciò a ridursi. Dopo diventò più blando e cominciò a diminuire. Sei settimane dopo era sparito. Il mio oncologo del Charing Cross Hospital di Londra non poté reprimere un'esclamazione di meraviglia: "Non lo trovo!". Indubbiamente non si aspettava che qualcuno con un cancro tanto avanzato (che aveva invaso il mio sistema linfatico) potesse sopravvivere". Piú di 60 donne che soffrivano di cancro al seno si misero in contatto con me per domandarmi consiglio. I loro tumori sparirono.

La Plant spiega che la relazione tra i latticini e il cancro al seno é simile a quella che esiste tra il tabacco e il cancro al polmone. Ma non solo questo. Ad esempio nel 1989 il dottor Daniel Cramer (dell'Universitá di Harvard) determinó che questi prodotti sono implicati anche nella comparsa del cancro dell'ovaio. E i dati sul cancro della prostata conducono a conclusioni simili. Anche l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) afferma che il numero di uomini che soffre questo cancro in Cina é dello 0,5 per ogni 10.000 persone, mentre nel Regno Unito la cifra é 70 volte maggiore, La chiave sta dunque, senza dubbio, nel consumo di latticini. Per la professoressa Plant il latte di vacca é un grande alimento... ma solo per il vitello! Ed afferma che la natura non lo ha destinato ad essere consumato da nessun'altra specie. "Spero che la mia esperienza possa servire a più donne ed uomini che, senza saperlo, possono star male a causa dei latticini che consumano."

lunedì 1 novembre 2010

NAVI TOSSICHE, FOTOSHOCK DALLA SOMALIA

Sei terribili foto. Mai pubblicate prima. Prove inconfutabili di un traffico di rifiuti sospetti verso l’Africa. Le diffondiamo oggi con la nostra nuova inchiesta “Le navi tossiche: lo snodo italiano, l’area mediterranea e l’Africa", che riassume più di vent’anni di traffico di rifiuti tossici e radioattivi. Le foto risalgono al 1997 e dimostrano come centinaia di container dal contenuto di dubbia provenienza siano stati interrati nel porto di Eel Ma’aan in Somalia, costruito da imprenditori italiani. La nostra inchiesta solleva anche profondi dubbi su come siano state gestite le operazioni per fare luce sul presunto ritrovamento del relitto della “Cunski”, al largo di Cetraro. Ci sono indicazioni chiare che il Ministero britannico della Difesa abbia offerto al governo italiano mezzi e personale qualificato per effettuare le ricerche sottomarine a un prezzo inferiore rispetto a quello proposto da Mare Oceano, di proprietà della famiglia Attanasio, che ha effettuato l’operazione. Perché l’offerta britannica è stata rifiutata? Quali sono i termini del contratto della Mare Oceano? Non ce lo dicono! Sappiamo, però, che Diego Attanasio è coinvolto nel caso “Mills-Berlusconi”. Il settimanale “L’Espresso” che puoi trovare oggi in edicola, ha pubblicato la nostra inchiesta. Ti invitiamo a leggerlo. Se vuoi conoscere tutti i dettagli di questa vicenda, scarica il report e diffondilo tra i tuoi amici. Abbiamo tutti il diritto-dovere di informarci per capire cos’è successo e succede. Oggi esiste una mole impressionante di fatti e dati che - anche se purtroppo non ha prodotto una verità giudiziaria - può permettere la ricostruzione di una verità storica ormai matura.
Fonte: Greenpace

domenica 31 ottobre 2010

A VOLTE RITORNANO

Fra due anni la sostanza che ha devastato gli anni 80 tornerà ed essere la regina dello sballo. Oggi i consumatori in Italia sono di tutte le età, usano tante sostanze diverse (non tutte illegali) e cercano oasi di piacere. Parola di Ored (Osservatorio Regionale sulle Dipendenze) il cui direttore scientifico, Riccardo Gatti, ha presentato i risultati della prima ricerca durante la tre giorni del Convegno sulle Dipendenze. Sono intervenuti anche il governatore della Regione Roberto Formigoni, l’assessore alla Famiglia e Solidarietà Sociale Giulio Boscagli e il direttore di Ored Marco Tosi. «Fondamentale», ha anticipato Gatti, «è capire che il fenomeno muta e cambia nel tempo molto velocemente. La cosa più importante dunque è cercare di fare pronostici che ci permettano di prevenire i danni». Per questo l’Osservatorio fa previsioni a tre anni che vengono aggiornate mensilmente. «Oggi siamo alla terza fase. Prima c’era la droga come fuga dalla realtà», ha spiegato Gatti, «Un utilizzo che generava devianze ed emarginazione (droga 1.0). In seguito si è passati al doping quotidiano (droga 2.0). Si usava lo stupefacente come aiuto alla prestazione. Oggi siamo di fronte al narcobenessere. La ricerca di oasi di piacere che non comportano le controindicazioni delle due fasi precedenti. Droga 3.0 appunto». Il grande cambiamento è la rete. I figli dell’era digitale hanno stravolto il narcotraffico e tagliato fuori le generazioni precedenti dal sistema. «Il fenomeno è passato da push a pull», racconta Gatti consultando i dati, «in sostanza tutto è condizionato e diretto dal consumatore non più dal produttore. Tutto avviene sulla rete, tramite social network e simili tagliando fuori famiglie, scuola e media tradizionali». Il 2012 sarà l'anno del riscatto dell'eroina che tornerà a essere la regina delle notti italiane dello sballo. Gli esperti prevedono un boom di consumatori, in crescita del 40% rispetto al 2009 (saranno 170 mila i consumatori, secondo le stime, pari allo 0,5% della popolazione italiana). Mentre la cocaina continua a perdere fascino: gli under 24 la snobbano e i suoi prezzi crollano sul mercato (-6% rispetto al 2009)) per effetto della crisi. Si aprono così spazi per i consumi alternativi, sulla scia dell'indipendenza dei nuovi clienti: giovanissimi cresciuti a pane e internet, policonsumatori e fan dello sballo chimico. Spie di questa "rivoluzione” l'affermazione di sostanze come la ketamina e il ritorno dell'eroina bianca.

sabato 30 ottobre 2010

HANNIBAL

I media britannici hanno riportato la storia di un cigno decisamente fuori dal comune, ribattezzato "Hannibal" - come il celebre cannibale interpretato da Anthony Hopkins ne Il Silenzio degli Innocenti. Per difendere il suo territorio, un laghetto vicino al castello di Pembroke (Gran Bretagna), il cigno Hannibal si avvicina ai cigni "rivali", li ferisce a colpi di becco, li tiene fermi con le sue ali e li tiene sott'acqua fino ad annegarli. Dopo averli uccisi, va a prendere la compagna e la prole e li porta a vedere i corpi delle sue "vittime". I residenti, terrorizzati dalle gesta del cigno assassino, hanno raccontato tutto al quotidiano Western Telegraph: racconto confermato anche da Maria Evans, della protezione animali britannica, che ha detto di aver recuperato almeno 15 cadaveri negli ultimi due mesi, più altri cigni gravemente feriti. È un cigno orribile, non ho mai visto un animale così aggressivo. Alla gente non piace per niente», ha detto la Evans. «Dopo che li uccide, sembra sempre orgoglioso di ciò che ha fatto», ha detto uno dei residenti, testimone di alcuni degli omicidi. Gli esperti sostengono che lo strano comportamento di Hannibal sia dovuto all'inquinamento. Ora l'animale sarà portato via dal suo laghetto per essere sottoposto ad alcuni test.

venerdì 29 ottobre 2010

IL COGNATO DI FINI, IL MICHAEL JACKSON PUGLIESE

Noi che siamo notoriamente dei maligni non possiamo fare a meno di segnalare il trucco – anche un po’ pesante e volgare per i nostri gusti – del cognato di Gianfranco Fini, Giancarlo Tulliani, il proprietario della tanto discussa casa di Montecarlo. Non sappiamo cosa faccia di mestiere il giovane “mascarato” e non ci interessa, per ora, sapere come faccia ad avere una Ferrari ed una casa a Montecarlo mentre la maggioranza degli italiani, che lavora da impazzire e che Fini vorrebbe convincere a votarlo, non arriva neanche più al 20 del mese. Gli è che l’imbellettato cognato del presidente della Camera pensa ad agghindarsi come una soubrette degli anni settanta, con rossetto color arancia pallida, mascara abbondante a ciglia e sopracciglia depilate, fondotinta e fard, con tanto di ricciolo tirabaci frontale. In queste foto, ma anche in altre, il femmineo Tulliani con la boccuccia di rosa (“poi de' labbri formando un picciol arco”, direbbe il Parini) sembra proprio un Michael Jackson nostrano. C’è da chiedersi se sappia anche ballare e cantare come il suo illustre antesignano, perché se così fosse la sua Ferrari ed il suo appartamento a Montecarlo sarebbero in qualche modo meritati, ma per fortuna le sue presunte abilità ritmico-motorie non ci interessano granché e, in ogni caso, siamo convinti che ognuno sia libero di fare quel che vuole purché non leda la libertà degli altri. Kant diceva: “Nessuno mi può costringere ad essere felice a suo modo, ma ognuno può ricercare la sua felicità per la via che a lui sembra buona, purché non rechi pregiudizio alla libertà degli altri di tendere allo stesso scopo, in guisa che la sua libertà possa coesistere con la libertà di ogni altro, secondo una possibile legge universale”. Il che, tradotto in parole povere, vale a dire che la mia libertà finisce dove inizia quella degli altri. Ecco perchè noi che, oltre ad essere maligni siamo anche liberali, non ci permettiamo di condannare il bel Giancarlo che è libero di fare ciò che non lede le libertà altrui ma, parimenti, nessuno può impedirci di chiederci chi, fra lui e la sorella, passi più tempo davanti allo specchio.


FONTE: Alessandria Oggi

giovedì 28 ottobre 2010

IL 67 PER LA CABALA SIGNIFICA IMBARCARSI PER UN LUNGO VIAGGIO.

Corruzione P.A., Pubblicati i dati di Transparency International. In testa a pari merito Danimarca, Nuova Zelanda e Singapore, l'Italia al 67mo posto, dopo il Ruanda L'Italia perde ancora punti nella classifica di Transparency International (Ti) sulla percezione della corruzione nella pubblica amministrazione, che quest'anno la vede al 67/mo posto a livello mondiale, subito dopo il Ruanda e con il punteggio piu' basso mai registrato dal 1997. E' quanto emerge dalla graduatoria 2010 dell'autorevole organizzazione internazionale, che ogni anno pubblica questa sorta di pagella basata sulla 'percezione della corruzione' nelle Pa che manager, imprenditori, uomini d'affari e analisti politici si fanno soprattutto dalle notizie dei media. La classifica assegna a ciascun Paese un punteggio da zero a 10, dove il voto minimo indica una percezione della corruzione molto elevata e il massimo un'assenza di questa percezione. Quest'anno, l'Italia ha totalizzato 3,9 punti, solo un punto in piu' rispetto al 1995 - anno in cui sono cominciate le rilevazioni - e il peggior risultato dal 1997, quando era a quota 5,03 punti. Questo punteggio colloca il nostro Paese immediatamente dopo il Ruanda (al 66mo posto, con 4 punti) e solo un gradino sopra la Georgia (al 68mo posto, 3,8 punti). Un risultato, ha commentato in una nota la sezione italiana di Ti, che ''non sorprende piu' di tanto, in considerazione di dodici mesi passati caratterizzati dal riemergere di fatti corruttivi, o sospettati tali, a vari livelli di governo (locale, regionale, nazionale) e che ha visto coinvolti sia funzionari sia esponenti politici di ogni schieramento''. Da parte sua, interpellata dall'ANSA, la presidente di Ti Italia, Maria Teresa Brassiolo, si e' detta ''amareggiata'' per questo ulteriore scivolone, avvenuto - ha sottolineato - nonostante le misure anti-corruzione prese dai vari governi negli ultimi anni. Allo stesso tempo, ha pero' osservato, i ''numerosi casi di corruzione denunciati dalla stampa negli ultimi mesi potrebbero avere aumentato la percezione della corruzione'' nel pubblico. Se nella graduatoria mondiale l'Italia e' al 67mo posto su 178 paesi esaminati, in quella europea e' in quart'ultima posizione, solo prima di Romania, Bulgaria e Grecia. ''L'Italia non e' fanalino di coda: da Tangentopoli in poi, i casi di corruzione nella pubblica amministrazione sono notevolmente ridotti'', ha commentato il vicepresidente dei deputati del Pdl, Osvaldo Napoli, secondo il quale, ''in ogni caso, il ddl anticorruzione mettera' la parola fine alla questione''. Per l'onorevole Andrea Orlando del Pd, ''bisogna approvare al piu' presto la Convenzione di Strasburgo, perche' in Italia l'emergenza corruzione non e' mai venuta meno''. Sempre dall'opposizione, il capogruppo Idv alla Camera, Massimo Donadi, ha sottolineato che il risultato di Ti ''certifica il disastro italiano e relega il nostro Paese in una pessima posizione: siamo messi peggio del Ruanda. Una bocciatura internazionale, l'ennesima, per Berlusconi, che ha pesanti responsabilita' politiche''. Da parte loro, nel rapporto gli esperti di Ti parlano di un ''serio problema di corruzione'' nel mondo, poiche' sottolineano che quasi tre quarti dei paesi esaminati hanno riportato un punteggio inferiore a cinque. Per questo, scrivono, i ''governi devono integrare le misure anti-corruzione in tutte le aree di attivita'': dalle iniziative contro la crisi finanziaria e il cambiamento climatico, agli impegni della comunita' internazionale per sconfiggere la poverta'''.

Fonte ANSA

mercoledì 27 ottobre 2010

MILANO ILLUMINA LE STRADE DELLE VILLE DEL PREMIER AD ANTIGUA

Le strade che portano alle cinque ville di Silvio Berlusconi ad Antigua sono state illuminate a spese dei milanesi. Un accordo siglato nel marzo 2008 tra il sindaco, Letizia Moratti, e il governo guidato da Baldwin Spencer, impegna infatti la città di Milano a inviare fondi per l’illuminazione delle strade, così da garantire una maggiore sicurezza nel paradiso fiscale; individuare e finanziare un progetto di ricerca per salvare la barriera corallina e tutelare le risorse marine e costiere; costruire una scuola di calcio con un impianto sportivo completo, realizzare corridoi di transito per la navigazione commerciale e un centro di canottaggio. Opere da realizzare intorno ad Emerald Cove, la collina in cui sorgono le cinque ville del presidente del Consiglio italiano. Tutto ciò risulta dai documenti del Governo di Antigua, rintracciabili sul sito della repubblica caraibica. Nell’accordo, inoltre, Moratti si impegnò formalmente anche a rafforzare i collegamenti aerei, investire nei mezzi di trasporto locali, intensificare gli scambi commerciali e creare delle borse di studio riservate agli universitari provenienti da Antigua e Barbuda per laurearsi negli atenei milanesi. Un accordo a senso unico, che non prevede alcun beneficio per la città di Milano. Ma che fu siglato in vista del voto al Bie per aggiudicarsi Expo 2015 contro Smirne. Persino Spencer si disse “grato della generosità del sindaco Moratti e del Comune di Milano”. Va detto che Antigua è una piccola isola, povera di infrastrutture. Saint John’s, capitale e sede del Governo, conta 35.650 abitanti. La rete stradale si estende per circa 50 chilometri di vie asfaltate. Da Saint John’s al capo opposto dell’isola, English Harbour, vanno percorsi appena 18 chilometri. Mentre per raggiungere la collina di Emerald Cove, affacciata su Nonsuch Bay, se ne devono percorrere poco più di 16. L’illuminazione delle strade di Antigua è considerata una notizia dai giornali locali: il servizio realizzato dalla tv caraibica Abs News è stato ripreso e pubblicato sul canale youtube del Governo per pubblicizzare i traguardi raggiunti. Il video mostra chiaramente anche lo stato delle strade di collegamento. Nel progetto Spencer è riuscito a coinvolgere, con Libia e Marocco, anche Cina, Spagna e Italia. Il 13 marzo 2008 fu lo stesso primo ministro di Antigua a comunicare di aver ricevuto la conferma scritta “dal sindaco del comune di Milano, Letizia Moratti, che la sua amministrazione è pronta a avviare l’attuazione immediata di una serie di iniziative nei settori dell’istruzione, sport, delle risorse marine e costiere, e il rafforzamento dei collegamenti aerei e di altri mezzi di trasporto”, si legge in una nota del governo diramata all’epoca che dava notizia dell’accordo. Stretto, scrisse, grazie al “nostro ambasciatore delle Nazioni Unite John W. Ashe”, ritratto in una foto mentre stringe la mano a Letizia Moratti. Spencer annunciò che avrebbe ospitato un gruppo di studio proveniente da Milano in visita ad Antigua per “incontrare i funzionari locali, al fine di definire le modalità di attuazione delle iniziative”. Il primo passò fu il finanziamento e l’installazione dei lampioni. “Con questo impegno, il Comune di Milano diventa il terzo partner, insieme a Libia e Marocco, ad aver contribuito a questa importante iniziativa”, continuò Spencer. Di questo traguardo, Moratti non ha mai parlato né dato notizia attraverso il suo ufficio stampa. L’unica dichiarazione in merito la riporta sempre il sito del governo di Antigua. “Sono lieta che il mio comune possa contribuire a questa iniziativa, che rientra nella lotta alla criminalità nel vostro paese”, ha detto il sindaco che, sempre secondo quanto riporta il sito, ha “anche ringraziato l’Ambasciatore Ashe per il modo professionale con cui ha perorato le motivazioni del governo di Antigua e Barbuda”. Nel comunicato del Governo guidato da Spencer è ricordato come il sindaco di Milano sia “sposata con il magnate del petrolio Gianmarco Moratti, fratello di Massimo Moratti, proprietario dei giganti del calcio italiano dell’Inter”. Elementi rilevanti, considerato anche l’impegno a sviluppare scambi commerciali e realizzare un “impianto di calcio per formare giovani calciatori in tutta la regione orientale dei Caraibi”. Non è possibile sapere a che punto siano i lavori, né a quanto ammontino gli stanziamenti già avviati. Nel sito del Comune di Milano non è rintracciabile alcun documento relativo all’accordo con Antigua e sull’argomento, a Palazzo Marino, il riserbo è massimo. Il sindaco Moratti, interpellato ieri da ilfattoquotidiano.it, ha risposto di non saperne niente. In tarda serata i suoi collaboratori hanno fatto marcia indietro: “Sì, l’accordo è stato effettivamente siglato nell’ambito delle iniziative volte all’assegnazione dell’Expo di Milano, ma non ci risultato spese o progetti portati avanti dal comune nell’isola”. A parte, prosegue la versione ufficiosa del sindaco, “un progetto da 140mila euro sviluppato dalla fondazione ‘Milano per l’Expo’”. Il portale del governo caraibico, ben più trasparente di quello meneghino, non riporta l’ammontare dell’impegno economico ma elenca punto per punto gli impegni previsti dall’accordo. E si aspetta siano rispettati. Al momento l’obiettivo raggiunto, secondo quanto riportato dal sito, risale al febbraio scorso ed è relativo al rafforzamento dei collegamenti aerei dall’Italia, promesso da Moratti nel 2008 e mantenuto: la compagnia aerea Livingston, riporta il sito di Antigua, “aumenterà in modo significativo i voli charter da Milano dal primo settembre 2010 così da aumentare ulteriormente la presenza di turisti italiani sull’isola già cresciuta grazie alla trasmissione televisiva Donnavventuraregistrata sull’isola” e mandata in onda su Rete 4. Ma l’impegno non ha avuto seguito perché dal 14 ottobre scorso l’Enac ha sospeso la licenza di trasporto aereo a Livingston. I vertici della società sono stati convocati dal neoministro allo sviluppo economico, Paolo Romani, ma ad Antigua ancora non è stato comunicato.
Fonte: M.A.V.A.F.F.A.N.C.U.L.P.

martedì 26 ottobre 2010

NON VOGLIO MICA LA LUNA

La Luna d'argento non e' solo un'immagine poetica: questo minerale sulla Luna c'e' davvero, insieme a tanti altri presenti nella colonna di detriti e vapore d'acqua sollevata un anno fa dal ''bombardamento'' della sonda della Nasa Lcross. Oltre all'argento, la cui presenza era inaspettata, sulla Luna ci sono zolfo, anidride carbonica, idrogeno, calcio, magnesio e mercurio. I minerali, ai quali la rivista Science dedica la copertina e ben sei articoli, erano presenti nella nube da 155 chilogrammi di vapore e particelle di ghiaccio d'acqua che si e' sollevata dal Polo Sud della Luna in seguito all'impatto. Le ricerche sono state condotte dai centri di ricerca della Nasa Ames, Goddard e Jet Propulsion Laboratory (Jpl) e da numerose universita' americane. Nell'ottobre 2009 il satellite americano Lcross (Lunar Crater Observation and Sensing Satellite), il cui obiettivo era confermare la presenza di acqua sulla Luna, ha scagliato il motore dello stadio superiore Centaur del razzo Atlas in una delle regioni lunari piu' buie e fredde, il cratere Cabeus, nel Polo Sud della Luna. L'impatto ha creato una voragine del diametro di circa 20-30 metri e ha fatto sollevare una colonna alta circa 800 metri e che conteneva fra 4 e 6 tonnellate di detriti. Le immagini dello spettacolare bombardamento sono state riprese dal satellite Lcross e dalla sua compagna di viaggio Lro (Lunar Reconnaissance Orbiter), arrivata nell'orbita lunare a pochi giorni di distanza. I dati inviati da entrambe le sonde hanno permesso di ottenere la stima della concentrazione d'acqua nel cratere e di altri composti. Secondo i ricercatori della Nasa nella colonna di detriti che si sollevo' dopo l'impatto c'erano ben 155 chilogrammi di vapore d'acqua e particelle di ghiaccio d'acqua. Un dato che fa stimare agli esperti che circa il 5,6% della massa totale nel cratere potrebbe essere attribuita solamente a ghiaccio d'acqua. I ricercatori ritengono che, nell'impatto, una regione di circa 200 metri quadrati sul fondo del cratere Cabeus ha subito un fortissimo sbalzo di temperatura, passando 233 gradi sotto zero e circa 676 gradi. Di conseguenza circa 300 chilogrammi di ghiaccio d'acqua sarebbero passati immediatamente dallo stato solido a quello gassoso. Oltre al vapore e al ghiaccio d'acqua i detriti hanno rivelato tanti altri segreti della Luna, portando alla luce numerosi minerali, come idrocarburi, zolfo, anidride carbonica, idrogeno, calcio, magnesio e mercurio e, a sorpresa, l'argento. Secondo gli autori della ricerca, la scoperta di ghiaccio d'acqua e dei minerali potra' avere un impatto non trascurabile sulle future missioni di esplorazione lunare. '''E' un risultato molto interessante perche' non ci si aspettava una quantita' cosi' abbondante di acqua sulla Luna'', ha osservato il coordinatore scientifico dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Enrico Flamini. ''I dati che arrivano dalla missione Lcross - ha proseguito - sono consistenti con altre scoperte pubblicate di recente e dimostrano che il nostro satellite ha una geologia piu' complessa di quella che immaginavamo''.

lunedì 25 ottobre 2010

UN CALCIO ALLO SPORT

Aumentano i dubbi sulla bontà dei controlli medici effettuati sugli sportivi in Spagna dopo il bilancio di tre calciatori morti, due salvati in extremis e uno fermato in tempo in tre anni.

25 ottobre 2010 - Mentre Miguel Garcia resta ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale di Salamanca la Spagna s'interroga sull'ennesimo tragico caso di un calciatore con problemi di cuore. Il sesto in tre anni, con 3 ragazzi morti, Puerta (nella foto), Jarque e Pitarque, 2 ragazzi riportati in vita con un mezzo miracolo, De la Red e Miguel Garcia, e uno fermato appena in tempo, Sergio Sanchez. E poi c'è Kiko Femenia, grande promessa dell'Hercules, che soffre di ansia e mancamenti con i medici al momento indecisi sul da farsi.
SALVATO DAL DEFIBRILLATORE — Il giocatore del Salamanca ieri al 60' della sfida col Betis, serie B, è crollato in campo sotto gli occhi di moglie e figlia di 3 anni. Ha avuto un arresto cardiocircolatorio di 25 secondi ed è stato salvato grazie alla prontezza del medico del Betis e dalla presenza in campo di un defribillatore. Oggi è emerso che Miguel Garcia, 31 anni e una lunga carriera nel calcio minore spagnolo, nel 2004 quando era nel Saragozza B aveva sofferto di una trombosi nel braccio destro, con problemi di circolazione. Aveva poi superato tutte le prove cardiologiche a cui si era sottoposto.
PUERTA E DE LA RED — Il 28 agosto del 2007 morì Antonio Puerta. Tre giorni prima era svenuto in campo, giocando contro il Getafe. Il giocatore del Siviglia in precedenza era già svenuto diverse volte e al tempo si ebbe la netta sensazione che con un esame più approfondito il ragazzo, che lasciò la moglie incinta, sarebbe stato fermato e dunque salvato. Due mesi dopo fu Ruben De la Red a crollare sul campo del Real Union: il centrocampista del Real Madrid fu salvato ma da allora non ha più giocato. Gli esami ai quali è stato sottoposto dopo la crisi di Irun non hanno potuto escludere la possibilità di una possibile drammatica ricaduta. Conclusioni alle quali non si era giunti con gli esami fatti in precedenza. Oggi De la Red è in trattativa con il Madrid per entrare nel corpo tecnico di Mourinho.
JARQUE E PITARQUE — L'8 agosto del 2009 è la data della morte di Dani Jarque, capitano dell'Espanyol fulminato da un'asistolia mentre parlava al telefono con la moglie da una camera d'albergo di Coverciano. Nel gennaio del 2010 è arrivato lo stop a Sergio Sanchez. Ex Espanyol, una volta arrivato a Siviglia gli è stata riscontrata una pericolosa patologia cardiaca: operato in Germania, dovrebbe tornare a giocare a breve. La sua storia è emblematica: dopo il caso Puerta evidentemente a Siviglia i controlli medici sono stati rafforzati, e comunque a Siviglia hanno visto cose che a Barcellona non avevano individuato. Evidentemente non è così al Reus, squadra della terza serie iberica: all'alba del 6 settembre è morto a casa sua dopo 3 arresti cardiocircolatori Jordi Pitarque, calciatore di 23 anni.
"SENZA SOLUZIONE" — Siamo arrivati a ieri, al caso di Miguel Garcia, ma si potrebbe citare anche Antonio De Nigris, calciatore messicano morto nel sonno il 16 novembre del 2009: in passato aveva giocato nel Villarreal e non gli era stata riscontrata alcuna anomalia cardiaca. Oggi su As c'è un fondo di un medico spagnolo specializzato in medicina sportiva, il dottor Gonzalez, intitolato "Si ripete una storia senza soluzione". Questo l'attacco: "Ho già detto in varie occasioni che la medicina oggi non ha una risposta chiara per spiegare la morte istantanea". Può essere vero, ma è certo che in Italia i controlli medici effettuati sugli sportivi cominciano molto presto, con i bambini, e sono avanzati e scrupolosi. Basti citare i casi di Kanu, Fadiga e Koné, tre giocatori africani che avevano giocato a lungo e in diversi Paesi prima di arrivare da noi. In Italia sono stati fermati, e, nei primi due casi, operati. A Fadiga e Koné i medici italiani avevano consigliato di smettere di giocare, per il proprio bene. I due hanno continuato altrove.

FONTE Gazzetta.it

MINACCIA SUL MEKONG

Il traffico d’imbarcazioni tra Cina e Thailandia sul fiume Mekong, ma soprattutto la costruzione di nuove dighe lungo il suo corso, minacciano l’ecosistema di uno dei fiumi più importanti dell’Asia. Il Laos, con l’ambizione di diventare “la batteria dell’Asia”, sta pianificando di costruire lungo il corso del Mekong e dei suoi affluenti settanta dighe, sette delle quali già costruite. La Cambogia ne sta progettando altre due. Negli ultimi anni i commerci via Mekong tra Cina e Thailandia sono aumentati del 50 per cento, rendendo il fiume un ingresso preferenziale per i commerci con la Cina. E Pechino, per spianare il corso del fiume, ha distrutto con la dinamite montagne e cascate. “Questo sviluppo improvviso e intensivo minaccia le popolazioni che vivono da millenni in armonia con il fiume”, avverte il New York Times. “Tra le conseguenze più pericolose della costruzione delle dighe lungo il corso del Mekong ci sono i danni che provocano sulla pesca e sulle coltivazioni di riso del delta, che sono una delle attività primarie di sostentamento delle popolazioni lungo le sue rive”, scrive il New York Times. Le nuove dighe sono una questione cruciale per le sessanta milioni di persone che abitano nel bacino del Mekong, alcuni analisti avvertono che nei prossimi anni i conflitti sociali intorno a queste grandi opere sono destinati ad acuirsi. “Il maggiore imputato è la Cina, che danneggia il fiume a monte e sembra non curarsi delle conseguenze per i paesi che sono più a valle, come l’impoverimento della fauna ittica e l’inquinamento del corso del fiume. Ad agosto in Vietnam alcuni attivisti hanno cominciato una campagna per denunciare lo scempio rappresentato dalle dighe e movimenti come questi sono presenti in molti paesi”, continua il New York Times. Tuttavia per molti lo sviluppo economico e industriale di questo pezzo di Asia passa anche attraverso la costruzione di sbarramenti che “diventano anche un simbolo” dell’autonomia energetica e del progresso. Per esempio il governo del Laos ha pubblicizzato le nuove dighe definendole “l’energia per sconfiggere la povertà”. “I livelli dell’acqua un tempo dipendevano dalle stagioni, ora dipendono dalla volontà del governo cinese di aprire i rubinetti”, conclude il New York Times.
Foto del reportage apparso sul NY Times

domenica 24 ottobre 2010

AKUKU IL POLIGAMO

Si è spento in Kenya dopo una lunga malattia all'età di 92 anni Akuku Danger, il poligamo più prolifico del mondo. L'uomo era noto per avere sposato 130 donne, divorziato una ottantina di volte e avere avuto 210 figli. Un vero e proprio "maestro della seduzione", basti pensare che era conosciuto con il nome Danger (pericolo in italiano), per la forza seduttiva che riusciva ad avere con le donne. Il suo primo matrimonio risale al 1939, mentre l'ultimo al 1997, all'età di 79anni, con una giovane di appena 18 anni, che adesso ha tre figli. Akuku Danger ha fatto della poligamia un vero e proprio business. Turisti e reporter spesso si sono recati nella sua casa nel distretto di Ndhiwa nell'ovest del Kenya, vicino al Lago Vittoria, per fotografarlo e intervistarlo, ovviamente dietro pagamento di un compenso. Tom Akuku, uno dei suoi figli, 'portavoce' della numerosa famiglia, ha spiegato che "solo" 40 matrimoni sono stati riconosciuti dalle leggi dell'etnia Luo, e "solo" 22 mogli sono ancora in vita. "Dei 210 figli - ha aggiunto Tom Akuku - di cui 104 donne e 106 uomini, molti sono morti". A ciò vanno aggiunti gli oltre 200 nipoti che vivono nello stesso distretto e molti di loro hanno anche "incarichi di prestigio nella pubblica amministrazione e in imprese private". Intervistato varie volte dalla stampa locale, Danger era solito spiegare il suo charme in questo modo: "Nella mia vita sono stato considerato molto affascinante, nessuna donna riusciva a resistere al mio fascino, ero come una calamita, gli altri uomini di fronte a me scomparivano". Il suo segreto? "Una dieta alimentare ferrea, evitare i grassi e il sale e mangiare cibo tradizionale e frutta dopo i pasti". La poligamia è diffusa in Kenya, ed è praticata a tutti i livelli, anche quelli più alti e colti della società, sia rurale che metropolitana. L'anno scorso è stata presentata una proposta di legge in Parlamento che ne chiede la legalizzazione. A tutt'oggi è tollerata come costume tradizionale, ma non è registrata. La Chiesa è contraria alla legalizzazione, ma molti legali difendono la poligamia poiché ritengono che in questo modo sarebbero difese le spose 'tradizionali', e soprattutto i figli di quelle unioni non sarebbero legati per il loro futuro solo alle decisioni unilaterali paterne, ma avrebbero diritti precisi.

sabato 23 ottobre 2010

BIANCANEVE VIVE IN FRANCIA

Una donna di 60 anni, Lydia Paillard, era stata dichiarata morta dai medici dell'ospedale di Bordeaux, in Francia. Ma dopo 14 ore, mentre i familiari erano al suo capezzale pronti a "staccare la spina", Lydia ha riaperto gli occhi esclamando: "Ho dormito proprio bene". La Paillard era entrata in clinica per sottoporsi ad una chemioterapia e subito dopo aver preso alcuni farmaci antiematici si era sentita male convincendo tutti di essere deceduta. Un medico ha descritto la scena del risveglio della donna. "Siamo stati al suo capezzale quando all'improvviso ha aperto gli occhi, si è seduta sul letto e ha detto: Mi sento molto meglio. Ho dormito molto bene". Uno dei due figli della donna, Serge Paillard, ha aggiunto che in ospedale il personale aveva chiesto alla famiglia il permesso di spegnere le macchine che tenevano in vita la madre. "E' stata una richiesta terribile quella che hanno fatto i medici", ha spiegato. "Naturalmente siamo contenti che mia madre sia viva ma abbiamo bisogno di una spiegazione dettagliata di come questo sia potuto accadere". La signora Paillard ha dichiarato che ricorda che si è sentita poco bene dopo aver ricevuto l'iniezione per prevenire il vomito. Il dottor Yves Noel, direttore del policlinico di Bordeaux, ha detto che la signora Paillard potrebbe aver avuto un attacco epilettico che l'ha portata ad avere un aspetto molto vicino alla morte. "I nostri medici più esperti l'hanno esaminata attentamente e tutti l'avevano dichiarata clinicamente morta. Si tratta di un evento estremamente raro".

venerdì 22 ottobre 2010

ETERNA GIOVINEZZA

L'eterna giovinezza, almeno quella 'apparente', potrebbe in un futuro non lontano diventare realtà. Un gruppo di scienziati ha infatti identificato 1.500 geni responsabili delle tanto odiate rughe, e individuato le otto principali cause dell'invecchiamento. La scoperta potrà aprire la strada alla produzione di nuovi, e più efficaci, farmaci o creme anti-invecchiamento. Il team di ricercatori, riferisce il Daily Mail, appartiene al gigante della cosmetica Procter & Gamble, coinvolta nel progetto 'Genoma umano', da 2 miliardi di sterline, lanciato proprio per individuare le cause genetiche dell'invecchiamento. "Grazie a questo progetto - ha detto il dottor Jay Tiesman, scienziato di Procter & Gamble - abbiamo potuto analizzare i cambiamenti genetici che si verificano sulla nostra pelle". Secondo Tiesman, la pelle invecchia in otto modi diversi, ciascuno dei quali è controllato da un proprio gruppo di geni. I ricercatori credono che tra i 1.500 geni responsabili delle rughe, 700 sono legati all'idratazione della pelle, che con il tempo diventano meno attivi e determinano la formazione delle rughe. Altri geni 'chiave', riporta il quotidiano, sono i 40 coinvolti nel 'crollo' del collagene, proteina del tessuto connettivo, e i 400 legati all'infiammazione della pelle, oltre a quelli che influenzano la reazione della pelle alla luce solare. Per gli studiosi importante è anche la risposta della pelle ai radicali liberi. Individuando il Dna coinvolto nell'invecchiamento della pelle, i ricercatori sperano così di poter creare nuovi farmaci o creme che possono stimolare alcuni geni, e sopprimerne altri, per 'restaurare' look giovanili. Secondo il professor Anthea Tinker, studioso degli aspetti sociali dell'invecchiamento presso il King's College di Londra, "le persone di una certa età sono interessate all'estetica quasi come i giovani e rappresentano un mercato importante e in crescita". Se si invecchia bene come Cliff Richard o male come Keith Richards, osserva il quotidiano, "dipende comunque in parte dai nostri geni, ma in parte anche dal nostro stile di vita". In proposito il quotidiano ricorda che le principali cause dell'invecchiamento della pelle sono l'esposizione al sole ed il fumo.

giovedì 21 ottobre 2010

QUALI I GENITORI MIGLIORI?

Altro che poco adatte a crescere i figli: le coppie lesbiche sarebbero, in realtà, i genitori migliori, secondo uno studio dell’Università della California – San Francisco, cominciato nel 1986. La ricerca si basa su un campione di 78 ragazzi, tutti nati da coppie lesbiche attraverso l’inseminazione artificiale con seme di donatore esterno, intervistati all’età di 17 anni. Gli adolescenti hanno dimostrato non solo di avere migliori risultati a livello scolastico, ma anche di cavarsela meglio nei rapporti sociali e di essere più obbedienti e meno aggressivi dei ragazzi nati da genitori etero presi in esame. Lo studio, secondo la ricercatrice Nanette Gartrell della Ucsf, dovrebbe sfatare i pregiudizi legati alle adozioni da parte di coppie omosessuali, vietate in alcuni Stati americani, così come in Italia. Un’opinione condivisa anche dal sociologo Stephen Russell dell’Università dell’Arizona. «La ricerca conferma quello che molti psicologi dello sviluppo già sospettavano e cioè che i bambini con genitori omosessuali crescano in maniera altrettanto equilibrata di quelli nati in famiglie etero» spiega Russell. «Questa è una grande tragedia per il nostro Paese – continua il sociologo – Ci sono moltissimi bambini orfani che rimangono senza genitori perché le coppie gay che lo desiderano non possono comunque adottarli». Il fenomeno, in effetti, avrebbe dimensioni considerevoli secondo Evan B. Donaldson dell’Adoption Institute di New York. Oltre 100 mila bambini negli Stati Uniti sarebbero in attesa di adozione e solo il 4 per cento dei 65 mila che già hanno trovato una famiglia, sarebbero stati affidati alle cure di genitori dello stesso sesso, nonostante l’elevato numero di domande provenienti da coppie gay e lesbiche.