lunedì 1 novembre 2010

NAVI TOSSICHE, FOTOSHOCK DALLA SOMALIA

Sei terribili foto. Mai pubblicate prima. Prove inconfutabili di un traffico di rifiuti sospetti verso l’Africa. Le diffondiamo oggi con la nostra nuova inchiesta “Le navi tossiche: lo snodo italiano, l’area mediterranea e l’Africa", che riassume più di vent’anni di traffico di rifiuti tossici e radioattivi. Le foto risalgono al 1997 e dimostrano come centinaia di container dal contenuto di dubbia provenienza siano stati interrati nel porto di Eel Ma’aan in Somalia, costruito da imprenditori italiani. La nostra inchiesta solleva anche profondi dubbi su come siano state gestite le operazioni per fare luce sul presunto ritrovamento del relitto della “Cunski”, al largo di Cetraro. Ci sono indicazioni chiare che il Ministero britannico della Difesa abbia offerto al governo italiano mezzi e personale qualificato per effettuare le ricerche sottomarine a un prezzo inferiore rispetto a quello proposto da Mare Oceano, di proprietà della famiglia Attanasio, che ha effettuato l’operazione. Perché l’offerta britannica è stata rifiutata? Quali sono i termini del contratto della Mare Oceano? Non ce lo dicono! Sappiamo, però, che Diego Attanasio è coinvolto nel caso “Mills-Berlusconi”. Il settimanale “L’Espresso” che puoi trovare oggi in edicola, ha pubblicato la nostra inchiesta. Ti invitiamo a leggerlo. Se vuoi conoscere tutti i dettagli di questa vicenda, scarica il report e diffondilo tra i tuoi amici. Abbiamo tutti il diritto-dovere di informarci per capire cos’è successo e succede. Oggi esiste una mole impressionante di fatti e dati che - anche se purtroppo non ha prodotto una verità giudiziaria - può permettere la ricostruzione di una verità storica ormai matura.
Fonte: Greenpace

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