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lunedì 21 maggio 2012
LATTE CHIMICO
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I PRODOTTI PER LA CURA DELLA PERSONA E DELLA PELLE SONO SICURI?
Sgrassatore per motori o antigelo per radiatori ? Ingredienti potenzialmente dannosi si trovano in molti prodotti di ogni giorno per la cura della persona, tu e la tua famiglia probabilmente siete esposti ad agenti potenzialmente cancerogeni ogni volta che entrate nel vostro bagno.Hai mai letto le etichette sulle confezioni di un deodorante, della crema da barba, dello shampoo, del dentifricio e colluttorio, ecc.?E’ una realtà che molti produttori usano determinati ingredienti chimici perchè sono economici e danno l’illusione di eseguire correttamente il loro compito. Nel sangue umano e nel tessuto adiposo sono state trovate più di 400 sostanze chimiche tossiche. Dal 1950 al 1989 l’incidenza complessiva di tumori (negli USA , dove è stato eseguito lo studio) è aumentata del 44%, di questo incremento meno del 25% è dovuto a tumori legati al fumo di sigaretta. I tumori infantili sono aumentati del 20%.Oggi le generazioni del boom economico hanno una percentuale di tumori che è TRE volte quella dei loro progenitori. Nel 1901 il cancro era considerata una malattia rara, delle statistiche indicavano che UNA persona su OTTOMILA aveva il cancro. Oggi, secondo The American Cancer Society, una persona su tre ha il cancro (non conosco i dati italiani, ma credo non siano molto diversi).
QUANTI DI QUESTI TUMORI O ALTRE GRAVI MALATTIE SONO COLLEGATI ALL ’ESPOSIZIONE A SOSTANZE CHIMICHE?
Dipende da quali “esperti” scegliamo di ascoltare, ma comunque anche organizzazioni governative hanno dovuto ammettere che ci sono almeno 880 composti chimici neurotossici (dannosi per il sistema nervoso) in prodotti per la cura della persona, cosmetici e profumi.In un centro idrografico (dove si misura la caduta di pioggia e neve) si avverte gli operatori in merito all’utilizzo di due ingredienti che troviamo nei nostri prodotti. Una soluzione che questi operatori usano è composta da circa 80% di acqua, 20% di propylene glycol e meno dell’1% di mineral oil. Quando è il momento di smaltire la soluzione sono obbligati ad indossare guanti, occhiali, e abbigliamento protettivo.Deve essere versata in un recipiente etichettato come “rifiuto pericoloso” con indicazioni della sua pericolosità per la salute e per l’ambiente. Il fatto è questo: quando questi lavoratori ritornano a casa dal lavoro, sono liberi di fare una doccia con sapone e shampoo contenenti concentrazioni di propylene glycol più alte di quelle delle soluzioni che hanno appena maneggiato con cautela. Se era “pericoloso” sul lavoro, perchè è sicuro a casa ?
LA SEGUENTE E’ UNA LISTA DEGLI IGREDIENTI CHE SONO STATI INDICATI COME DANNOSI ALLA SALUTE
Sono contenuti in molti prodotti per la cura della persona e della pelle. Anche in prodotti di marche molto costose. Il loro nome viene indicato senza traduzione, così come è scritto sulle etichette.Alcohol (Isopropyl): come solvente e denaturante (una sostanza tossica che modifica le qualità naturali di un’altra sostanza), l’alcohol si trova nelle tinture leggere per capelli, creme per le mani, dopobarba, profumi e molti altri cosmetici. E’ una sostanza derivata del petrolio ed è usata anche come antigelo e come solvente. Secondo il dizionario degli ingredienti dei cosmetici, l’ingestione può causare emicrania, capogiri, depressionementale, nausea, vomito, narcosi e coma. DEA (diethanolamine), MEA (monoethanolamine) e TEA (triethanofamine). DEA e MEA sono di solito elencate sulle etichette assieme al composto neutralizzato, così cerca nomi come Cocamide DEA o MEA, Lauramide DEA e così via. Sono composti chimici conosciuti per formare nitrati e nitrosamine (agenti causa-cancro).Sono usate quasi sempre in prodotti che fanno schiuma, inclusi bagnoschiuma, shampoo, saponi, ecc. Applicazioni ripetute di prodotti a base DEA hanno provocato una maggiore incidenza dei tumori al fegato e rene (Dott. Samuel Epstein, Univ. Illinois ). All’università di Bologna dei tests hanno trovato che i TEA sono i sensibilizzatori usati più frequentemente nei cosmetici, gel, shampoo, creme, lozioni, ecc. Coloranti: secondo il dizionario degli ingredienti dei cosmetici, “….molti coloranti provocano sensibilità e irritazioni alla pelle….. l’assorbimento di certi colori può provocare esaurimento di ossigeno nel corpo e morte.”Su una rivista: …i coloranti che sono usati nei cibi, medicinali e cosmetici, sono ottenuti dal catrame di carbone.” Ci sono molte controversie rispetto il loro uso, comunque studi sugli animali hanno dimostrato che sono quasi tutti agenti cancerogeni.Profumi: molti deodoranti, shampoo, creme solari, creme per la pelle e il corpo, prodotti per bambini contengono profumi. Molti dei componenti dei profumi sono cancerogeni o altrimenti tossici. La voce profumi in un’etichetta può indicare la presenza fino a 4000 diverse sostanze.
QUASI TUTTE SONO SINTETICHE
I sintomi riportati sono: emicrania, capogiri, eruzioni cutanee, scolorimento della pelle, tosse violenta e vomito e reazioni allergiche della pelle. Osservazioni cliniche hanno dimostrato che l’esposizione a certe fragranze può avere effetti sul sistema nervoso centrale, causando depressione, iperattività, irritabilità e altri cambiamenti del comportamento. Mineral oil: usato in molti prodotti per la cura personale, l’olio per bambini è 100% mineral oil, questo ingrediente riveste la pelle come una pellicola di plastica, disgregando la barriera naturale della pelle ed impedendo la sua capacità di respirare ed assorbire l’umidità e i nutrienti.Come maggior organo per l’ espulsione, è vitale che la pelle sia libera di liberare le tossine. Ma l’olio minerale impedisce questo processo, permettendo alle tossine di accumularsi, così da provocare acne e altre malattie. Rallentando le funzioni della pelle e il normale sviluppo delle cellule, si ottiene un suo prematuro invecchiamento.Polyethylene Glycol ( PEG ): è usato negli smacchiatori per sciogliere olio e grasso. Un numero dopo PEG indica il suo peso molecolare, che influenza le sue caratteristiche. Vista la sua efficacia, è utilizzato nei pulitori caustici (spray) per forno, così come lo troviamo in molti prodotti per la cura personale. Non è solo potenzialmente cancerogeno, ma contribuisce allo smantellamento della capacità della pelle di assorbire l’umidità e i nutrienti, lasciando il sistema immunitario vulnerabile. Propylene Glycol (PG): come tensioattivo o agente imbibente e solvente, è in effetti l’ingrediente attivo negli antigelo. Non c’è differenza fra quello usato nell’industria e quello nei prodotti per la cura della persona. L’industria lo utilizza per scomporre le proteine e la struttura cellulare. Lo possiamo trovare in molti prodotti per make-up, per capelli, lozioni, dopobarba,deodoranti, colluttori, dentifrici ed è usato persino nell’industria alimentare. In quest’ultimo caso le avvertenze per l’uso del prodotto sono quelle di evitare il contatto con la pelle perchè il PG porta conseguenze tipo anormalità al cervello, al fegato e reni.Non si trovano avvertenze invece su prodotti come deodoranti, dove la concentrazione è maggiore che in molte applicazioni industriali. Sodium Lauryl Sulfate ( SLS ) e Sodium Laureth Sulfate (SLES): usati come detergenti e tensioattivi, questi composti affini si trovano negli shampoo per auto, nei prodotti per pulire i pavimenti dei garages e negli sgrassatori dei motori, sia come ingredienti principali ampiamente usati nei cosmetici, dentifrici, balsamo per capelli, e in circa il 90% degli shampoo e prodotti che schiumano.
IL JOURNAL OF THE AMERICAN COLLEGE OF TOXOLOGY
Dichiara che il SLS danneggia la formazione degli occhi nei giovani, causando danni permanenti e irritazioni ed è legato alla formazione della cataratta. Altri ricercatori ne hanno messo in evidenza la pericolosità, dato che può danneggiare il sistema immunitario e, quando unito a altre sostanze chimiche, può essere trasformato in nitrosamine, una classe di potenti cancerogeni che provocano l’assorbimento da parte del corpo di nitrati, molto di più che mangiando alimenti da questi contaminati.E’ stato dichiarato uno dei più pericolosi fra tutti gli ingredienti dei prodotti per la cura della persona. Penetrando attraverso la pelle manterrà dei livelli residui nel cuore, fegato, polmoni e cervello. Urea (Imidazolidinyl) e DMDM Hydantoin: sono due dei molti conservanti cherilasciano formaldeide. Secondo la Mayo Clinic, la formaldeide può irritarel’apparato respiratorio, causare reazioni alla pelle e innescare palpitazioni cardiache. Inoltre può causare dolori articolari, allergie, depressione, emicranie, dolori al petto, infezioni agli orecchi, fatica cronica, capogiri, perdita di sonno, asma, può aggravare la tosse e raffreddori. Altro possibile effetto della formaldeide è l’indebolimento del sistema immunitario e il cancro. Ingredienti che rilasciano formaldeide sono molto comuni in quasi tutte le marche di prodotti per la pelle, il corpo e icapelli, antitraspiranti e lacca per unghie. Triclosan: l’ultima mania nell’arsenale delle sostanze chimiche antibatteriche, che troviamo nei detergenti, detersivi liquidi per piatti, saponi, deodoranti, cosmetici, lozioni, creme e persino dentifrici. E’ stato registrato come pesticida, assegnandogli un alto indice di rischio per la salute umana e l’ambiente. La sua struttura molecolare e la formula chimica sono simili a quelle di una delle sostanze più tossiche esistenti: la diossina. Il processo di fabbricazione del triclosan può produrre diossina, la quale ha un enorme grado di tossicità, parti per trilioni (mille miliardi): una goccia diluita in 300 piscine olimpioniche!! Il triclosan appartiene ad una classe di sostanze chimiche sospettate di provocare il cancro. Esternamente può provocare irritazioni alla pelle. Internamente, può portare a sudori freddi, collasso circolatorio, convulsioni, coma e morte. Se accumulato nei grassi corporei fino a livelli tossici, danneggia il fegato e i polmoni, può causare paralisi, sterilità, soppressione delle funzioni immunitarie, emorragie al cervello, diminuzione della fertilità e funzioni sessuali, problemi cardiaci e coma. Usare il triclosan giornalmente dai prodotti per la casa fino a saponette per bambini e dentifrici, può essere quanto meno imprudente.Aluminium: c’è un significativo e provato orientamento nei riguardi dell’incidenza del morbo di Alzheimer fra gli utilizzatori (di lungo termine) di antitraspiranti a base di aluminium.Viene usato normalmente come disinfestante nei parchi e nei giardini delle città italiane e sicuramente viene impiegato anche nella nostra provincia. Si tratta del Clorpirifos, un pericolosissimo pesticida che causa ipereccitazione del sistema nervoso, soprattutto nei bambini. Il potente veleno, vietato negli Usa , è invece molto diffuso in Italia per la cura del verde (è presente nei comuni disinfestanti) e per il trattamento di frutta e verdura. Legambiente, denunciandone la nocività, chiede ai sindaci italiani di vietare l’uso del pesticida almeno nei parchi pubblici e nelle coltivazioni di prodotti alimentari.Nonostante ciò anche le marche maggiori continuano ad usare aluminium come ingrediente principale.Da queste informazioni, c’è poco da meravigliarsi se il cancro e altre gravi malattie sono in aumento. Tutte queste sostanze chimiche dannose che troviamo nei prodotti di ogni giorno, assieme all’inquinamento dell’ aria e dell’acqua, hanno creato un ambiente che non è più favorevole. Controlla gli ingredienti di tutti i prodotti personali… e, se ci tieni alla tua salute, trova una alternativa sicura e sbarazzati dei prodotti tossici.Che valore dai alla tua salute ?
Alcuni prodotti per esempio:
Shampoo REVLON
Bagnoschiuma BADEDAS
Shampoo L’OREAL (studio line)
Sapone intimo VENUS
Dentifricio Mentadent per bambini “denti in crescita”
Detergente Intimo Chilly della WHITEHALL in gel
Detergente Intimo VENUS (NEUTROVENUS, IGIENE INTIMA VITAMINICA)
Detergente Liquido con glicerina BELL BEAUTY (prodotto discount)
Baby Shampoo “Ultra Delicato” BELL BEAUTY (prodotto discount)
Dentifrcio COLGATE FRESH CONFIDENCE gel verde ( ! )
- attenzione! questo puo’ provocare in soggetti affetti da allergia a pollini e polveri GRAVI effetti collaterali, la lingua si gonfia, la salivazione si riduce e compaiono senso di soffocamento e nausea, a chi dirlo ? certamente la cosa migliore è parlarne.
Shampoo L’OREAL “elvive” alle multivitamine
Shampoo & Balsamo NEUTRO COOP
NeutroMed detergente intimo
Super soap sapone liquido
Docciaschiuma Vidal tutti i tipi
Dentifricio AZ verde
Badedas doccia schiuma
Lactacid igiene intima
Pino silvestre doccia schiuma natura
Fonte: Il Fattaccio
lunedì 30 aprile 2012
COCA COLA, COSI' SAI COSA BEVI
Nei primi 10 Minuti:
10 cucchiaini di zucchero colpiscono il tuo organismo (100% della razione giornaliera raccomandata). La reazione immediata a questa dolcezza così eccessiva sarebbe il vomito ma ciò è impedito dal fatto che l’acido fosforico diminuisce il sapore permettendoti di mantenere la bibita nello stomaco
20 Minuti:
L tua glicemia schizza in alto causando un massiccio rilascio di insulina. Il tuo fegato risponde trasformando tutto lo zucchero che può “catturare” in glicogeno (zuccheri di riserva per il corpo) e grasso.
40 minuti:
la caffeina è stata assorbita completamente. Le pupille si dilatano, la pressione del sangue aumenta e come risposta il tuo fegato rilascia altro zucchero nel sistema circolatorio. I recettori cerebrali dell’adenosina si bloccano per prevenire la sonnolenza.
45 Minuti:
Il corpo aumenta la produzione di dopamina stimolando il centro del piacere del cervello. E’ lo stesso meccanismo di azione della cocaina…..
60 Minuti:
L’acido fosforico lega il calcio, il magnesio e lo zinco nell’intestino, causando un ulteriore spinta al metabolismo. Inoltre le alte dosi di zucchero e la dolcezza artificiale aumentano l’escrezione urinaria di calcio.
60 Minuti:
Le proprietà diuretiche della caffeina entrano in gioco. E’ ora assicurato che con le urine verranno eliminati il calcio, il magnesio e lo zinco che erano in realtà destinati alle ossa, oltre al sodio, a vari elettroliti e all’acqua.
60 Minuti:
Dopo l’eccitazione iniziale si avrà un crollo della glicemia. Potresti diventare irritabile e/o apatico. Avrai anche eliminato con le urine tutta l’acqua presente nella bibita, ma non prima di averla infusa con preziosi nutrienti che il tuo corpo avrebbe potuto usare per scopi fondamentali: idratare i tessuti, rafforzare le ossa e i denti.Tutto questo sarà seguito nelle prossime ore da un crollo della caffeina. Ma….fatti un altra Coca-Cola, ti farà sentire meglio.
Nota: il nemico non è la Coca-Cola bensì la combinazione di dosi eccessive di zucchero unite alla caffeina e all’acido fosforico. Questa combinazione la si può trovare nella maggior parte delle bibite gassate.
Fonte: http://ilfattaccio.org/2011/11/30/cosa-succede-bevendo-coca-cola/
martedì 24 aprile 2012
E VOI DOVETE PAGARE L'IMU ?????
venerdì 20 aprile 2012
EUROLANDIA CHA CHA CHA
Fonte: Giornalettismo
martedì 17 aprile 2012
IMU, LA TASSA PIU' ODIOSA
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L'analisi SUll'IMU
Guida (provvisoria) alle imposte sugli immobili
Il governo può sempre modificare aliquote e detrazioni dopo l'incasso di giugno
Se non fosse una faccenda assai seria perché c'è in ballo il portafoglio di milioni di italiani si potrebbe ormai parlare di commedia. Le modalità di pagamento dell'Imu appaiono infatti destinate a cambiare ancora. L'acconto da versare entro il 18 giugno dovrebbe essere non più della metà ma bensì di un terzo della somma dovuta applicando le aliquote e le detrazioni che il decreto Salva Italia identifica come quelle standard. Al contribuente toccherà versare poi altre due rate; una a settembre e una a dicembre.Almeno, questo dovrebbe succedere a seguito degli emendamenti che lunedì prossimo saranno presentati alla Commissione finanze della Camera per definire nuove modalità di rateazione dell'imposta. Nell'attesa delle proposte cerchiamo di fare il punto sulla situazione.A giugno in tutti i casi l'imposta si pagherà in acconto: sull'abitazione principale il computo verrà effettuato applicando l'aliquota dello 0,4% alla rendita catastale rivalutata del 5% e moltiplicata per 160; dal risultato vanno detratti 200 euro in tutti i casi più altri 50 per ogni figlio di età inferiore a 26 anni e convivente; se passerà l'emendamento sul valore così calcolato si pagherà un terzo. Per le case che non hanno le caratteristiche dell'abitazione principale invece il computo avverrà partendo dalla rendita moltiplicata come descritto sopra, ma l'aliquota di riferimento sarà lo 0,76%. Non è al momento chiaro se anche in questo caso bisognerà pagare in tre rate o se rimarrà in vigore la regola originaria che prevede il pagamento in due tranche. Ma questo, se vogliamo, è solo un aspetto minore del problema: il principale è che fino a settembre non si potrà comunque sapere l'ammontare reale dell'imposta, perché il governo si è riservato la possibilità di modificare, sulla base dell'incasso reale che otterrà a giugno, il range di aliquote e detrazioni entro cui i Comuni dovranno muoversi.Per cui le due rate successive alla prima potranno risultare di entità anche molto diversa: se un Comune decidesse di tassare i residenti allo 0,6% (aliquota massima prevista dal Salva Italia e ancora suscettibile di peggioramenti) una casa dalla rendita di 1.000 euro pagherebbe alla prima rata 157,33 euro, ma le due successive salirebbero a 325,33 euro per arrivare al totale di 808 euro. Se invece il Comune optasse per l'aliquota minima dello 0,2% il contribuente maturerebbe il diritto a un rimborso di 21,33 euro perché la sua imposta totale sarebbe di 136 euro a fronte di 157,33 pagate a giugno. La rateazione tripartita non è la sola novità che si prospetta: infatti gli emendamenti dovrebbero anche recepire la norma che consente ai Comuni di abbassare, come succedeva per l'Ici, a livelli minimi l'imposta sugli immobili concessi in locazione a canone concordato. Il provvedimento è stato chiesto sia dalle organizzazioni dei proprietari che da quelle degli inquilini ma rischia di rimanere una norma di facciata: nelle grandi città infatti i canoni concordati riguardano solo una piccola minoranza di contratti perché l'appeal fiscale non compensa il forte sconto che concedono agli inquilini rispetto agli affitti del mercato libero. Vi sarebbe invece contrarietà a concedere le agevolazioni prima casa agli anziani ricoverati in casa di riposo. Stando alle agenzie il relatore Gianfranco Conte avrebbe spiegato che agevolando l'Imu si spingono i familiari a mettere gli anziani nella casa di riposo per usufruire della tassazione più leggera. Non sarebbe un grande affare: per quanto possa essere cara, l'Imu non agevolata costa assai meno della retta di un ospizio.
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FISCO
Equitalia, due mesi per pagarepoi ti pignorano la casa
Nuove regole al via. Lo Stato vuole incassare 13 miliardi. Si deve saldare ancora prima di un processo che definisca chi ha ragione
L'Agenzia delle Entrate cala l'arma "fine del mondo" sui contribuenti: in modo silenzioso, dopo un rinvio estivo e tre rivisitazioni in altrettanti decreti, ventiquattro ore fa l'Agenzia ha offerto al mastino Equitalia uno strumento di rara efficacia. Dopo 60 giorni dall'avviso al contribuente ("Devi pagare", e si parla di debiti con lo Stato contratti a partire dal 2007, imposte sui redditi, Iva, Irap), l'Equitalia guidata da Attilio Befera, l'istituzione più temuta del paese, potrà attivare i suoi mezzi per recuperare il debito. Senza muovere un passo, potrà iscrivere ipoteca sull'artigiano considerato infedele (facendo scattare una comunicazione alla centrale rischi delle banche con conseguente chiusura dei fidi), potrà pignorare il suo conto corrente (rendendo impossibile il pagamento di dipendenti e fornitori), avviare i pignoramenti presso terzi (sono i crediti dei clienti, Equitalia ha il potere di arrivare anche lì) e far partire le ganasce fiscali su auto e van posseduti. Da ieri, il "titolo di debito" è immediatamente esecutivo: basta un avviso per considerarti in mora. Non c'è più bisogno di istruire una cartella esattoriale che, ricorsi compresi, portava al saldo dell'eventuale debito entro 15-18 mesi. Il problema è che in quattro casi su dieci i ricorsi davano ragione al contribuente. Già. Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha chiesto al suo braccio destro Befera certezza di entrate, gli ha assegnato l'obiettivo 13 miliardi
per la prossima raccolta fiscale e, quindi, gli ha offerto una legge che dà al Fisco poteri mai visti nella storia della Repubblica. Entro 61 giorni dall'avviso - a prescindere dal fatto che l'avviso sia stato ricevuto o dorma in un ufficio delle Poste, in una Casa comunale - il contribuente o paga l'intera somma o contesta pagandone un terzo (più gli interessi maturati). Si deve saldare prima ancora dell'istruzione di un processo amministrativo che definisca chi ha ragione. Di fronte al ricorso del cittadino, per sei mesi gli agenti della riscossione non potranno avviare pignoramenti, ma potranno ipotecare una casa e bloccare un'auto. Se Equitalia, poi, si convince che c'è "fondato pericolo" di perdere il credito, ha il mandato per fare quello che crede: sequestrare una pensione, mandare un bene all'asta immobiliare. Se il colpito dimostrerà di avere problemi di liquidità - novità della terza e ultima rivisitazione - chiederà a un giudice tributario una sospensiva per fermare l'azione (per 150-180 giorni) oppure aderirà a un concordato (sconto con trattativa). "Non esiste più diritto alla difesa, devi versare che tu abbia torto o ragione", attacca l'avvocato Alberto Goffi, consigliere regionale Udc del Piemonte, riferimento della rivolta anti-Equitalia. "Si sta colpendo chi ha fatto dichiarazioni fedeli e oggi, a causa della crisi, non è in grado di pagare le tasse. Non puoi impugnare quello che hai dichiarato, è la condanna a morte delle imprese oneste". Pietro Giordano, segretario Adiconsum: "Con questi tassi prossimi all'usura crescerà il debito dei contribuenti, le misure introdotte a luglio vengono vanificate". Già, sull'onda delle sconfitte alle amministrative e le conseguenti urla della Lega ("tutta colpa di Equitalia"), a inizio estate il governo innalzò a 20 mila euro il tetto per l'ipoteca sulla prima casa, pretese due avvisi prima di apporre le ganasce fiscali e allungò a 72 mesi le rate per i debiti. Quindi, per cercare di diminuire il gigantesco contenzioso fermo nelle commissioni di ricorso, l'Agenzia ha avviato un mini-condono per chi aveva contestato. Ieri, però, è stata sguainata l'arma letale: "60 giorni per pagare". A fine mese arriverà il redditometro, quindi il carcere per gli evasori. I dirigenti dell'Agenzia: "Ora possiamo andare avanti spediti, gli esattori punteranno al sodo. Usciamo dall'Ottocento, entriamo nel Duemila".
sabato 14 aprile 2012
PRIMO VOLO AD OLIO RECICLATO
mercoledì 11 aprile 2012
RIFUGIO TIBETANO
CHI SI E' MANGIATO I SOLDI TEDESCHI?
Fonte: Giornalettismo
martedì 3 aprile 2012
LA BOMBA AL PLUTONO CHE MINACCIA L'EUROPA
domenica 1 aprile 2012
UCCISI PERCHE' SI AMAVANO
mercoledì 21 marzo 2012
FATE FUORI ITALIA E GRECIA
questo è veramente un omicidio di massa ..stanno mettendo in atto un olocausto di persone indifese ! ...in grecia gli alunni svengono in classe per la fame ! ..forse è ora di dire basta ...sempre se le truppe antisommossa europee ( di cui ormai fanno parte anche i ns carabinieri e la polizia di stato!!)
vi prego di vedere i filmati: in particolare nel primo si parla di una tessera che è stata data ai cittadini greci e che memorizza tutte le spese sostenute in un anno e quali sono le entrate. se non si spende almeno il 30%, le tasse praticamente raddoppiano...........quindi conviene spendere e non risparmiare. ma seguitelo tutto il filmato perchè si dicono delle verità che qui non giungono: alto tasso di suicidi e bambini che svengono a scuola per la fame... nel secondo la studiosa palermitana spiega meglio la piattaforma salvastati che verrà gestita non da organi nazionali o europei comunitari , ma da.......... infine il fantastico Nigel Farage al parlamento europeo......su Papandreu e ..Monti...
e qui: è un ordine fate fuori italia e grecia e poi l'altro giorno alla comunità europea il nostro ministro ha aperto le porte agli ogm senza informarci nè chiederci nulla. quel che non capisco è perchè non si fa nulla , e allora ecco le parole di questo medico che ha deciso di non pagare più le tasse
giovedì 15 marzo 2012
IL PRINCIPATO DI FILETTINO E' REALTA'
mercoledì 29 febbraio 2012
11 SETTEMBRE "CORE BUSINESS"
I corpi di alcune vittime dell’11 settembre, fra soldati e civili, quello del volo United Flight 93 principalmente che non fu fra quelli schiantatisi a New York, vennero consegnate alla camera mortuaria più importante dell’esercito americano a Dover, nel Delaware, per essere cremati e la struttura, una volta assolto il compito consegnò il materiale di risulta ad una società privata di smaltimento rifiuti che smaltì tutto, come da “core business”, insieme agli altri rifiuti. E’ grande l’imbarazzo e la rabbia della Casa Bianca mentre il dipartimento della Difesa, il Pentagono, ammette e conferma quelle che finora erano state rivelazioni giornalistiche.
“Si tratta della prima volta che il dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ammette la cattiva gestione dei resti di vittime e soldati”, scrivono le agenzie in Italia, “dopo che a novembre il Washington Post aveva rivelato che la più importante camera mortuaria dell’esercito statunitense a Dover, in Delaware, aveva gettato i resti di alcune delle vittime delle guerre in Afghanistan ed Iraq in una discarica della Virginia. Nel documento pubblicato ieri dal Pentagono si legge che i resti gettati appartenevano sì alle vittime del 11/9, ma non potevano essere “né analizzati né identificati”. “Il presidente Obama è stato informato dell’inchiesta (…) e sostiene con forza gli sforzi intrapresi dal Pentagono per introdurre dei cambiamenti profondi così da evitare in futuro questo genere di incidenti”, ha dichairato il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney. “Secondo il rapporto”, continuano le notizie arrivate in Italia,”dopo averli inceneriti, la camera mortuaria consegnava i resti umani non identificati ad un’azienda privata perchè fossero smaltiti assieme ad altri rifiuti organici. Stando al rapporto di Abizaid, nel delegare lo smaltimento dei resti con gli altri rifiuti, gli ufficiali a capo della camera mortuaria della base di Dover “davano per scontato che dopo l’incenerimento, non rimanesse nulla”.
E invece non era così: “Il metodo di smaltimento delle parti del corpo”, scrive il New York Times” delle vittime dell’11 settembre è stato limitato a ciò che secondo il rapporto erano “varie porzioni e resti”, che non potevano essere identificate nell’attacco al Pentagono e nel sito dello schianto a Shanksville, Pennsylvania. Il rapporto afferma che i resti sono stati cremati e piazzati in contenitori forniti ad una società di smaltimento di rifiuti biomedici, che li ha inceneriti e messi in discarica”, il che aggiunge informazioni peraltro a quel che dicono le agenzie, visto che per il Times è stata la società a provvedere alla ulteriore cremazione. Ai familiari delle vittime è stata raccontata una ulteriore versione: “Non ci possiamo credere, i resti del volo 93 erano sotto la cura e il controllo del coroner della contea del Somerset, Wallace Miller. Ci ha detto che non furono inviati resti a Dover”, ha detto Lisa Linden, portavoce famiglie del volo United Flight 93.
IL MITO ALL BLACKS ABBATTUTO DALLA MALATTIA
E’ stato una delle stelle degli All Blacks. Un gigante in campo, e un mito per gli appassionati di sport. Forte, appassionato, tenace, come ad ogni rugbista si chiede.
Il campione neozelandese Jonah Tali Lomu, il colosso che grazie alla palla ovale era riuscito a fuggire dai sobborghi malfamati di Auckland, sta per perdere l’ultima battaglia della sua vita: quella contro la malattia. Dieci anni fa nessuno poteva neppure immaginare di fermare Jonah Lomu, il gigante invincibile. Implacabile ed implaccabile. Centoventi chili di muscoli per 1.96 d’altezza, i cento metri corsi in 10 secondi e 9 decimi. Il campione che da solo scardinava le mischie di tutto il mondo, un treno lanciato a piena velocità che il giorno della finale mondiale in Sudafrica spaventò anche Mandela. Adesso Jonah ha 36 anni, è immobile sul letto di un ospedale, ha perso trenta chili in un paio di settimane, le enormi braccia tatuate raggrinziscono per la malattia, lo sguardo è triste. Repubblica riporta il suo malessere: «Prima o poi tutti dobbiamo morire. Non avrei mai pensato di finire così», dice. E la luce negli occhi è sempre la stessa. Ci vuole subito un nuovo trapianto di rene, ma questa volta sarà ancora più dura. Jonah è tornato nell’ospedale di Auckland dopo che l’altro giorno le sue condizioni sono improvvisamente peggiorate. La Nuova Zelanda piange per il suo eroe, consapevole che la partita si è fatta disperata. Lui non si arrende, prova a prendere a spallate il male che porta con sé, come faceva con i suoi avversari. E tutto il mondo ovale è con lui, pronto a sostenerlo. Come una grande squadra di rugby. «Venerdì era andato a correre anche se non stava bene», spiega la moglie Nadene, scuotendo la testa. Jonah accenna un sorriso: «Il mio corpo ha come preso la forma di una pera. Erano dieci giorni che non riuscivo a trattenere il mangiare. Pensavo fosse un raffreddore. Invece era il mio rene che se n’era andato. Il corpo s’era così intossicato da bloccarsi. E sono caduto a terra».
A vincere contro infortuni e malattie Lomu c’era riuscito, più volte. Non ora, però: Lui, che a terra non ci era mai finito. Che a 19 anni era diventato il più giovane All Black della storia. E pochi mesi dopo era la stella del Mondiale sudafricano, celebrato da “Invictus” di Clint Eastwood. Così spaventosamente possente che scommettevano su chi sarebbe riuscito a placcarlo. Nelson Mandela volle conoscerlo e scambiò con lui qualche parola prima della finale. Di sicuro lo guardò negli occhi. Nella primavera, era il 1996, il ragazzo cominciò ad avvertire i primi sintomi della nefrite, che lo tenne fuori un paio di stagioni. Sembrava tutto finito – perché nessuno può fermare Lomu, dicevano -, alla successiva rassegna iridata tornò ad abbattere gli avversari come birilli. Con la maglia dei "Tutti Neri" ha giocato 63 partite realizzando 37 mete. Fino al 2003, secondo stop e inizio del calvario. Ci vuole un trapianto, il rene è quello di un amico dj, Grant Kereama. Jonah si riprende lentamente, non molla. Torna in palestra. Sogna di partecipare ai Mondiali del 2007. Segna una meta all’Inghilterra, ma si fa male ad una spalla. Ricomincia da capo, e va a giocare a Cardiff, in Galles. Però la malattia ormai lo ha placcato. E piano piano lo tira giù. Accetta un contratto con un club semi-professionistico di Marsiglia, due anni fa è con gli ottantamila del Meazza come testimonial. Dal terzo matrimonio con Nadene nascono due bimbi. Va in dialisi. Continua a lottare, diventa bodybuilder. Tra qualche settimana doveva partecipare ad un incontro benefico di pugilato. «Perché nessuno mette al tappeto Jonah Lomu», diceva. E c’era una luce triste nei suoi occhi.
lunedì 20 febbraio 2012
L'AEREO DIVENTERA' TRASPARENTE
FONTE L'Espresso
UN MARE DI BOMBE
Il mare italiano, il Tirreno e l’Adriatico per la precisione, nascondono veri e propri arsenali. Sono decine di migliaia infati le bombe che, a settant’anni dalla Seconda Guerra Mondiale, giacciono lungo le nostre coste minacciando l’ambiente e la salute dei cittadini. Ci sarebbero anche armi chimiche. A denunciarlo è un rapporto di Legambiente sulle armi chimiche nascoste nei fondali. Ne parla Repubblica in un articolo a firma di Giovanni Valentini:
Sono oltre 30 mila — secondo il dossier di Legambiente — gli ordigni inabissati nel sud dell’Adriatico, lungo la costa pugliese, di cui 10 mila solo nel porto di Molfetta e di fronte a Torre Gavetone, a nord di Bari. Agli arsenali chimici dispersi sui fondali durante la seconda guerra mondiale, si sono aggiunte le bombe inesplose sganciate dagli aerei della Nato durante il conflitto del Kosovo nel 1999. Fra il 1946 e il 2000, molti pescatori della zona hanno fatto ricorso a cure ospedaliere, dopo essere entrati in contatto con aggressivi chimici provenienti da residuati bellici. Le analisi dei sedimenti marini hanno rilevato gravi conseguenze anche nei pesci, causate da sostanze come l’iprite e concentrazioni di arsenico superiori ai valori di soglia. Mentre la bonifica procede a rilento, la Regione Puglia ha stanziato intanto 2 miliardi di euro per favorire il ripopolamento della fauna ittica.
Dopo l’armistizio del ’43 nelle acque di Pesaro furono svuotate 84 tonnellate di testate all’arsenico, 4,300 bombe!
Nel settembre del ‘43, subito dopo l’armistizio, il quartier generale tedesco ordinò di conquistare tutti i depositi di gas sul territorio italiano, tra cui quello di Urbino, per evitare che cadessero in mani nemiche. Il materiale venne trasportato su camion fino a Pesaro e Fano, per essere caricato su un treno. Ma, in seguito all’avanzata angloamericana, i tre vagoni con 84 tonnellate di testate all’arsenico rientrarono a Pesaro, vennero svuotati da squadre speciali e buttati in acqua. Così 4.300 grandi bombe C500T furono caricate su barconi e nell’agosto del ‘44 ben 1.316 tonnellate di iprite finirono in mare dove ancora oggi continuano a essere potenzialmente molto pericolose.
Alcuni documenti militari americani, denominati “rapporti Brankowitz”, parlano del Golfo di Napoli e del mare intorno all’isola di Ischia come siti per lo smaltimento di arsenali chimici. Durante la presidenza Clinton, per un dovere di trasparenza, si decise di rendere pubblici gli atti. Ma, dopo l’attentato alle Torri Gemelle, George W. Bush impose di nuovo il segreto. Una “Bozza” di 139 pagine, redatta il 27 aprile 1987 da William R. Brankowitz, contiene un «sommario storico sul movimento delle armi chimiche». A pagina 5 si legge che nell’aprile del ‘46 una quantità non specificata di bombe al fosgene è partita da “Auera” (probabilmente si tratta di Aversa, base militare americana) con destinazione il mare aperto: presumibilmente, venne effondata al largo della costa campana.
L’allarme sollevato dagli ambientalisti interessa anche l’area a Nord e a sud di Roma:
La “Città della Chimica”, una gigantesca base di oltre 20 ettari, fu voluta da Mussolini e realizzata sulle rive del lago di Vico (Viterbo). Conclusa nel 2000 la bonifica del sito, le autorità militari dichiararono che non esistevano ulteriori rischi di contaminazione. Ma nel novembre 2009 l’Arpa (Agenzia regionale protezione ambientale) del Lazio rilevò in un’alga tossica la presenza di diverse sostanze chimiche inquinanti. Finalmente, nel marzo 2010, le autorità militari hanno riconosciuto la necessità di ulteriori interventi di bonifica all’interno del centro chimico. A Colleferro, provincia di Frosinone, dopo la prima guerra mondiale il calo della produzione di esplosivi impose la ristrutturazione della BPD, l’azienda fondata dall’ingegner Leopoldo Parodi Delfino e dal senatore Giovanni Bombrini. Negli anni ‘70 e ‘80, gli scarti della produzione furono interrati all’interno del sito industriale, con “ripercussioni devastanti” sull’intera Valle del Sacco. Ma, secondo Legambiente, la produzione bellico-chimica è proseguita fino ai giorni nostri, prima in direzione dell’Iraq e poi della Libia.
mercoledì 8 febbraio 2012
Un mistero lungo 20 milioni di anni
FONTE Repubblica.it