venerdì 16 luglio 2010

DARVAZA: LA BOCCA DELL'INFERNO

Siamo nel deserto del Turkmenistan. E’ davvero uno dei luoghi che evoca immagini apocalittiche. Largo 60 metri e profondo 20, non è il risultato di attività vulcanica o dell’impatto con la terra di un meteorite. Tale cratere fu opera, negli anni 50′, dei Sovietici che, in piena Guerra Fredda, cercavano fonti di gas naturale in quella zona e in zone limitrofe. Da allora il cratere brucia senza sosta proprio a causa di questi gas. Anche alcune specie di animali avvicinandosi al cratere rimangono disorientati, al punto che, come raccontano i testimoni, moltissimi vengono inghiottiti dal cratere finendo abbrustoliti. La notte, questo buco di fuoco emette una luminosità molto intensa, che rende il cratere visibile da molti chilometri di distanza. Inutile dire che per gli uomini, il calore emanato è talmente potente che ci si può avvicinare solo per alcuni minuti.

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