Non troppo sottovoce Cuba sta cambiando. Anzi, sarebbe meglio dire che l'ordinamento economico nazionale sta subendo modifiche tali da renderlo più snello e al passo con i tempi. Molte le novità che i cubani guardano con soddisfazione sono molte, alcune, nel miglior stile cubano, rivoluzionarie. Per prima cosa dal prossimo mese di ottobre sarà possibile avviare attività in proprio in ben 138 settori. Per alcuni nuovi impresari, poi, sarà anche possibile assumere personale. I nuovi 'imprenditori', però dovranno sottostare ad alcune semplici regole. Ad esempio entrerà in vigore un regime tributario nuovo e specifico che obbligherà al pagamento delle imposte sui redditi personali. Chi più guadagnerà pagherà più imposte. Inoltre, come logica conseguenza chi vorrà assumere manodopera dovrà versare i contributi. I cubani che vivono all'estero, inoltre, avranno la possibilità di nominare un loro rappresentante in loco e chiedere così all'amministrazione comunale la licenza per affittare la casa che non abitano più. I famosi paladar, piccoli ristoranti privati spesso ricavati da stanze di abitazioni, potranno ampliare i posti a sedere da 12 a 20. Non solo. Sarà anche consentita anche la vendita al pubblico di molluschi e carne bovina e patate. Si faceva anche prima della riforma ma le nuove regole legalizzeranno il tutto. Le nuove misure in campo economico adottate dall'amministrazione cubana avranno anche lo scopo di aumentare il livello di produttività. Un'altra novità è al vaglio della Banca Centrale di Cuba. L'istituto bancario dell'isola ha iniziato una serie di studi per verificare la possibilità di concedere prestiti a chi volesse intraprendere un'attività per proprio conto. "Concederemo nuove licenze in 29 settori merceologici, nonostante le attività si svolgano da tempo, erano anni che non si decideva di autorizzare nuove licenze" ha detto Admi Valhuerdi Cepero al Granma, organo ufficiale del partito Comunista Cubano. C'è dell'altro: anche gli stranieri potranno affittare terreni (ma solo per 99 anni). E allora è partita la corsa all'affitto, soprattutto da parte delle grandi compagnie alberghiere che intendono approfittare della situazione. Una volta sbloccata la situazione, i progetti potranno prendere il via. Insomma, Cuba non diverrà certo il baluardo dell'economia di mercato o il paese principe del capitalismo ma le aperture al sistema economico, utili per un avanzamento del socialismo, porteranno all'economia nazionale una buona dose di sviluppo.
martedì 5 ottobre 2010
ARIA FRESCA
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