La meningite da oggi può essere combattuta con un vaccino made in Italy. “Il vaccino – afferma il coordinatore dell’equipe dall’azienda farmaceutica svizzera Novartis Vaccines che ha l’ha creato, Rino Rappuoli – è in grado di garantire una protezione dalla meningite meningococcica maggiore e più duratura, grazie all’utilizzo di una proteina carrier che aumenta la risposta di difesa dell’organismo”. Il nuovo siero, infatti, è in grado di offrire la protezione da 4 dei 5 sierogruppi (A, C, W135 e Y) più pericolosi del meningococco. Questa soluzione è ottima – precisa il presidente della Società italiana di Pediatria (SIP), Alberto Ugazio – “soprattutto per gli adolescenti perché vivono in comunità più affollate e soprattutto perché viaggiano molto, il che aumenta il rischio di venire a contatto con ceppi oggi ancora poco presenti da noi, ma frequenti altrove. Va detto poi che la distribuzione dei ceppi è molto fluida, varia in continuazione: una volta l’A era solo in Africa, e l’Y solo in Asia; oggi sono anche qui. Ci vorrebbe una politica vaccinale non regionale come è in Italia, e come non va bene, ma addirittura continentale”. Il direttore del Servizio di igiene a sanità pubblica di Taranto e membro della Società italiana di igiene, Michele Conversano, ha affermato che “a questo proposito abbiamo elaborato noi della Società di igiene insieme alla Sip un calendario vaccinale nel quale proponiamo la vaccinazione attiva e gratuita a tutti gli undicenni col nuovo tetravalente, oltre a quella, sempre attiva e gratuita, per tutti i neonati di 12 mesi con l’anti-meningococco C”.
FONTE: PRIMAPRESS
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