sabato 2 ottobre 2010

TEHERAN MON AMOUR

Hossein Derakhshan, 35enne con doppio passaporto canadese e iraniano, dovrà scontare il carcere duro. Egli è accusato dal regime degli ayatollah di “cooperazione con Stati ostili e propaganda contro il regime”. Il presidente Usa Barack Obama ordina sanzioni contro otto funzionari di Teheran per “gravi e prolungate violazioni dei diritti umani”.
Ottawa manifesta “preoccupazione” per la sorte di Hossein Derakhshan, 35enne blogger con doppio passaporto canadese e iraniano, condannato da Teheran a 19 anni di carcere duro in Iran. Le autorità iraniane hanno emesso la sentenza lo scorso 28 settembre, ma già in passato l’uomo ha affrontato pene fino alla condanna a morte per le sue attività politiche e pro diritti umani. Intanto il presidente Usa Barack Obama, con una mossa senza precedenti, ha ordinato sanzioni contro funzionari di primo piano di Teheran per “gravi e prolungate violazioni dei diritti umani”. Fonti dei giornali e l’associazione International Campaign for Human Rights in Iran – che ha parlato con i familiari di Derakhshan – affermano che il blogger è condannato con l’accusa di “cooperazione con Stati ostili, propaganda contro il regime, sostegno a gruppi anti-rivoluzionari, vilipendio di personalità sante e creazione e gestione di siti web osceni”. Lawrence Cannon, Ministro canadese degli esteri, manifesta “profonda preoccupazione per i resoconti che parlano di una sentenza così grave contro Derakhshan”. Egli aggiunge che se comprovata, la sentenza è “totalmente inaccettabile e ingiustificabile”. “La situazione di Derakhshan – conclude il ministro – è complicata per via della doppia nazionalità, che non è riconosciuta dalle autorità iraniane”. Hossein Derakhshan, conosciuto all’interno della comunità dei blogger come “Hoder”, è considerato uno dei pionieri dell’uso del web come mezzo di comunicazione in Iran. Egli è un critico del regime degli ayatollah, soprattutto nel campo dei diritti civili, della censura e della libertà di parola. Nel 2006 e nel 2007, sfruttando il passaporto canadese, è entrato e ha visitato Israele, nemico giurato della Repubblica islamica. Egli ha raccontato la sua avventura nel blog in inglese e farsi, sottolineando di voler fornire agli israeliani e agli iraniani un’immagine diversa di ciascun Paese. Derakhshan è stato arrestato nel novembre 2008; ora deve scontare una condanna a 19 anni in galera e cinque di interdizione da ogni attività legata ai mezzi di comunicazione. Intanto il presidente Usa Barack Obama ha ordinato sanzioni contro funzionari del regime di Teheran per “continuare e gravi violazioni dei diritti umani”. Il provvedimento colpisce otto uomini, tra i quali il capo dei Guardiani della rivoluzione, un ex Ministro degli interni e il procuratore generale. Il Dipartimento del tesoro Usa spiega che gli otto raggiunti dal provvedimento subiranno il congelamento dei beni e un bando ai viaggi. Tra le accuse vi sarebbero anche “omicidio e violenze contro i manifestanti anti-governativi”, all’indomani delle proteste divampate in Iran per la contestata rielezione alla presidenza di Mahmoud Ahmadinejad. La Casa Bianca sottolinea che “gli Stati Uniti saranno sempre dalla parte di quelli che in Iran vogliono far sentire la loro voce. Continuiamo a invitare il governo iraniano al rispetto dei diritti umani”. All’interno della lista pubblicata dal governo Usa vi sono: Mohammad Ali Jafari, comandante dei Guardiani della Rivoluzione; Sadeq Mahsouli, attuale Ministro del welfare; Qolam-Hossein Mohseni-Ejei, procuratore generale dell’Iran; a questi si aggiungono Saeed Mortazavi, Heydar Moslehi, Mostafa Mohammad Najjar, Ahmad-Reza Radan e Hossein Taeb.

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