martedì 30 novembre 2010

ANORESSIA SCOPERTO UN MARCATORE BIOLOGICO

Disturbi alimentari come l’anoressia e la bulimia sono state spesso considerate come malattie psicologiche o sociali, ma oggi nuove ricerche hanno permesso di appurare che, oltre alla componente psicologica è possibile anche individuare una base biologica. A tale risultato sono giunti i ricercatori della Chiba University, in Giappone, che hanno rilevato come nelle donne affette da anoressia siano presenti bassi livelli di una proteina presente nel cervello, denominata fattore neurotropico. Questa proteina è importante per la crescita e la sopravvivenza dei neuroni durante lo sviluppo, ed i ricercatori hanno scoperto che le donne con basso livello di questa hanno una scarsa autostima, soffrono maggiormente di ansia e depressione e danno risultati deludenti se sottoposte a test sulle capacità cognitive. Fino ad oggi, le cause per cui si diventa anoressiche sono sconosciute. Questa scoperta si accompagna ad analoghi risultati già ottenuti in precedenti studi, che avevano rilevato che nelle donne guarite dall’anoressia, i livelli di BDNF risultavano più elevati, il che significa che è il basso livelli della proteina sia un fenomeno reversibile. Ulteriori studi sono ora necessari sia per capire quale funzione svolge la proteina nell’anoressia, ed anche se essa possa diventare un utile marcatore biologico per individuare l’insorgere del male in un suo stadio precoce o individuare chi è particolarmente a rischio

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