lunedì 8 novembre 2010

BUENA VISTA SOCIAL CLUB

Un collettivo di musicisti cubani in attività da oltre mezzo secolo. Il nome deriva, prevedibilmente, da uno storico club cubano nel quale si rifugiavano a scordare i loro problemi i cittadini di etnia nera: la musica era quella afro-cubana, mambo, salsa, arricchita da influenze di bolero e ballate strappalacrime. La stessa recuperata oggi dal collettivo, la cui peculiarità è di includere nei propri ranghi anche alcuni musicisti già in circolazione allora, vera memoria storica della cultura e delle tradizioni dell’isola. Nel 1996 i Buena Vista Social Club (con la partecipazione del chitarrista Ry Cooder) pubblicano il loro primo disco, e nel 199 il regista Wim Wenders realizzerà un documentario sulla storia della band che lancerà definitivamente il fenomeno Buena

Buena Vista Social Club era il nome di un club dell'Avana, il cui ingresso era riservato alle persone di colore. Quasi quarant'anni dopo la chiusura del club, un gruppo di all star cubane si fondono nell'Afro-Cuban All Stars. A produrre l'ensemble è Nick Gold. È in modo rocambolesco che all'iniziativa partecipa anche il chitarrista californiano Ry Cooder. Il disco Buena Vista Social Club esce nel 1996. Nel 1999, Wim Wenders dirige un documentario sull'intera vicenda della produzione e sui membri dell'orchestra, anch'esso intitolato Buena Vista Social Club. Il club era attivo fin dal 1932 e aveva raggiunto con il tempo una tale notorietà che diversi celebri cubani gli avevano dedicato canzoni: così Arsenio Rodríguez con Buena Vista en guaguancó e Israel López (Cachao) con Club Social Buena Vista. Prima del 1959, esistevano a Cuba diverse società, spesso legate alle differenti etnie: quella nera, quella spagnola, quella cinese e altre ancora. Per quanto riguarda la prima di queste, le più famose furono la Unión Fraternal, Las Águilas, Marianao Social, Atenas, Antillas, Isora, Jóvenes del vals e, infine, il Club Social Buena Vista, che prendeva il nome da Buena Vista, quartiere dell'Avana. Quando nel 1939 si inaugura la sala che poi diverrà il Tropicana, distante un chilometro dalla sede del Buena Vista, questo si trasferisce nell'antico quartiere Alturas de almendares. Il club, oltre a fornire servizi tipici di un'associazione (come lezioni di cucito per le adolescenti), concentrava i suoi sforzi nell'organizzazione delle sale da ballo: orchestre di varia estrazione accompagnavano i balli della tradizione cubana. La strada su cui affacciava l'ingresso del club si riempiva di appassionati, spesso bianchi cui era negato l'ingresso.

Membri dell'Afro Cuban All Stars
Juan de Marcos González - percussioni
Ibrahim Ferrer - voce
Rubén González - piano
Compay Segundo - chitarra, voce
Ry Cooder - chitarra
Idania Valdés - voce
Pío Leyva - voce
Manuel "Puntillita" Licea - voce
Orlando López - contrabbasso
Manuel "Guajiro" Mirabal - tromba
Eliades Ochoa - chitarra, voce
Omara Portuondo - voce
Barbarito Torres - laud
Amadito Valdés - timbales
Joachim Cooder - batteria
Nick Gold - produttore per la World Circuit Records

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