sabato 6 novembre 2010

INFERTILITA' DA COSE DI CASA

L'infertilità causata da sostanze contenute nei mobili e altri prodotti per la casa.
A volte i problemi nel restare incinta possono risiedere nei posti più impensati. Di solito, infatti, si cerca di capire se vi siano complicazioni a livello ormonale o anche psicologico, ma a quanti verrebbe in mente che il problema possa essere dovuto a la maggioranza degli oggetti che abbiamo in casa? A qualcuno è venuto in mente: ai ricercatori dell'Università della California-Berkeley (UC-B) i quali hanno scoperto che i ritardanti di fiamma contenuti in schiume, mobili, componenti e apparecchi elettronici, tessuti, tappeti, plastica e altri oggetti comuni possono causare infertilità fino al 30%. I composti sotto accusa fanno parte di una categoria contrassegnata dalla sigla PBDE (difenileteri polibromurati) che ormai sono diventati comuni abitatori dei nostri appartamenti. Li respiriamo attraverso il pulviscolo che abbiamo in casa e si accumulano nel corpo umano. I ricercatori hanno scoperto che nel sangue si possono trovare concentrazioni fino a 10 volte superiori la norma di ben quattro di queste sostanze. Sino ad oggi, numerosi studi su modello animale avevano mostrato gli effetti negativi dei PBDE sulla salute in generale, fanno notare i ricercatori. Questo, però, è il primo ad affrontare l'impatto sulla fertilità umana, e i risultati sono sorprendentemente forti, ha commentato la dr.ssa Kim Harley, Direttore del Centre for Children's Environmental Health Research. Per lo studio, gli scienziati hanno analizzato il sangue di 223 donne incinte che facevano parte del programma longitudinale avviato dal Centre for the Health Assessment of Mothers and Children of Salinas (CHAMACOS). I risultati dello studio sono stati pubblicati sul "Environmental Health Perspectives".

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