PADOVA: Dolori forti e inspiegabili al ventre. Questi sintomi l'avevano convinta di avere una malattia incurabile. Invece, dopo una banale Tac, il mistero è stato svelato: nel suo stomaco c'era un catetere, un piccolo tubo di sette centimentri, dimenticato 33 anni fa, dopo un'operazione al colon. Sarà una visita in programma a fine aprile a chiarire se la paziente, G.M, padovana che oggi ha 76 anni e nel 1977 venne operata per una colite ulcerosa e poi venne asportato il colon, potrà operarsi di nuovo e togliere il corpo estraneo. Per alcuni medici sarebbe troppo rischioso. Solo dopo molti esami, grazie a una Tac al contrasto, è stata individuata la possibile causa: quei sette centimetri di catetere da drenaggio. La presenza del tubicino - ha detto la donna - si avverte ora con palpazione sulla parte sinistra del ventre, appena sopra la milza.
LONDRA: Buone notizie arrivano dal mondo della scienza e della salute. E’ stato scoperto infatti il gene che regola il battito cardiaco. La notizia è stata diffusa dell’equipe di scienziati britannici che sono riusciti a fare l’importantissima scoperta che apre nuovi interessanti spiragli nell’ambito delle malattie cardiache provocate dalle aritmie. Ora la speranza è che la conoscenza di quello che è stato soprannominato “gene pacemaker” faciliti la creazione di farmaci che combattano malattie cardiache ed infarti. Metà di questi, infatti, sono causati da seri problemi del ritmo cardiaco, come fibrillazioni ventricolari ed atriali. Il ritmo del cuore è controllato da segnali elettrici, che partono da un punto del cuore e attraversano l’intero muscolo. Un’equipe dell’Imperial College di Londra ha individuato il gene che controlla quei segnali e di conseguenza il battito: danni o mutazioni del gene – battezzato Scn10a – aumentano il rischio di malattie cardiache. La conoscenza di questo gene amplierà la conoscenza dei meccanismi che regolano la frequenza del battito, e di conseguenza aiuterà a sviluppare farmaci che lo regolino meglio. In pratica è stato identificato un gene che influenza il ritmo cardiaco: e persone con diverse variazioni avranno rischi maggiori o minori di sviluppare problemi di ritmo cardiaco. Ricordiamo che le malattie legate alle aritmie sono molto comuni, purtroppo, e la fasce di popolazione più colpita è quella maschile intorno ai 50 anni. Nello studio, che ha interessato 20.000 persone, gli scienziati hanno analizzato gli elettrocardiogrammi, misurando il tempo che i segnali elettrici impiegano per raggiungere le varie parti del cuore. Hanno quindi scoperto che variazioni del Scn10a erano associate con ritmi lenti o irregolari, o con un maggior rischio di fibrillazioni. Una nuova speranza per tutti coloro che soffrono di aritmia cardiaca e di malattie ad essa collegate.
BELLUNO: Dopo l'orso Dino, che sta creando qualche problema a 1.300 metri d'altezza nel vicentino, è tornata anche la lince nel parco Nazionale delle Dolomiti. Il Corpo Forestale dello Stato ha infatti trovato indizi di presenza dell'animale sui monti del Sole. Così il Parco promuove un "referendum" per dare un nome alla lince dopo aver battezzato l'orso con Dino, in onore a Dino Buzzati. Erano diversi anni che il felino non lasciava traccia di sé e questo ritorno, dopo quello del plantigrado nello scorso anno, è una conferma dello stato di salute degli ambienti tutelati dal Parco dove un tempo circolavano animali che sono poi stati quasi sterminati dall'uomo. Ora orsi, linci e lupi negli ultimi anni stanno gradualmente riconquistando i territori in cui vivevano un tempo prima di essere scacciati. La loro presenza - rileva il direttore del Parco, Nino Martino - è un segnale importante. Questi animali si trovano al vertice della catena alimentare, il loro arrivo consente di completare il già ricco quadro faunistico del Parco e testimonia la qualità ambientale delle Dolomiti Bellunesi». L'Ente Parco cerca ora di dare un nome alla lince e il suggerimento va indirizzato a http://www.blogger.com/info@dolomitipark.it motivando brevemente la scelta del nome. Le proposte più simpatiche ed originali saranno pubblicate sul sito internet del Parco, tra di esse verrà scelto il nome ufficiale e l'autore riceverà in regalo una felpa con il logo del Parco.
LONDRA: La vitiligine, la malattia della pelle che provoca ampie chiazze prive di pigmento e suscettibili di scottature, potrebbe essere una difesa 'naturale' dal cancro alla pelle. Lo afferma uno studio dell'Universita' St George di Londra pubblicato sul New England Journal of Medicine, basato sull'analisi genetica di oltre 4 mila persone. I ricercatori hanno analizzato una popolazione di 1.514 pazienti con la vitiligine e 2.813 senza, individuando sette geni legati allo sviluppo della malattia. Il 70 per cento del campione generale ha mostrato una combinazione con un gene che aumenta il rischio di vitiligine e uno che diminuisce quella di cancro alla pelle, mentre il restante 30 per cento aveva una versione del primo che diminuisce le probabilita' di sviluppare la patologia associata a una del secondo che aumenta quello del tumore. Non sono state trovate altre combinazioni, il che ha fatto concludere che la maggior probabilita' di avere la vitiligine diminuisce quella del cancro. ''Anche se questa ricerca da' qualche consolazione a chi ha la vitiligine - ha spiegato Dot Bennett, principale autore dello studio - questi pazienti devono comunque fare attenzione al rischio di scottature. Inoltre un rischio ridotto non vuol dire zero rischi''
SALSOMAGGIORE TERME: Gianni Calaon, della provincia di Padova, ha vinto nella sezione Pizza Classica il campionato mondiale di pizza che si è svolto a Salsomaggiore Terme, giunto alla diciannovesima edizione. La vittoria è arrivata con la pizza "Nicoletta", dedicata alla moglie. Questi gli ingredienti: mozzarella, crema di zucchine e salmone, gamberoni e cappe saltate al prosecco, melone, mousse di ricotta di bufala. Il francese Ciro Panella si è classificato primo tra i concorrenti d'oltralpe per le gare di gusto. La gara per la pizza in teglia ha visto vincere un terzetto laziale: primo Claudio Bono di Frosinone, seguito da Giuseppe Carche di di Roma e Maria Tofani di Valmontone (Roma). Per le gare di abilità il pizzaiolo più veloce è stato Domenico Sposato, 39 secondi netti per stendere il disco di pizza, mentre il premio per la pizza più larga è andato a Mario Signorile con un disco di 107,45 cm. Nella categoria Squadra acrobatica ha vinto la Pizza teaming acrobatic dalla Sicilia, capitanata da Vincenzo Camonita.
LONDRA: Buone notizie arrivano dal mondo della scienza e della salute. E’ stato scoperto infatti il gene che regola il battito cardiaco. La notizia è stata diffusa dell’equipe di scienziati britannici che sono riusciti a fare l’importantissima scoperta che apre nuovi interessanti spiragli nell’ambito delle malattie cardiache provocate dalle aritmie. Ora la speranza è che la conoscenza di quello che è stato soprannominato “gene pacemaker” faciliti la creazione di farmaci che combattano malattie cardiache ed infarti. Metà di questi, infatti, sono causati da seri problemi del ritmo cardiaco, come fibrillazioni ventricolari ed atriali. Il ritmo del cuore è controllato da segnali elettrici, che partono da un punto del cuore e attraversano l’intero muscolo. Un’equipe dell’Imperial College di Londra ha individuato il gene che controlla quei segnali e di conseguenza il battito: danni o mutazioni del gene – battezzato Scn10a – aumentano il rischio di malattie cardiache. La conoscenza di questo gene amplierà la conoscenza dei meccanismi che regolano la frequenza del battito, e di conseguenza aiuterà a sviluppare farmaci che lo regolino meglio. In pratica è stato identificato un gene che influenza il ritmo cardiaco: e persone con diverse variazioni avranno rischi maggiori o minori di sviluppare problemi di ritmo cardiaco. Ricordiamo che le malattie legate alle aritmie sono molto comuni, purtroppo, e la fasce di popolazione più colpita è quella maschile intorno ai 50 anni. Nello studio, che ha interessato 20.000 persone, gli scienziati hanno analizzato gli elettrocardiogrammi, misurando il tempo che i segnali elettrici impiegano per raggiungere le varie parti del cuore. Hanno quindi scoperto che variazioni del Scn10a erano associate con ritmi lenti o irregolari, o con un maggior rischio di fibrillazioni. Una nuova speranza per tutti coloro che soffrono di aritmia cardiaca e di malattie ad essa collegate.
BELLUNO: Dopo l'orso Dino, che sta creando qualche problema a 1.300 metri d'altezza nel vicentino, è tornata anche la lince nel parco Nazionale delle Dolomiti. Il Corpo Forestale dello Stato ha infatti trovato indizi di presenza dell'animale sui monti del Sole. Così il Parco promuove un "referendum" per dare un nome alla lince dopo aver battezzato l'orso con Dino, in onore a Dino Buzzati. Erano diversi anni che il felino non lasciava traccia di sé e questo ritorno, dopo quello del plantigrado nello scorso anno, è una conferma dello stato di salute degli ambienti tutelati dal Parco dove un tempo circolavano animali che sono poi stati quasi sterminati dall'uomo. Ora orsi, linci e lupi negli ultimi anni stanno gradualmente riconquistando i territori in cui vivevano un tempo prima di essere scacciati. La loro presenza - rileva il direttore del Parco, Nino Martino - è un segnale importante. Questi animali si trovano al vertice della catena alimentare, il loro arrivo consente di completare il già ricco quadro faunistico del Parco e testimonia la qualità ambientale delle Dolomiti Bellunesi». L'Ente Parco cerca ora di dare un nome alla lince e il suggerimento va indirizzato a http://www.blogger.com/info@dolomitipark.it motivando brevemente la scelta del nome. Le proposte più simpatiche ed originali saranno pubblicate sul sito internet del Parco, tra di esse verrà scelto il nome ufficiale e l'autore riceverà in regalo una felpa con il logo del Parco.
LONDRA: La vitiligine, la malattia della pelle che provoca ampie chiazze prive di pigmento e suscettibili di scottature, potrebbe essere una difesa 'naturale' dal cancro alla pelle. Lo afferma uno studio dell'Universita' St George di Londra pubblicato sul New England Journal of Medicine, basato sull'analisi genetica di oltre 4 mila persone. I ricercatori hanno analizzato una popolazione di 1.514 pazienti con la vitiligine e 2.813 senza, individuando sette geni legati allo sviluppo della malattia. Il 70 per cento del campione generale ha mostrato una combinazione con un gene che aumenta il rischio di vitiligine e uno che diminuisce quella di cancro alla pelle, mentre il restante 30 per cento aveva una versione del primo che diminuisce le probabilita' di sviluppare la patologia associata a una del secondo che aumenta quello del tumore. Non sono state trovate altre combinazioni, il che ha fatto concludere che la maggior probabilita' di avere la vitiligine diminuisce quella del cancro. ''Anche se questa ricerca da' qualche consolazione a chi ha la vitiligine - ha spiegato Dot Bennett, principale autore dello studio - questi pazienti devono comunque fare attenzione al rischio di scottature. Inoltre un rischio ridotto non vuol dire zero rischi''
SALSOMAGGIORE TERME: Gianni Calaon, della provincia di Padova, ha vinto nella sezione Pizza Classica il campionato mondiale di pizza che si è svolto a Salsomaggiore Terme, giunto alla diciannovesima edizione. La vittoria è arrivata con la pizza "Nicoletta", dedicata alla moglie. Questi gli ingredienti: mozzarella, crema di zucchine e salmone, gamberoni e cappe saltate al prosecco, melone, mousse di ricotta di bufala. Il francese Ciro Panella si è classificato primo tra i concorrenti d'oltralpe per le gare di gusto. La gara per la pizza in teglia ha visto vincere un terzetto laziale: primo Claudio Bono di Frosinone, seguito da Giuseppe Carche di di Roma e Maria Tofani di Valmontone (Roma). Per le gare di abilità il pizzaiolo più veloce è stato Domenico Sposato, 39 secondi netti per stendere il disco di pizza, mentre il premio per la pizza più larga è andato a Mario Signorile con un disco di 107,45 cm. Nella categoria Squadra acrobatica ha vinto la Pizza teaming acrobatic dalla Sicilia, capitanata da Vincenzo Camonita.
LONDRA: Voleva "la cresta" come il suo idolo, David Beckham, ma tagliandoli i capelli la mamma ha notato degli strani rigonfiamenti dietro il collo: il segno di una malattia terribile, la leucemia. È accaduto a Kirby Cross nell'Essex , protagonista il piccolo Maddox Tallowin , bambino di tre anni (nella foto). I suoi genitori, dopo aver visto le macchie causate dai rigonfiamenti dei linfomi, lo hanno portato all'Addenbrook Hospital di Cambridge, dove i medici hanno fatto la diagnosi: leucemia. Per fortuna, la malattia era ancora agli inizi, e Maddox è stato subito curato e ora sta bene, anche se dovrà continuare a sottoporsi a trattamenti ancora per tre anni.
WASHINGTON: I neonati imparano anche dormendo. Lo ha scoperto uno studio dell'Universita' della Florida, pubblicato dalla rivista Pnas, che potrebbe essere d'aiuto nell'individuare precocemente malattie neuronali dei bambini, come l'autismo e la dislessia. ''Abbiamo trovato una forma semplice di apprendimento nei bimbi appena nati che non c'e' negli adulti - ha spiegato Dana Byrd, uno degli autori - a quanto pare anche quando dormono per 18 ore i piccoli sono una 'spugna' per le informazioni''. Nell'esperimento ad alcuni neonati di 1 o 2 giorni veniva soffiata un po' d'aria sulle palpebre mentre dormivano, accompagnata da un suono. Dopo circa 20 minuti, 24 bimbi su 26 strizzavano gli occhi solo in presenza del suono. Contemporaneamente un elettroencefalogramma ha mostrato un cambiamento nelle onde cerebrali. I movimenti volontari delle palpebre, spiega ancora l'autrice, riflettono un normale funzionamento dei circuiti del cerebellum, una struttura del cervello. Con questo metodo si possono quindi individuare i bambini che hanno una struttura atipica, potenzialmente a rischio per una serie di malattie come autismo e dislessia.
ROMA: Quasi 4 italiani su 10 vorrebbero mangiare piu' sano ma non ci riescono. Complici: le tentazioni, lo stress e talvolta anche la scarsa conoscenza dell'importanza di un'alimentazione corretta. E' quanto emerge dal primo rapporto Coldiretti-Censis sulle abitudini alimentari degli italiani. Scorrendo i dati si scopre che uno stato di vera e propria 'frustrazione' affligge il 37% delle persone (quasi 4 italiani su 10). Quota che sale al 40,5% tra i 30-44enni, ad oltre il 40% tra le donne e sopra il 43% tra le casalinghe.
Solo poco piu' del 33% degli intervistati dichiara, invece, di seguire una dieta sana. Tra questi, soprattutto gli anziani (40,3%) e i laureati (37,6%). "Informarsi sul cibo per gli italiani - si legge nel rapporto - e' sempre piu' importante; infatti, quasi il 62% degli intervistati si dichiara molto informato sui valori nutrizionali, le calorie e i grassi riguardanti i vari alimenti". Non a caso il 34% degli intervistati ritiene, poi, che la propria alimentazione dipenda in via prioritaria da caratteristiche e scelte soggettive (che presumibilmente hanno bisogno di tante informazioni per essere adeguate), il 30,4% dalla tradizione familiare, e poco meno del 19% da quello che ci si puo' permettere, tenuto conto del reddito e dei prezzi". Quanto alle principali fonti di informazione sugli alimenti oltre alla televisione, e' il web (51,1%) la fonte primaria. Seguono quotidiani, settimanali e periodici (34%), poi i familiari e gli amici (25,5%) e il 25,6% ricorre invece ai negozianti e al personale del punto vendita. Come per la salute, anche per il cibo il web e' un formidabile moltiplicatore di offerta informativa e di comunicazione, poiche' la sua logica orizzontale facilita la ricerca individualizzata relativa appunto agli aspetti che singolarmente interessano". "Emerge una importante segmentazione dei comportamenti con oltre 1/3 degli italiani che riconosce il valore dell'alimentazione e si comporta di conseguenza, 1/3 che per stile di vita, tentazioni e stress pur consapevole non riesce a comportarsi correttamente e 1/3 che non e' attento alla tavola per mancanza di conoscenza", ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che "su quest'ultimo segmento occorre responsabilmente lavorare in un Paese come l'Italia che non puo' piu' permettersi di dare per scontata la qualita' del cibo portato in tavola come avveniva nel passato quando gli effetti della globalizzazione non erano cosi' rilevanti".
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