lunedì 29 novembre 2010

L'INSONNIA MANGIA IL CERVELLO

Perdere il sonno ''divora'' il cervello: la mancanza di riposo, specie se protratta nel tempo come avviene nei casi di insonnia cronica, infatti, riduce il volume e la densità della materia grigia in alcune zone della corteccia cerebrale. Non solo. Alle donne serve una quantità di sonno superiore rispetto a quanto non accada nel caso degli uomini: per "funzionare" al meglio avrebbero bisogno ogni notte in media di 20 minuti di riposo in più dei loro colleghi maschi. Sono queste le conclusioni a cui sono giunti due studi, il primo condotto in Olanda da Ellemarije Altena e Ysbrand van der Werf presso il Netherlands Institute for Neuroscience, la Royal Netherlands Academy of Arts and Sciences di Amsterdam, e l'Università VUMC di Amsterdam, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Biological Psychiatry. Il secondo, invece, è stato coordinato da Jim Horne, direttore dello Sleep Research Centre della Loughborough University (GB). Gli esperti olandesi avevano dimostrato già in un precedente lavoro che lo stress cronico "erode" il cervello riducendone il volume in alcune aree della corteccia: molti altri studi hanno messo in evidenza che il riposo notturno è indispensabile a far "carburare" il cervello e che non dormendo si possono compromettere la memoria e le funzioni cognitive. Fino a questo momento, però nessuno aveva mai indagato gli effetti della carenza di sonno a livello microstrutturale. I ricercatori hanno esaminato il cervello di un gruppo di pazienti sofferenti di insonnia di diversa gravità, per mezzo di una tecnica chiamata "morfometria basata sui voxel", più precisa della risonanza magnetica, per determinare il volume nelle varie regioni cerebrali di materia grigia, ossia della parte del tessuto nervoso che contiene i corpi cellulari dei neuroni. I ricercatori hanno così osservato che nei soggetti insonni, volume e densità della corteccia orbitofrontale sinistra, come pure di altre zone del cervello, sono ridotti in misura proporzionale alla gravità della loro insonnia. Tra l'altro, dato che la corteccia orbitofrontale è coinvolta, tra l'altro, nella comprensione degli stimoli piacevoli, il suo"'restringimento" causato dalla mancanza di sonno ha un effetto boomerang perché riduce la capacità di apprezzamento e la sensazione di piacere. La mancanza di sonno, inoltre, non ha le stesse conseguenze sugli uomini e sulle donne. Secondo i ricercatori britannici della Loughborough University infatti, le donne per "funzionare" al meglio hanno bisogno in media di 20 minuti di riposo in più rispetto ai degli uomini, ogni notte. E questo perché il loro cervello è multitasking. Spiega Horne, autore del libro "Sleepfaring: A Journey through the science of Sleep": "Una delle maggiori funzioni del sonno è quello di permettere al cervello di recuperare e auto-ripararsi. Durante il sonno profondo la corteccia, la parte del cervello responsabile di memoria e linguaggio, si scollega dai sensi e va in modalità 'recupero'. Più la mente viene usata durante il giorno, più ha bisogno di riposo la notte e, di conseguenza, si ha necessità di dormire". Il fatto che le donne abbiano la tendenza a fare più cose alla volta, usano di più il cervello rispetto agli uomini. Pertanto hanno più bisogno di sonno. Anche un uomo, se svolge un lavoro complicato e deve prendere molte decisioni ricorrendo al pensiero laterale, può aver più bisogno di sonno della media maschile. Ma in ogni caso, probabilmente, ancora non quanto una donna. "La media è di 20 minuti in più rispetto agli uomini", dice Horne, convinto che le differenze notturne spieghino anche perché il cervello maschile invecchia prima di quello femminile. "Una tipica 75enne ha l'età cerebrale di un uomo di 70 anni", assicura lo studioso. "Non sappiamo il motivo con certezza. Il fatto è che la mente femminile tende a metterci più tempo per rilassarsi e ripararsi".

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