
domenica 28 febbraio 2010
LA CITTA' DELLA SCIENZA

sabato 27 febbraio 2010
LA DISAVVENTURA DELLA FIGLIA DEL SINDACO DI KIEV (un po gli sta bene!!!)

FONTE: il blog di Muzio
venerdì 26 febbraio 2010
MEGLIO LA TINTARELLA DI LUNA ?

giovedì 25 febbraio 2010
PUNTERUOLO ABBATIPALME

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Curiosita'
mercoledì 24 febbraio 2010
LA FINE DELLA RICREAZIONE

FONTE http://www.beppegrillo.it/
CURIOSITA' SUL SESSO

“Provate a immaginare un amplesso che dura fino a dieci ore come quello dei rospi. Oppure di “farlo” anche quaranta volte al giorno, ma solo per pochi secondi come i leoni”. “Se con gli amici vi divertite a fare paragoni, provate a dare una sbirciatina nel mondo animali dove raggiungono livelli di erotismo degni d’Histoire d’O”. ”Abbiamo scoperto che alcuni sono dei gran romanticoni. L’opossum ad esempio, è capace di far l’amore sino a morirne. Proprio così, questo marsupiale può accoppiarsi sino allo sfinimento tra le zampe della sua compagna, in un gesto di estremo amore. E che dire della iena? Già, non ridete, i maschi innamorati pur di conquistare la femmina la seguono per mesi, adoranti. Tanto tra loro non esistono le accuse di stalking! E se invece rientrate tra quelli che amano aspettare la fatidica prima volta, pensate all’albatro che fa passare quattro anni prima di avere un “rapporto completo”. Alcuni uccelli marini sono monogami e si corteggiano a lungo sbaciucchiandosi con il becco: il tutto avviene su un’isola ed è la femmina a decidere in ultimo se la coppia si forma o meno. I gurami sbaciucchioni hanno un nome che è tutto un programma. Questi pesci prima di accoppiarsi si baciano per una decina di minuti. I ciclidi africani invece stanno attaccati il più possibile con le labbra”. Ci son poi alcune femmine di farfalle che ”hanno così fame di sesso che mangiano gli spermatozoi e svolazzano di maschio in maschio scegliendo allegramente la poligamia. Le passere scopaiole devono il loro nome a una straordinaria capacità di gorgheggiare per attrarre il maschio e anche all’abitudine di ravvivare la vita di coppia con allegre… partouze”. Sono tanti poi gli animali che hanno doti da Guinnes. L’orso non ama i preliminari, ma in compenso si accoppia anche sedici volte in una giornata. Le scimmie bonobo fanno sesso in qualsiasi posizione, in media ogni ora e mezza, non disdegnano le orge, praticano il sesso orale e le femmine si masturbamo allegramente”. Passiamo ad un tema delicato, quello delle misure: il pene del balenottero azzurro, sostiene, è il più lungo del creato: due metri e mezzo, mentre quello dell’elefante è “solo” un metro e mezzo. E il gorilla? Tre centimetri in erezione… Ultime note: porcellini d’India, fenicotteri, gabbiani, vermi e alcune scimmie antropomorfe non hanno nulla contro l’omosessualità, mentre in natura l’incesto è tabù: i parenti stretti non si accoppiano mai. Lo stupro nel regno animale è raro: solo il germano reale e l’orango hanno comportamenti brutali nei confronti delle femmine.
martedì 23 febbraio 2010
DIFENDITI DA SMART STAX

Circa sei mesi fa i giganti delle biotecnologie Monsanto e Dow AgroSciences hanno annunciato l’immissione sul mercato a partire dal 2010 di un nuovo seme di mais geneticamente modificato. Il prodotto si chiamerà “SmartStax” e per la prima volta nella breve storia dell’ingegneria genetica il suo DNA conterrà ben otto geni modificati, così da opporre una maggiore resistenza a insetti e piante infestanti. L’approvazione, per così dire, del nuovo seme è arrivata frettolosamente dagli enti preposti dei governi canadesi e americano, entrambi sprovvisti dei mezzi necessari per valutare più a fondo i possibili rischi degli OGM per l’ambiente e la salute umana. Il tutto a poche settimane dall’appello lanciato da un’autorevole associazione di medici americani per una moratoria planetaria degli OGM. A denunciare i metodi di verifica a dir poco approssimativi delle autorità sanitarie di Canada e Stati Unti è stata in particolare l’organizzazione no-profit di Ottawa CBAN (Canadian Biotechnology Action Network), la quale ha rivelato come non sia stato effettuato alcun controllo sugli effetti degli otto nuovi geni combinati tra di loro nel DNA del mais. Dal momento che questi geni erano stati approvati singolarmente dal Ministero della Salute canadese, praticamente nessuna valutazione dei rischi è stata fatta sul prodotto nato dalla collaborazione di Monsanto e Dow. Attualmente, sono in genere al massimo due i geni che vengono artificialmente immessi nel DNA di una singola pianta. Lo SmartStax unisce le caratteristiche dei geni precedentemente approvati e resistenti all’erbicida Roundup - altro discusso prodotto di punta della Monsanto - con altri che permetteranno al mais di resistere agli insetticidi. Secondo la multinazionale del Missouri , il nuovo seme consentirà il raddoppiamento dei raccolti entro il 2030, dando la possibilità all’agricoltura di “rispondere alla crescente domanda mondiale di cibo ed energia”. Sempre secondo i dati forniti dalla corporation americana , a partire dal prossimo anno saranno 1,6 i milioni di ettari coltivati negli Stati Uniti e in Canada con il mais SmartStax. Proprio negli USA intanto, l’Unione dei Consumatori ha chiesto ai governi dei due paesi nordamericani di ritirare immediatamente l’autorizzazione alla vendita del nuovo seme di mais. Lo SmartStax, infatti, con la combinazione di un tale numero di geni, violerebbe lo stesso Codex Alimentarius delle Nazioni Unite, producendo potenzialmente effetti indesiderati sulla salute dell’uomo, come l’insorgere di nuove allergie e tossine. Per questo motivo, andrebbero disposti immediatamente studi più approfonditi. Nel 2001 una commissione indipendente di scienziati canadesi, incaricata di valutare una serie di possibili regolamentazioni per gli OGM nel proprio paese, aveva criticato aspramente il governo e la Canadian Food Inspection Agency (CFIA) per aver dato il via libera alle coltivazioni con semi geneticamente modificati senza indagare a sufficienza il loro impatto sulla salute e sull’ambiente. Da allora ben poco è cambiato in Canada , e non solo. Come se non bastasse, la CFIA ha anche ridotto le dimensioni dell’area cuscinetto normalmente richiesta attorno ai campi coltivati con semi geneticamente modificati e non ha finora fornito alcuna spiegazione per la decisione di approvare lo SmartStax senza richiedere ulteriori studi sui possibili effetti negativi. Forse ancora più paradossale è addirittura la situazione negli Stati Uniti, dove l’intero processo di approvazione degli OGM è fortemente condizionato dalla decisione presa nel 1992 dall’amministrazione di George H.W. Bush, su richiesta della Monsanto, di considerare i semi modificati “sostanzialmente equivalenti” a quelli tradizionali. Una conclusione che ha determinato la pressoché totale assenza di controlli o studi sugli OGM immessi sul mercato da parte delle due agenzie responsabili (EPA e FDA), entrambe affollate in questi anni da ex avvocati e dirigenti della stessa Monsanto. D’altra parte, va sottolineata anche l’assenza di studi scientifici indipendenti sui prodotti geneticamente modificati, dal momento che - come ha rivelato un’indagine della rivista Scientific American - aziende come Monsanto, BASF, Pioneer o Syngenta richiedono esplicitamente agli acquirenti dei loro prodotti di firmare un accordo che vieta di cedere i semi ad organismi di ricerca indipendenti. Di conseguenza, non è possibile verificare eventuali effetti collaterali dei semi modificati sull’uomo, gli animali o l’ambiente, né confrontarli con quelli tradizionali. Gli unici studi che le multinazionali delle biotecnologie consentono di essere pubblicati sono così quelli da loro preventivamente approvati, se non addirittura da loro stesse realizzati. Alle crescenti proteste di agricoltori e organizzazioni a difesa dell’ambiente, si è aggiunto recentemente un appello della American Academy of Environmental Medicine (AAEM), associazione che riunisce medici e scienziati impegnati nello studio delle interazioni tra ambiente e salute umana. Dal proprio sito ufficiale, la AAEM ha affermato che il cibo proveniente da OGM “pone seri rischi per la salute” e per questo ne chiede l’immediata moratoria. Citando un numero sempre maggiore di studi condotti sugli animali, la stessa organizzazione indipendente conclude che vi sia “più di una associazione casuale tra cibo geneticamente modificato ed effetti dannosi sulla salute”, tra l’altro, in ambito tossicologico e allergologico, nonché delle funzioni immunitarie, riproduttive e metaboliche. Oltre alla moratoria sugli OGM, la AAEM chiede l’implementazione di test sulla loro sicurezza, ai medici di educare i loro pazienti sui pericoli degli OGM per la salute, di considerare il ruolo del cibo prodotto con organismi geneticamente modificati nelle malattie diagnosticate e studi scientifici indipendenti sui loro effetti. Ben lontani dal rispondere in maniera sicura alla crescente domanda di cibo del pianeta, come sostengono le multinazionali dell’agrobusiness e delle biotecnologie, gli OGM rappresentano potenzialmente una seria minaccia per la salute umana e per l’ambiente in cui vengono piantati. Tanto da richiedere da più parti in questo ambito l’applicazione del “principio di precauzione”, strumento di regolamentazione adottato dall’Unione Europea e concetto fondante di numerosi accordi internazionali. Stabilito nel corso della Conferenza ONU su Ambiente e Sviluppo del 1992 a Rio de Janeiro, questo principio che, “per proteggere l’ambiente”, dovrebbe “essere ampiamente applicato dagli Stati”, dispone come “qualora sussistano minacce di danni seri o irreversibili, l’assenza di certezza scientifica” non possa “essere usata per ritardare l’applicazione di misure vantaggiose in termini di costo volte a prevenire il degrado ambientale”.
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LE NUOVE MERAVIGLIE DEL MONDO

Tra i nomi nuovi ci sono le nostre Dolomiti, le rovine di Loropeni nel Burkina Faso e la città sacra di Cara-Supe in Perù. Scelti da una commissione dell'UNESCO, i luoghi individuati come patrimonio mondiale dell'umanità e raccomandati dall'IUCN (International Union for Conservation of Nature), sono aree di interesse culturale o naturalistico da tutelare per il bene di tutta la collettività. Il processo di selezione è estremamente complesso e viene portato avanti da studiosi che, in molti casi, hanno dedicato tutta la loro vita allo studio del mondo naturale. Nell'elenco di quest'anno è presente anche il Monte Wutai, una montagna a cinque picchi considerata sacra per la religione Buddhista. Ospita ben 53 monasteri, inclusa la sala principale est del tempio Foguang e le sue meravigliose sculture di argilla a grandezza naturale. Sulle sue pendici sorge anche il tempio Shuxiang della dinastia Ming, con 500 statue che rappresentano le storie dei Buddhisti. Il Monte Wutai è la vetta più alta della Cina settentrionale ed è unica al mondo per i suoi fianchi scoscesi e i suoi cinque picchi privi di vegetazione. I suoi templi sono stati costruiti tra il I secolo e gli inizi del XX secolo. Tra i siti inclusi come patrimonio mondiale dell'umanità troviamo anche l'area delle tombe reali della dinastia Joseon in Corea del Sud, una collezione di 40 sepolture in oltre 18 località diverse. Una leggenda narra che le tombe, realizzate dal 1408 al 1966, tutelino gli antichi spiriti dal male. Sono tutte rivolte a sud, verso l'acqua, con la parte posteriore protetta da una collina. Tra le strutture spiccano una tomba in legno con la pianta a "T", le cucine reali e le case dei soldati e dei custodi. Anche la Torre di Ercole con il suo faro maestoso all'ingresso del porto di La Coruña, a nord della Spagna, ha conquistato un posto nella lista. La costruzione venne realizzata alla fine del I secolo d.C. su una roccia a 60 metri sul livello del mare. La struttura è alta circa 50 metri ed è formata da tre livelli. Nell'area è presente anche un parco di sculture dell'età del ferro, con interessanti opere scolpite nella roccia del Monte dos Bicos e un cimitero musulmano. Entrare a far parte dei luoghi patrimonio mondiale dell'umanità non è però sempre un vantaggio. Questo riconoscimento significa infatti un maggiore afflusso di turisti. Sebbene significhi anche più soldi per la tutela e la conservazione e parte dei 638 miliardi di euro spesi complessivamente dal settore del turismo, spesso le località segnalate dall'UNESCO si trovano letteralmente assalite dai visitatori. "Per evitare la selezione di località non in grado di gestire un elevato flusso di visitatori, l'IUCN procede ad analizzare l'area per circa 18 mesi", afferma Tim Badman, consulente speciale per l'Unesco. "La capacità di assorbire senza problemi i turisti rappresenta infatti uno degli aspetti più importanti. Segnaliamo infatti solo i siti che hanno una sufficiente integrità, una dimensione e una configurazione accettabili e che sono in grado di garantire un buon sistema di salvaguardia". Pallavi Shah, presidentessa e amministratore di "Our Personal Guest", spiega che non invita mai i suoi clienti a visitare una località solo perché è stata inserita nella lista dell'UNESCO, ma preferisce piuttosto consigliare queste destinazioni solo alle persone che hanno già deciso di fare un viaggio in quella regione. Ad esempio, "Per i turisti che viaggiano in Asia Sud Orientale, Angkor è sicuramente una meta da visitare". La qualifica di "Patrimonio mondiale dell'umanità" è una sorta di garanzia di qualità. Indipendentemente dal riconoscimento, i visitatori arriveranno comunque. E questo è facilmente spiegabile", afferma Badman. "Quei luoghi attendono solo di essere celebrati e presentati al mondo intero. Visitarli è l'unico modo di comprendere e apprezzare la loro bellezza".
10 luoghi da visitare
10 destinazioni da sogno
lunedì 22 febbraio 2010
L'AEREO SOTTOMARINO

domenica 21 febbraio 2010
IL DAGHESTAN NON E' UN METALLO NE UN MEDICINALE


NUMERI
Daghestan è la repubblica del Caucaso russo più meridionale, più islamizzata, più grande e multietnica: 2,7 milioni di abitanti, oltre 30 etnie e lingue (il 30% avari). Confina con la Cecenia “pacificata” dal Cremlino, Georgia, Azerbajijan e mar Caspio ove si affaccia l’Iran. Fino al 2006 il sistema politico era basato sulla distribuzione del potere tra gruppi etnici. Mosca l’ha abolito e introdotto la carica presidenziale, fomentando nuove tensioni. A febbraio 2010 scade il mandato dell’attuale leader Mukhu Aliev. Fuori da Makhachkala, l’arabo è diffuso sulle insegne. Dal 1999 il wahabismo è fuorilegge: chiusi i media d’ispirazione islamico-intransigente, e le moschee “non conformi”. 180 gli attacchi armati da gennaio 2009 contro uomini delle forze di sicurezza, con 50 vittime e 120 feriti.
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sabato 20 febbraio 2010
ALLEGRIA! SIAMO SEMPRE PIU' POVERI

venerdì 19 febbraio 2010
LA VENDETTA DI YAO BIN
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LA CHERNOBYL BOSNIACA

giovedì 18 febbraio 2010
I SEGRETI DI JACKO

mercoledì 17 febbraio 2010
NUOVE RIVELAZIONI UFO

martedì 16 febbraio 2010
IL BLOQUEO DEI RAPPORTI CON CUBA

lunedì 15 febbraio 2010
LOTTERIA ITALIA

Il potente è sempre più assimilato a dio, e la gente comune conosce l'inferno in vita.
IL CURIOSO CASO DI BROOKE GREENBERG

Guarda Brooke
Video Youtube della "piccola" Brooke
domenica 14 febbraio 2010
VACCINAZIONI & AUTISMO

1 - Il Lancet critica lo studio per una inesattezza marginale e i media pubblicano comunicati che negano che il vaccino MPR causi l’autismo. Gli Editors del The Lancet non negano assolutamente la relazione tra vaccino e autismo, ma si limitano in modo sinteticissimo ad affermare che hanno deciso di ritirare dal registro delle loro pubblicazioni il lavoro di Wakefield e Colleghi semplicemente perché ritengono che contenga delle scorrettezze che essi stessi riportano: i bambini oggetto dello studio non erano stati arruolati consecutivamente e la ricerca non era stata approvata dal Comitato Etico, come invece gli Autori avevano asserito. Allora mi chiedo: perché si passa da alcune irregolarità di “forma” (che comunque vanno dimostrate, perché Wakefield aveva negato decisamente queste critiche) a etichettare tutto lo studio come una truffa e infangare completamente i suoi risultati? Forse che se lo studio avesse avuto o meno l’approvazione del Comitato Etico i risultati laboratoristici (referti ematochimici e istologici), e quindi la vera “sostanza” della ricerca, non sarebbero stati validi? E poi, perché queste critiche sono giunte ora dopo 12 anni? Verrebbe da pensare che si volesse ridare credito ai vaccini che in questi giorni, a causa della bufala della vaccinazione antinfluenzale A/H1N1 (detta “Suina”), erano stati gravemente svalutati. La cosa non stupirebbe certamente coloro che quando è scattata la meningite-fobia nel Veneto (tra fine 2007 e inizio 2008) l’hanno collegata alla decisione regionale di liberalizzare le vaccinazioni pediatriche dall’1 gennaio 2008: se non si teneva alta la paura delle malattie infettive c’era il grande rischio che le vendite dei vaccini crollassero, come sono crollate le vendite del vaccino MPR nel Regno Unito dopo la pubblicazione del lavoro di Wakefield nel 1998. È per questo che negli USA in questi giorni scrivono: “Per assicurarsi i guadagni futuri, Big Pharma ha bisogno di distruggere la credibilità del Dr. Wakefield”. Comunque, se non era per tenere alta la credibilità dei vaccini, perché allarmare il Veneto e non la Lombardia o il Piemonte che ogni anno registrano più casi di meningite da meningococco e conseguentemente più morti? Ci sono centinaia di studi che documentano la pericolosità dei moderni vaccini.
2 – Chi sostiene che i vaccini pediatrici non sono pericolosi dimostra solo una grande ignoranza in campo vaccinale. In questi ultimissimi giorni sia nel nostro Paese che in tutto il mondo si sono riaccese grandi critiche alle conclusioni di Wakefield sulla sua affermazione che il vaccino MPR possa in alcuni casi predisposti scatenare l’autismo e qualcuno ha addirittura denominato i contrari ai vaccini con l’epiteto di “untori dell'ignoranza”. La cosa stupisce molto, dato che l’ignoranza sta forse proprio tra coloro che difendono l’innocuità e l’efficacia di tutti i vaccini, così come vengono proposti/imposti oggi, come fosse un dogma di fede. In realtà, i vaccini godono ancora della fama di estrema maneggevolezza e di totale sicurezza che avevano fino a 20-30 anni fa, quando le condizioni alimentari, igieniche, culturali e sociali della popolazione erano molto diverse dalle attuali. Oggi però le condizioni sono nettamente diverse e ci sono migliaia di studi scientifici che documentano i pericoli dei moderni vaccini pediatrici.
3 – Non sono stati i vaccini, ma le migliorate condizioni igieniche a debellare le malattie infettive pediatriche. Tra le polemiche sorte in seguito al comunicato del The Lancet c’è ancora chi continua a scrivere che sono stati i vaccini ad eliminare le malattie infettive pediatriche, mentre sappiamo che nella storia, la maggior diminuzione della morbilità e mortalità causate dalle malattie infettive non è stata merito dei moderni antibiotici o dei vaccini, ma dell’introduzione dell’acqua pulita e delle fognature e quindi delle migliorate condizioni igienico-alimentari. Nel 1977 la stessa OMS ha comunicato che il vaiolo è stato debellato dal cosiddetto programma “modificato”, cioè dall’aver rinunciato ad una vaccinazione di massa incontrollata e dando invece importanza ad una precisa vigilanza, ad un corretto isolamento dei malati e alla disinfezione di tutti gli oggetti entrati in contatto con essi. Non è stato il vaccino antimorbilloso a debellare il morbillo, ma il cambiamento della situazione sociale.
4 – Non è stato il vaccino antimorbilloso a debellare il morbillo. Si legge che il vaccino MPR ha fatto crollare i casi di morbillo nel mondo, ma non è vero. Probabilmente ha contribuito a far calare i casi di morbillo, ma il merito principale non è assolutamente solo suo, ma prima di tutto delle migliorate condizioni igieniche, alimentari e sociali della popolazione. Spesso si mostrano tabelle e figure che evidenziano come negli anni ’60 c’erano annualmente circa 500 casi di morbillo ogni 100.000 abitanti (dati USA) e poi è iniziata la vaccinazione antimorbillosa e i casi di malattia sono calati rapidamente fino a poche migliaia all’anno in tutti gli USA. L’effetto ottico della curva in netto calo è rilevantissimo, ma se ci si chiede quanti erano i casi di morbillo nei decenni precedenti gli anni ’60, si scopre una realtà che vale per tutte le malattie infettive pediatriche: erano enormemente di più (circa 30-50 volte maggiori 50-100 anni prima) e sono calati senza alcuna vaccinazione. Anzi, noi abbiamo iniziato a vaccinare quando i casi erano numericamente poco rilevanti. E poi: come sono scomparse le epidemie di peste del 1300-1400 che uccidevano milioni di persone? Grazie ai vaccini o alle modificate condizioni di vita di quelle popolazioni?
5 – Dietro i vaccini ci sono enormi interessi economici. Le dimostrazioni della realtà che dietro i vaccini ci siano enormi interessi economici sono tanto gravi quanto numerose e sono stati pubblicati libri con centinaia di documenti bibliografici. Inoltre, mentre una volta c’era un po’ di moralità e di pudore che limitavano gli inganni, oggi tutto avviene spudoratamente alla luce del sole. Si pensi solamente all’accordo che i nostri politici hanno recentemente firmato con la Casa Farmaceutica Novartis per l’acquisto dell’inutile vaccino antinfluenzale contro il virus A/H1N1: 184 milioni di

6 – Il vaccino MPR non è esente dal causare danni anche gravi. Negli ultimi anni della mia pratica clinica sono stato consultato troppe volte per effetti indesiderati, talvolta anche gravi, causati dalla vaccinazione MPR. Conosco due bambini di 15 e 24 mesi morti pochi giorni dopo la vaccinazione MPR e in uno di questi il virus morbilloso vaccinale è stato isolato nel cervello e in vari tessuti autoptici. Prima della vaccinazione questi bambini stavano bene. Ho anche visitato, a distanza di 1 mese tra loro, 2 bambini di 8 anni che avevano improvvisamente sviluppato un diabete mellito di 1° tipo 20-25 giorni dopo la vaccinazione MPR e da allora stanno ricevendo 4 iniezioni al giorno di insulina. Anch’essi prima della vaccinazione stavano benissimo. Una mia piccola paziente di 17 mesi ha infine presentato una gravissima trombocitopenia autoimmune (aveva solo 2000 piastrine/mmc) dopo 3 giorni dalle vaccinazioni MPR + antivaricella. Pure lei stava bene prima della vaccinazione. Pochi giorni fa mi ha ripetuto lo stesso concetto anche la nonna di un ragazzo che dopo la vaccinazione ha avuto un cambiamento caratteriale e una regressione ad una età più infantile e poi una chiusura al mondo fino alla diagnosi conclusiva di autismo. Questa è stata una mia casuale esperienza con alcuni bambini padovani, ma quanti altri bambini padovani sono stati danneggiati da questa vaccinazione? E quanti bambini in Italia? E quanti nel mondo? Nessuno lo sa, perché nessuno li conta e quando i genitori vanno dai medici e rilevano dei danni post-vaccinali, nella quasi totalità dei casi si sentono rispondere che i vaccini non c’entrano.
7 – Il vaccino MPR può scatenare l’autismo ma anche selezionare pericolosi virus morbillosi ipermutati. Oggi si parla di “epidemia” di autismo negli Stati Uniti e il termine, per quanto improprio, rende bene l’idea dello sviluppo di questa gravissima patologia che negli USA è cresciuta in dieci anni del 1700%. Anche se per i suoi studi sulla relazione tra vaccino MPR e autismo Wakefield ha perso il lavoro al Royal Free and University College Medical School di Londra, ora continua a lavorare negli USA e in questi anni vari studi hanno confermato i suoi dati. Per combattere virus sempre più aggressivi l’Industria Farmaceutica sintetizzerà nuovi farmaci e nuovi vaccini sempre più potenti e sempre più pericolosi.Famoso è quello danese del 2004 che dimostrò inequivocabilmente come i bambini danesi siano passati da una media di 18,8 casi di autismo ogni 100,000 abitanti negli anni ’80-‘85 (prima della vaccinazione MPR di massa, che iniziò nel 1987) a 146,4 casi nel 2002. Le prove di questo studio sono schiaccianti, ma l’Industria Farmaceutica non si rassegna e forse la ritrattazione di questi giorni del The Lancet ci dimostra che vuole veramente distruggere la credibilità di Wakefield per ristabilire le vendite del vaccino MPR che la ricerca di quel medico avevano fatto crollare nel Regno Unito. Ma le vaccinazioni di massa con virus a RNA vivi e attenuati (come quelli contenuti nel vaccino MPR) nasconde immensi pericoli, il principale dei quali riguarda la selezione di ceppi virali ipermutati (cioè modificati) che si stanno svelando molto pericolosi. Famoso è lo studio di Mudur del 2001 pubblicato sul British Medical Journal che denuncia la vaccinazione MPR come inducente un virus morbilloso letale che causa encefalite in adulti e bambini con una mortalità estremamente alta. Da allora le segnalazioni di virus morbillosi ipermutati sono aumentate e tutto lascia supporre che in futuro dovremmo combattere contro vecchi virus diventati “nuovi” proprio a causa delle vaccinazioni pediatriche di massa. Conclusione. Quindi, come l’uso indiscriminati degli antibiotici sta selezionando ceppi sempre più numerosi e aggressivi di batteri antibiotico-resistenti, l’uso indiscriminato delle vaccinazioni di massa, oltre ad indebolire il sistema immunitario dei neonati, selezionerà inevitabilmente ceppi sempre più numerosi e aggressivi di virus vaccino-resistenti. L’Industria Farmaceutica allora sintetizzerà nuovi farmaci e nuovi vaccini sempre più potenti e sempre più pericolosi e alla fine, forse, il PIL dei Paesi Industrializzati crescerà, ma noi, i nostri figli e le future generazioni diventeremo sempre più deboli e sempre più malati. Osserviamo gli asili e le scuole primarie e secondarie: i bambini che le frequentano sono sempre più medicalizzati con sempre più farmaci e vaccini, ma sono anche sempre più malati! Perché non ci chiediamo il motivo? La soluzione non è fornire un’immunità specifica contro uno, tre o dieci germi, ma aiutare il bambino a potenziare la sua immunità aspecifica che gli permette di affrontare tutti i germi e tutte le patologie. Le conoscenze e i mezzi per fare questo esistono. Non scordiamo una colonna portante della Medicina Clinica: ogni trattamento va strettamente personalizzato in base alla storia biopatografica del malato. E questo vale in particolare quando il malato, come nel caso dei vaccini pediatrici, è un bambino sano che non possiamo assolutamente ammalare.
Articolo scritto dal Dr. Roberto Gava tratto dal sito www.edizionisalus.it.
sabato 13 febbraio 2010
UNA SPERANZA PER IL CROMOSOMA X

venerdì 12 febbraio 2010
IL PLASMA CONTRO LE CARIE

giovedì 11 febbraio 2010
DIMMI CHE LAVORO FAI E TI DIRO' CHE DIFETTO AVRA' TUO FIGLIO

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OCEANI: ARRIVANO LE MAPPE

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