Anche un bambino riesce a percepire la tristezza degli animali rinchiusi negli zoo. Nel sguardo di molti di questi ospiti forzati si può leggere una libertà che non c'è più. Ora però dalla Cina giungono immagini davvero oltre ogni limite: turisti che oltre a poter accedere allo zoo in auto, possono decidere di acquistare animali vivi da dare in pasto alle tigri per "vivere l'emozione" dell'uccisione. E' il "live feeding", una pratica che sta avendo molto successo nello zoo di Harbin, città cinese della Manciuria non lontana dal confine con Russia e Corea del Nord. Riparati nei loro autobus o in un tunnel che permette di attraversare lo zoo, i turisti vedono molte tigri avventarsi su galline, pecore, vitelli e mucche. L'immagine è devastante: gli autobus dei turisti formano un cerchio attorno a una sorta di ampio cortile, al centro fanno il loro ingresso le jeep degli operatori del parco. Alcune tigri, come nei vari safari, si avvicinano, saltano sul cofano o sul tetto del veicolo incuriosite. In verità, non è una questione di curiosità perchè ormai le tigri sanno che cosa le aspetta: dal veicolo una gallina viene lanciata per terra o sul tettuccio e in pochi secondo vengono sbranate dai felini. La scena diventa ancora più agghiacciante quando arriva il momento dei camioncini blu: si apre uno sportello e il pannello inizia ad inclinarsi, di colpo un pecora o un vitello cadano a terra. In alcuni casi i felini sono distratti e la vittima sacrificale ha il tempo di alzarsi e abbozzare la fuga, ma nella maggior parte dei casi i predatori si avventano su di lui mentre è ancora a terra intontito e lo uccidendo in pochi istanti. Il "live feeding" sta purtroppo riscontrando successo anche per via dei prezzi non proibitivi: se si vuole veder sbranare una gallina è sufficiente aggiungere quattro euro al prezzo del biglietto, poco di più per una pecora. La vita di un vitello invece vale 150 euro, prezzo che però non spaventa i turisti visto che può essere suddiviso fra i vari passeggeri dell'autobus. Su Youtube sono molti i video pubblicati dai turisti. Oltre alla scena dell'uccisione, ciò che sconvolge è il tono di voce dei turisti fra il divertito e lo stupito, mentre sono poche le espressioni che sembrano mostrare disgusto. Fra le voci si sentono anche quelle di bambini, per nulla scossi da quanto stanno assistendo. A chi può pensare che "tanto questa è la natura" sarebbe giusto obiettare che così come è naturale che gli animali carnivori si nutrano di altri esseri viventi, è anche vero che trarne un momento di "intrattenimento" forzato non è di certo naturale. Un conto è un documentario "wild life", dove le immagini "ritraggono" la natura nel proprio contesto e dove il risultato finale fra predatore e preda non è sempre così scontato, un conto è creare ad arte una "lotta impari" come una catena di montaggio
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