Possono gli escrementi di balena salvare il mondo? Secondo un gruppo di scienziati australiani la risposta è sì. Le feci dei cetacei sarebbero un ottimo fertilizzante naturale dell'oceano in grado di contribuire a combattere il surriscaldamento globale, consentendo all'Oceano Antartico di produrre più piante di superficie in grado di assorbire molta anidride carbonica. La ricerca condotta dalla Australian Antarctic Division invita ad utilizzare gli escrementi naturali delle balene sulla superficie delle acque per fertilizzare il terreno sottostante. Gli escrementi dei cetacei risultano essere ricchi di ferro, permettendo all'intero eco-sistema di assorbire più carbonio nelle profondità delle acque. La soluzione secondo gli scienziati sarebbe dunque quella di aumentare la popolazione delle balene in modo da incrementare anche la "produzione" fertilizzante. Il ferro è un micronutriente limitato nell'Oceano Antartico, ma recenti esperimenti hanno dimostrato che l'aggiunta di ferro solubile nelle acque di superficie contribuisce a promuovere hytoplankton tanto necessari proliferazione di alghe. Il ferro è contenuto nelle alghe nelle acque superficiali, dove le piante crescono, ma c'è una pioggia costante di particelle ricche di ferro che cadono nelle acque profonde. Quando i plancton mangiano le alghe e successivamente vengono ingeriti dalle balene, il ferro finisce negli escrementi ed i livelli di ferro aumentano anche nelle acque di superficie dove sono maggiormente necessari. Ancora non è chiaro però quante feci ci vorrebbe, non ci resta che smettere di uccidere questo splendido e indifeso mammifero.
mercoledì 26 maggio 2010
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