Lo scorso dicembre, Cina e Laos hanno siglato un accordo per la realizzazione di una Riserva transfrontaliera che protegga gli elefanti asiatici e tutte le altre specie animali a rischio estinzione. La Riserva si estenderà su un territorio di oltre 50.000 ettari a cavallo tra i due Stati e comporterà azioni di sensibilizzazione sulla popolazione locale - mirate ad evitare, come del resto accade anche qui da noi, tensioni tra gli agricoltori e gli animali - oltre ad attività di formazione del personale dell'area protetta. Inoltre, verranno presto costruiti, sulla base di finanziamenti da parte della Banca asiatica per lo sviluppo, veri e propri corridoi ecologici allo scopo di proteggere la naturale propensione alla migrazione degli animali. Il Laos era noto in passato come la terra degli elefanti e tale veniva citato anche sulle guide turistiche. Attualmente, la situazione dei pachidermi non sembra tuttavia essere delle migliori in queste zone nonostante non si ravvisino studi particolarmente recenti sull'argomento. La pressione antropica si rivolge, infatti, sempre più verso le foreste così come il bracconaggio ai danni di questa specie non accenna a diminuire. Eppure, la perdita di biodiversità si configura sempre più anche una perdita di guadagno per i mancati introiti legati al turismo più o meno ambientale.
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