Avevano promesso di farne un monumento ai caduti e invece l'hanno ritrovata in una discarica di materiali ferrosi allla periferia della città. L'imponente torretta del sommergibile nucleare Kursk, affondato nell'agosto del 2001 con il suo equipaggio di 118 uomini e tutti i suoi segreti, è apparsa così all'ora di pranzo al telegiornale di Canale21, televisione locale della città di Murmansk. Il sottomarino era stato sollevato dal fondale dove si era poggiato dopo la devastante esplosione avvenuta nella camera dei siluri, ed era stato portato ai cantieri di Rosyalkava per le indagine e lo smantellamento finale. La torre di comando, alta cinque metri, secondo i piani comunicati nel 2003 dalla Marina, avrebbe dovuto diventare la parte centrale del monumento in memoria di tutti i sommergibilisti caduti in mare, un corpo strettamente legato alla storia della più grande città portuale dell'artico russo. Presentato il progetto si trattava soltanto di trovare i finanziatori, che avrebbero dovuto intervenire con poco più di 22mila euro per pagare l'opera. A quanto pare però, la missione si è rivelata impossibile: un anno fa la torre del sottomarino è stata ceduta definitivamente alla discarica dove la tv locale della penisola di Kola l'ha ritrovata. L'ondata di emozione suscitata dalla notizia ha spinto i militari a reagire: il comandante della flotta del nord Nikolay Maksimov ha promesso di occuparsi personalmente di ciò che resta del cimelio, che fece vacillare i primi passi da presidente dell'attuale primo ministro Vladimir Putin.
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