martedì 14 dicembre 2010

ARTRITE: L'AIUTO DALLA CURCUMA

Per gli amanti delle spezie, e non solo, è in arrivo una nuova ricerca scientifica che pare dimostrare come supplementi di curcumina - il principio attivo della curcuma – anche a dosi molto basse possano aiutare ad alleviare il dolore e aumentare la mobilità nei soggetti affetti da osteoartrite. Per onor d’informazione è bene sapere che lo studio, pubblicato su “Panminerva Medica”, è stato condotto per la Indena S.p.A, una azienda italiana specializzata in prodotti naturali. Ed è proprio la nota azienda a dichiarare che è «la prima volta che la curcumina mostra un’efficacia clinica a basse dosi». Per l’esperimento è stato utilizzato un complesso di curcumina addizionato con la Fosfatidilcolina estratta dalla soia e somministrato a pazienti affetti da osteoartrite (OA) del ginocchio. Tale supplemento è stato chiamato Meriva. Per lo studio sono state reclutate 50 persone suddivise poi in due gruppi. Tutti e due gruppi hanno continuato la terapia medica consigliata dal loro medico curante, ma soltanto un gruppo ha ricevuto anche la supplementazione del complesso di curcumina nella dose di 1 grammo al giorno. Di questo complesso, solo 200 milligrammi erano di curcumina. A detta dei ricercatori questo dosaggio è lievemente più alto della normale assunzione di curcumina nella dieta tradizionale indiana. I partecipanti sono stati fatti camminare su un tapis roulant a una velocità di 3 km/ora con un’inclinazione del 10%, sia prima che dopo la cura. Durante l’esecuzione veniva anche registrato il livello di dolore accusato e dopo quanti metri erano costretti a fermarsi. Inoltre, sono stati riportati anche i sintomi comuni dell’OA registrati attraverso un questionario sviluppato dalla Western Ontario and McMaster Universities (WOMAC). Infine, per rendere più sicuro lo studio, è stata controllata la proteina C reattiva (CRP) considerata un marker dell’infiammazione e valutata mediante nefelometria laser. I risultati ottenuti a fine trattamento sono stati incoraggianti: dopo novanta giorni le persone che avevano assunto curcumina avevano mostrato un 58% di diminuzione del punteggio WOMAC e una maggiore resistenza ai tapis roulant: da 76 metri iniziali fino a 332 metri a termine cura. Anche attraverso la CRP sono stati mostrati miglioramenti evidenti. Essa è diminuita da 168 ± 18 a 11,3 ±. 4.1 mg/L

Il gruppo di controllo, invece, non ha evidenziato cambiamenti significativi: 2% nel punteggio WOMAC, da 82 m a 129 m nel test tapis roulant, e da 175 ± 12,3 a 112 ± 22,2 mg / L.
«Questi risultati mostrano che la Meriva è clinicamente efficace nella gestione e nel trattamento dell’artrosi e suggerisce che la stabilità maggiore e il migliore assorbimento di curcumina indotta da complessazione con fosfolipidi ha rilevanza clinica e getta le basi per studi più ampi e prolungati», hanno concluso i ricercatori. Insomma, possiamo cominciare ad aggiungere della curcuma alla nostra dieta, e se poi il nostro medico curante ritiene che i supplementi siano efficaci, aggiungere anche questi.
FONTE: Product-evaluation registry of Meriva, a curcumin-phosphatidylcholine complex, for the complementary management of osteoarthritis ;
Panminerva Medica 2010; 52
Autori: G. Belcaro, MR Cesarone, M. Dugall, L. Pellegrini, A. Ledda, MG Grossi, S. Togni, G. Appendino

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