Nell’arco di dieci anni, il numero di bambini a cui è stato diagnosticato il disturbo bipolare si è moltiplicato di 40 volte. Un vero e proprio boom di diagnosi e, di conseguenza, di farmaci. Eppure questo disturbo non può essere definito una “malattia psichiatrica”. E allora, perché così tante prescrizioni di psicofarmaci per i piccoli? Boom di diagnosi psichiatriche negli Stati Uniti! In soli dieci anni il numero di ragazzi etichettati affetti da disturbo bipolare si è moltiplicato di 40 volte. A stabilirlo è uno studio del New York State Psychiatric Institute, recentemente pubblicato dalla rivista Archives of general Psychiatry. Le vittime sono soprattutto i bambini tra i 2 e i 5 anni e nella metà dei casi viene prescritto un antipsicotico come Zyprexa, Seroquel o Risperdal. Nonostante, secondo i dati forniti dell'FDA, vi siano stati 45 bambini morti a causa di questi psicofarmaci e 1328 segnalazioni di effetti collaterali, continuano a essere somministrati a bambini in età prescolare. Si calcola che siano già stati prescritti a un bambino di 2 anni ogni 3000. Eppure il disturbo bipolare non è una malattia: non esistono esami per diagnosticarlo; è un comportamento, caratterizzato da fasi euforiche alternate a fasi depressive. L'ambiente e l'alimentazione potrebbero avere un peso determinante su simili manifestazioni; perché allora prescrizioni tanto facili su milioni di bambini? Non sono fatti del tutto nuovi, perché è qualcosa che abbiamo già visto con la sindrome da deficit di attenzione e iperattività o moltissime altre fantasiose "malattie" psichiatriche”. L'industria farmaceutica e il suo entourage psichiatrico è alla costante ricerca di nuove strade per generare profitto. Questo porta inevitabilmente alla creazione, sempre crescente, di nuovi pazienti, da fidelizzare a vita. Campagne di marketing, martellanti, ci convincono sempre più che questi "farmaci" sono necessari per cancellare qualunque comportamento indesiderato, come si fa sulla memoria di un computer. Ma i bambini non sono in grado di valutare i rischi di un antipsicotico e quando sono grandi... ormai è troppo tardi.
domenica 19 dicembre 2010
BIPOLARISMO NELL' INFANZIA: ATTENZIONE ALLA NUOVA PANDEMIA
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