È quanto affermato un difensore della multinazionale, in una causa intentata ( e vinta ) da due agricoltori del Missouri, a seguito della contaminazione dei propri campi di riso avvenuta nel 2006. La Bayer ha ammesso di non essere in grado di controllare la diffusione dei propri ogm nonostante gli sforzi attuati per bloccare la contaminazione. La Corte federale degli Usa lo scorso 4 dicembre ha condannato la multinazionale a risarcire con 1 milione di euro ciascuno due coltivatori del Missouri che si sono ritrovati con i propri campi di riso contaminati da una varietà transgenica sperimentale che l'azienda stava testando. Questo, nonostante, come Greenpeace ha ricordato, la stessa Bayer avesse spiegato che dal 2001 non conduceva più esperimenti su campo. La sentenza, che crea un utile precedente in materia, dimostra che la responsabilità della contaminazione è dell'azienda che produce e coltiva ogm. Da un punto di vista agronomico, invece, quanto rilevato in Missouri è la prova che le coltivazioni sperimentali a campo aperto devono essere bloccate per evitare che il processo di contaminazione diventi irreversibile. Uno studio di Greenpeace calcola che i danni provocati “accidentalmente” dal riso ogm della Bayer nella produzione di riso Usa nel 2006 valgono dai 741 al miliardo e 285 milioni di dollari.
lunedì 26 aprile 2010
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