venerdì 30 aprile 2010

SULLA TERRA ABBIAMO DISTRUTTO TUTTO, ORA ANDIAMO SU MARTE?

Gli scienziati che lavorano per la Nasa, l'ente spaziale degli Stati Uniti, sono convinti che il pianeta Marte potrebbe un giorno diventare abitabile, scrive nel numero di febbraio la rivista National Geographic Deutschland. A questo scopo dovrebbe essere provocato un effetto serra sul tipo di quello che sta scaldando l'atmosfera terrestre, e in circa mille anni Marte potrebbe essere ricoperto di vegetazione. Il calore scioglierebbe infatti l'anidride carbonica che si trova ai due poli e nel suolo del pianeta. Per innescare il fenomeno bisognerebbe provocare la caduta di meteoriti, mettere grandi specchi in orbita intorno a Marte oppure aprire una serie di fabbriche per la produzione di gas riscaldanti. Una volta raggiunto un livello sufficiente di Co2 per portare la temperatura sopra lo zero, comincerebbe a piovere e l'acqua prenderebbe a scorrere sulla sua superficie. Dalla Terra potrebbero essere mandati batteri e alghe per i deserti sassosi, e in un momento successivo piante e alberi, L'energia per le città in costruzione potrebbe essere fornita da centrali atomiche, impianti eolici o reattori a fusione. A quel punto una parte della popolazione terrestre potrebbe essere trasferita sul Pianeta Rosso dove - scrive National Geographic Deutschland - anche dopo mille anni di effetto serra, gli abitanti per muoversi all'aperto dovranno usare comunque autorespiratori: la componente di ossigeno nell'aria infatti crescerebbe molto lentamente.

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