venerdì 6 novembre 2009

Chemioterapia contro terapie alternative

Il dibattito sull’utilità della chemioterapia ha finalmente raggiunto il livello mainstream. Qualche sera fa Larry King (CNN) ha dedicato la puntata del suo talk-show alla questione cancro, invitando l’attrice-autrice Suzanne Somers a presentare il suo nuovo libro intitolato “Knockout – Interviste a dottori che curano il cancro”, che va in distribuzione negli Stati Uniti in questi giorni. Ex-attrice di una nota serie TV degli anni ’80, la Somers (63 anni) è diventata una convinta sostenitrice delle terapie alternative dopo essersi curata un tumore al seno con l’Iscador, nel 2001. Da allora ha scritto diversi libri, nei quali denuncia la scarsa efficacia della chemioterapia per la maggioranza dei tumori più comuni, e sostiene a spada tratta la tesi naturalistica/nutrizionale mirata alla ricostituzione di un sano sistema immunitario. Fino a ieri però la Somers, che ha un grosso seguito di pubblico femminile, aveva soltanto “flirtato” con la critica all'oncologia ufficiale... mentre col suo ultimo libro si è messa apertamente contro, fin dalla scelta del titolo: affermare che esitono “dottori che curano il cancro” equivale infatti a dire che il sistema vigente non funziona. L’autrice inoltre si è lasciata scappare una dichiarazione, ad un party privato, nella quale diceva che “Patrick Swayze è stato ucciso dalla chemioterapia”. La frase è stata prontamente riportata dai media, scatenando un mezzo finimondo. Non a caso da qualche giorno la Somers si ritrova al centro di pesanti attacchi da parte della stampa, che la accusa di stare dalla parte dei dottori “controversi”. Dove per “controverso”, nella velata cultura anglosassone, si suggerisce qualcosa di illegale o quasi. King ha invitato alla trasmissione due dottori per parte: il Dr. Keith Black, neurochirurgo, e il Dott. Brawley, dirigente della American Cancer Society, per la medicina ufficiale. Il Dott. Stanislaw Burzynski, noto per le sue terapie a base di antiplastoni, e il Dott. Nicholas Gonzalez, esperto in scienza dell’alimentazione e specializzato nella cura di tumori al pancreas, per quella alternativa. Inizialmente Larry King ha posto al centro del dibattito la domanda “perchè chiudere per principio le porte alle terapie alternative, invece di considerarle un possibile coadiuvante?”. La risposta dei due medici ortodossi è stata più che prevedibile: “Noi siamo aperti a tutto – hanno detto - Bisogna però che le nuove terapie siano supportate da una corretta sperimentazione scientifica, e finora non esistono prove che queste terapie funzionino”. “E nel caso del Dott. Burzinsky – ha aggiunto Black – abbiamo fatto dei test clinici sulle sue terapie, ma nessuno dei pazienti ha dato un responso positivo”. La replica di Burzinsky, incendiario e senza peli sulla lingua, non si è fatta aspettare: “Non hanno dato responso perchè voi fate i test clinici con dosaggi sbagliati, fino a 50 volte inferiori a quelli da me consigliati”. La discussione è presto degenerata, secondo protocolli a noi purtroppo ben noti. Il Dott. Black ha accusato Burzynski di lucrare sui pazienti disperati, e la Somers ha replicato dicendo che “costa 5.000 dollari morire di chemioterapia”. Black ha detto di “aver mandato una paziente a Burzynski che è quasi morta”, e Burzynski ha replicato accusandolo di dire cose non vere. Eccetera eccetera eccetera. Come dicevamo, noi conosciamo bene la musica, a dimostrazione che ormai Internet precede la TV di molti mesi. Ma il fatto rimane notevole proprio perchè, per la prima volta, la validità della chemioterapia è stata messa in discussione su un altare televisivo di prima grandezza come quello di Larry King. (*) E quando si apre una piccola falla nella diga, come tutti sanno, prima o poi la parete di cemento viene giù. Ci vorranno anni, probabilmente, per sovvertire un sistema così potente e organizzato, ma la freccia del tempo è volta decisamente a sfavore dell’oncologia ufficiale, che potrà solo veder erodere la propria credibilità, col passare del tempo, grazie ad Internet. Speriamo solo che il muro di cemento non faccia troppe vittime prima di crollare.
PER SAPERNE DI PIU'
Il sito del Dott. Burzinsky, che ha messo a punto una terapia a base di antineoplastoni, dei peptidi che sembrano in grado di arrestare la crescita delle cellule cancerogene, salvaguardando quelle sane.
Il sito del Dott. Nichoals Gonzales.
Alcuni estratti della trasmissione.
Il libro di Suzanne Somers “Knockout”, in uscita da Random House.

* Anche il New Your Times di recente ha pubblicato un articolo apertamente critico dell'oncologia ufficiale, dicendo che sono stati fatti progressi praticamente nulli di fronte ai miliardi di dollari investiti nella ricerca.

Nessun commento: