domenica 18 ottobre 2009

Ancora esecuzioni capitali in Iran


Sono moltissimi i giovani che ancora sono rinchiusi nel braccio della morte nelle carceri iraniane per delitti compiuti quando erano minorenni. Almeno quattro di loro sono stati impiccati nei primi cinque mesi di quest’anno, secondo i dati raccolti dall’associazione ’Nessuno tocchi Cainò. Tra di loro, la pittrice Delara Darabi, portata al patibolo il primo maggio scorso nella città di Rasht dopo una drammatica telefonata fatta ai genitori in cui annunciava la sua esecuzione a sorpresa.Ieri e’ stata la volta di Behnud Shojai, che fu condannato a morte per un omicidio commesso a 17 anni. Nonostante gli appelli dell’Unione europea e di Amnesty International perchè gli fosse risparmiata la vita, e dopo quattro anni di reclusione, ieri mattina all’alba è avvenuta l’esecuzione nel carcere di Evin. Una donna, identificata solo con il nome di Akram, doveva anch’ella essere impiccata stamane a Teheran, ma all’ultimo momento ha avuta salva la vita grazie al perdono dei familiari della sua vittima. Altre sei condanne a morte sono state eseguite nell'ultima settimana nell'Iran meridionale. E' quanto si legge sul quotidiano conservatore iraniano 'Kayhan'. Tra i sei, cinque trafficanti di droga e una persona condannata per omicidio, vi sono due donne che erano coinvolte nel narcotraffico. Stando al giornale, le condanne per impiccagione sono state eseguite tra il 6 e l'8 ottobre scorso ad Ahvaz, capoluogo della provincia meridionale del Khuzestan

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