giovedì 31 dicembre 2009

Buon Anno a tutti

La redazione di LO SAPEVATE CHE...... augura a tutti gli affezionati un FANTASTICO
Sono gia' passati tre mesi da quando il blog e' stato inaugurato (23/09), non pensavo di poter riscuotere l'attenzione di cosi' tante persone. Grazie di cuore a tutti voi.
Una menzione speciale a chi ha attivamente partecipato inviandomi informazioni e chi ha commentato, uno speciale grazie agli amici di MAVAFFANCULP, in particolare per Carlitos e per El Pola (eletto anche lettore e commentatore dell'anno di questo blog).
AUGURI A TUTTI

Che tempo fa

Negli anni ’90 comincia ad affermarsi, nel campo della ricerca scientifica, una teoria completamente nuova sulla storia climatica del nostro Pianeta, secondo la quale le temperature polari sarebbero caratterizzate da “cambiamenti repentini e rapidissimi” anziché da processi lenti e continui che si sviluppano nell’arco di decine di migliaia di anni, come invece si credeva fino ad allora. L’analisi delle temperature alle alte latitudini rivela che i periodi glaciali, dopo una progressiva diminuzione della temperatura, terminano abbastanza bruscamente. Un dato importante che emerge da questo studio - spiega Vito Vitale [1] - è il contrasto netto tra la variabilità climatica durante i periodi glaciali e interglaciali. Mentre i cambiamenti climatici durante l’ultima glaciazione sono stati molto marcati e molto frequenti in entrambe le regioni polari, il clima polare dell’attuale periodo interglaciale, iniziato circa 10.000 anni fa, si è mantenuto relativamente stabile. Sia al Polo Nord che al Polo Sud sono state rinvenute tracce dei rapidi cambiamenti che caratterizzano l’era glaciale e prendono il nome di eventi di Dansgaard-Oeschger (D-O). L’ultimo episodio risale a 11.500 anni fa, e segna la fine del cosiddetto “Younger Dryas Event”, un periodo di mille anni di ritorno alle condizioni glaciali, durante il passaggio dall’ultima glaciazione all’attuale periodo interglaciale. Il cambiamento repentino, osserva Vitale, “sembra essere avvenuto in soli 10 anni, un istante dal punto di vista geologico. In questo brevissimo periodo la temperatura è probabilmente risalita di 5-10 gradi mentre le precipitazioni sono più che raddoppiate”. Questi cambiamenti – sostiene Vitale – “sono troppo numerosi per essere legati ad una causa traumatica esterna, devono essere una caratteristica ed una possibilità intrinseca del sistema. Al momento noi conosciamo un solo meccanismo che su scala globale può produrre repentini cambiamenti: il cambiamento della circolazione oceanica (…) La grande domanda è se e come il riscaldamento globale del pianeta possa avere influenza sulla circolazione oceanica e se questa influenza può produrre variazioni repentine”.

Figura 1 (a) storie delle temperature derivate dai rapporti isotopici per l'Antartide e la Groenlandia; (b) l'Olocene visto con un maggior dettaglio; (c) uno zoom sull'ultimo periodo glaciale e su alcuni dei rapidi cambiamenti climatici succedutisi in tale periodo (eventi D-O).

Bisogna tener presente, però, che attualmente non ci sono prove certe che i cambiamenti climatici repentini siano provocati da brusche variazioni della circolazione oceanica. Questa ipotesi – avverte Vitale – nasce dal fatto che il cambiamento della corrente oceanica sembrerebbe essere “l’unico meccanismo finora ritenuto capace di variare con velocità e portare il cambiamento dappertutto sul nostro pianeta”. Questo non esclude che altri fattori intervengano ad accelerare o mitigare i processi.

Note
[1] Ricercatore presso l’Istituto di Scienza dell’Atmosfera e del Clima del CNR di Bologna
Link consigliati
Istituto di Scienza dell’Atmosfera e del Clima del CNR
http://www.isac.cnr.it/
Veronica Rocco, “I cambiamenti climatici e gli strumenti della scienza”, Scienzeonline
http://www.scienzeonline.com/index.php?option=com_content&task=view&id=45&Itemid=40
http://scitation.aip.org/journals/doc/PHTOAD-ft/vol_56/iss_8/30_1.shtml
http://books.nap.edu/openbook.php?isbn=0309074347
http://co2now.org/index.php/Know-the-Changing-Climate/Effects/ipcc-faq-likelihood-abrupt-climate-change.html

mercoledì 30 dicembre 2009

Consumare meno zuccheri aiuta a prevenire il cancro

Un minor consumo di glucosio, lo zucchero più comune nelle diete, può estendere la vita delle cellule polmonari sane e aumentare la velocità con cui le cellule polmonari pre-cancerose muoiono, riducendo la diffusione e la crescita del cancro. Almeno questo è quanto emerso da uno studio condotto da un gruppo di ricercatori della University of Alabama a Birmingham (UAB) e pubblicato sulla rivista Faseb Journal. “Questi risultati - ha spiegato Trygve Tollefsbol, autore principale dello studio - dimostrano ulteriormente i benefici potenziali per la salute di controllare l'apporto calorico”. “La nostra ricerca - ha continuato - indica che una riduzione delle calorie estende la durata della vita in buona salute delle cellule umane e aiuta la capacità naturale del corpo di uccidere le cellule che formano il cancro”. Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno analizzato gli effetti del glucosio su cellule umane polmonari sane e pre-cancerose in provetta. Ad alcune sono stati dati livelli normali di glucosio e ad altre livelli molto bassi. Le cellule sono state poi lasciate crescere per diverse settimane. “In questo periodo di tempo, siamo stati in grado di monitorare la capacità delle cellule a dividersi e a sopravvivere. È emerso che i livelli bassi di glucosio guidano le cellule sane a crescere più di quanto non facciano in genere e provocano la morte di un gran numero di cellule pre-cancerose”, ha detto. In particolare, i ricercatori hanno scoperto che due geni chiave sono colpiti nella risposta cellulare al basso consumo di glucosio diminuito. Il primo gene, 'telomerasi', codifica un enzima importante che permette alle cellule di dividersi indefinitamente. Il secondo gene, 'p16', codifica una nota proteina anti-cancro.

martedì 29 dicembre 2009

Scoperta nel Mediterraneo

I resti di una città romana sono stati ritrovati nelle acque libiche, lungo la costa orientale della Cirenaica. Il ritrovamento, identificabile tra le città di Derna e Bomba, è stata effettuato da un equipe di tecnici e archeologici italiani della Regione Sicilia e dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, guidati dal sovrintendente Sebastiano Tusa, durante gli studi del progetto ArCoLibia (Archeologia Costiera della Libia), che va avanti da alcuni anni e che ha già portato ad alcune importanti scoperte come la nave veneziana Tigre naufragata presso il capo Ras al-Hilal. Gli archeologi italiani avevano già individuato alcuni resti di strutture murarie sepolte tra le dune sabbiose delle spiagge di Capo di Ras Etteen. Edifici, strade, tombe ed alcune per la macerazione di molluschi tipici delle coste del mar Mediterraneo, dai quali si otteneva la porpora, un pigmento pregiato che nel mondo classico simbolo di lusso e legato al potere civile e religioso, riservata ad imperatori, senatori e sacerdoti. Si suppone che la città, il cui nome non è ancora stato accertato, subì gli effetti catastrofici di uno tsunami causato da uno dei più forti terremoti del mondo antico che colpì il 21 luglio del 365 d.C. l'intero Mediterraneo, devastando o sommergendo grandi città del mondo antico. Molte delle vasche, infatti, risultano ancora chiuse in attesa della macerazione dei molluschi e molte mura risultano spostate di qualche metro dalla loro posizione originaria. La città doveva essere un punto strategico, una tappa necessaria per le rotte di navigazioni costiere, ma anche per quelle che collegavano la Greta con l’Africa. Quello che colpisce è l’impianto urbanistico perfettamente regolamentato con grandi edifici a pianta rettangolare collegati tra loro da strade distribuite secondo criteri rigorosi.

lunedì 28 dicembre 2009

Stranezze e curiosita' dal mondo

Ciascun Re delle carte da gioco rappresenta un grande Re della storia:
- Picche: Davide
- Cuori: Carlo Magno
- Fiori: Alessandro il Grande
- Denari: Giulio Cesare
Lo Stato con la più alta percentuale di persone che vanno al lavoro a piedi è l'Alaska.
I giubbotti antiproiettili, le uscite antincendio, i tergicristallo e le stampanti laser hanno una cosa in comune: sono stati tutti inventati da donne.
L'altezza della piramide di Cheope è pari esattamente a un milionesimo della distanza che separa la terra dal sole.
La parola "cimitero" deriva dal greco "koimetirion" che significa "luogo per dormire".
L'unico alimento che non si deteriora è il miele.
Un coccodrillo non può tirare fuori la lingua, il cuore di un gambero e' nella testa.
Per legge, le strade interstatali degli Stati Uniti hanno almeno un miglio rettilineo ogni 5. Questi rettilinei possono essere utili come piste di atterraggio in casi di emergenza o in guerra.
I ratti e i cavalli non possono vomitare.L’orgasmo di un maiale dura 30 minuti. (Nella mia prossima vita voglio essere un maiale!)
Il maschio della mantide religiosa non puo’ accoppiarsi finche’ la sua testa e’ attaccata al corpo. La femmina da’ inizio all’accoppiamento decapitando il maschio.
L’occhio dello struzzo è più grande del suo cervello.
Se uno scorreggia senza soluzione di continuità per sei anni e nove mesi, Produce gas a sufficienza per creare l’energia di una bomba atomica.
In Libano gli uomini possono per legge avere rapporti sessuali con animali,
purché si tratti di femmine . Avere rapporti sessuali con un animale maschio
è un reato punibile con la morte .
A Guam ci sono uomini il cui lavoro a tempo pieno consiste nel girare per le campagne e deflorare giovani vergini che pagano per il privilegio di stare con un uomo per la prima volta . Il motivo: La legge dell'isola stabilisce a chiare lettere che una donna vergine non può sposarsi.

domenica 27 dicembre 2009

Sconfiggere il cancro con il Sumo? Ora c'e' una speranza in piu'

Si chiamano Sumo e, nonostante il nome da peso massimo, sono una famiglia di piccole proteine, trovate nelle cellule umane che, unendosi ad altre proteine, possono regolare ogni sorta di scambio cellulare. Ora gli scienziati hanno scoperto che le Sumo svolgono un ruolo fondamentale nella riparazione dei danni al Dna che portano al cancro; e la speranza e' che la scoperta apra la strada a nuovi tipi di farmaci anti-tumore. Le due ricerche, pubblicate sulla rivista Nature sono state condotte in in maniera autonoma da due diversi team, finanziati dal britannico Cancer Research e dalla Breast Cancer Campaign. La famiglia delle proteine Sumo (Small Ubiquitin-like Modifier) rintraccia le zone del corpo in cui si e' verificato il danno al Dna, si attacca alle proteine normali e le guida a risolvere i difetti genetici. Usando questo metodo, le proteine sono addirittura in grado di riparare le doppie rotture del Dna (double strand breaks), il tipo piu' grave di danno al Dna, che avviene quando i due filamenti del Dna si spezzano completamente in due tronconi. Steve Jackson, esperto mondiale nella ricerca di danni al Dna, e il suo team presso l'universita' di Cambridge hanno studiato queste interruzioni provocandole con radiazioni o laser altamente mirati: per studiare il ruolo delle Sumo, i ricercatori le hanno colorate con colori e pennarelli incandescenti (il che ha permesso agli scienziati di osservare con potenti microscopi come si muovono intorno alle cellule). Jackson ha scoperto che quando si verificano doppie rotture al Dna, le proteine Sumo affluiscono sul sito del danno nel giro di pochi minuti, vi rimamgono per un paio d'ore e alla fine se ne vanno. Il che rivela che le proteine Sumo hanno un'impressionante capacita' di azione nelle rotture del doppio filamento e aiutano a reclutare le proteine per la riparazione del danno; ma quando il lavoro e' fatto, si staccano e se ne vanno. Gli scienziati hanno anche scoperto che per collegare le proteine Sumo ai siti del danno sono necessarie due altre proteine supplementari, Pias1 e Pias4, che non erano mai state collegate alla riparazione del Dna. L'altro gruppo di studio, Joanna Morris e il suo team al Kings College di Londra, e' stato in grado di seguire il processo di riparazione che avviene sul gene BRCA1 che, se danneggiato, e' associato con un rischio molto elevato di cancro al seno, alle ovaie e alla prostata. La Morris e il suo team hanno scoperto che, in qualche modo, le proteine Sumo si bloccano sulle proteine BRCA1 in risposta al danno del Dna, trascinandole nei siti interessati. Ma non solo contribuiscono a far arrivare le BRCA1 al posto giusto, ma la aiutano a fare bene il loro lavoro. Una scoperta che, secondo Jo Morris, "e' il primo passo verso lo sviluppo di farmaci che possono proteggere le cellule normali dagli effetti collaterali della chemioterapia o migliorare l'efficacia dei trattamenti per il cancro al seno"

Premio Astro 2009

La redazione di LO SAPEVATE CHE..... ha seguito il premio Astro in collegamento diretto con l'Italia, ringraziamo Renato e Lele che si sono alternati al microfono di Skype in una sorta di Astro minuto per minuto. Anche per questa edizione ci sono state molte nomination, ne abbiamo combinate tante.....Il premio e' stato assegnato pochi minuti fa, l'hanno spuntata Fabrizio Ferrando & Cristiana Monferrato con la loro giornata al ristorante. La motivazione verra' inserita con tutte le precedenti nell' Albo D'Oro al piu' presto.
CONGRATULAZIONI AI NUOVI CAMPIONI e arrivederci alla prossima edizione.

sabato 26 dicembre 2009

Premio Astro

Il Premio ASTRO nasce nel lontano 1990, eredita`di una precedente compagnia di amici che si divertiva a regalare lo scettro di Astro...nzo dell'anno a quel personaggio che l'aveva, piu`di ogni altro, combinata bella. L'appuntamento classico per eleggere la reginetta o il reginetto dell'anno sono da sempre la vacanze natalizie, quando la maggior parte di noi ha un po di tempo in piu`da dedicare agli amici. Ma passiamo ai fatti, qui`sotto troverete l'Albo D'Oro . La classifica delle vittorie e' attualmente guidata da Renato Alcidi che vanta il non invidiabile record di tre trofei, seguono a ruota con quattro vittorie Enzo Gagliardi, Luigi Guerci, Maurizio Baucia e Gloria Ragni, l'ultima ad avere raggiunto quota due e attuale astrina in carica.
Buon divertimento..... e fai attenzione a non combinarla grossa, il prossimo premio potrebbe essere il tuo...
ALBO D'ORO Premio ASTRO
1990 - Daniele Zucconi - Pigiama alla cena
1991 - Renato Alcidi - Catene dell' amico:
1992 - Monica Dorato - Auto a spinta
1993 - Roberto Tramarin - Stressa la compagnia
1994 - Renato Alcidi & Michela Mazzocchi - Pesce Napoleone & Centrale elettrica
1995 - Renato Alcidi - Videoregistratore
1996 - Roberto Cara`& Roberta Romanini - No al Premio Astro
1997 - Stefania Grosso - Pittura auto nuova
1998 - Enzo Gagliardi - Lavare e stendere
1999 - Barbara Palazzolo - Telecomando e cellulare
2000 - Luigi Guerci - L'orlo dei pantaloni
2001 - Maurizio Baucia - Carta scarpe
2002 - Fabrizio Ferrando - Appendicite acuta
2003 - Gloria Ragni - Lucchetto conto terzi
2004 - Enzo Gagliardi - Giacca appesa a lampadina
2005 - Gianpiero Cadoni
- Viados al self service
2006 - Maurizio Baucia - Clacson in coda e campeggio
2007 - Luigi Guerci - Milan-Manchester Utd in chiaro
2008 - Gloria Ragni - Il Benzinaio chiuso
A chi andra' l'edizione del 2009? Lo sapremo tra qualche ora.....

venerdì 25 dicembre 2009

Bene e male a tavola

Natale, Capodanno, la befana, ogni occasione e' buona per mettersi a tavola, ma state attenti a quello che mangiate e ascoltate i consigli degli esperti.
Non è detto che una fetta di pancetta faccia male come si pensi. Ogni cibo ha un segreto da nascondere. Caffè, gelato e patate in piccole quantità possono anche fare bene. Il quotidiano inglese Telegraph ha stilato una classifica di 15 alimenti, svelandone i benefici nascosti. Ma non solo, in lista anche alimenti da sempre considerati 'buoni' ma che, in quantità abbondanti, possono creare dei danni per la salute. Come il Tofu, per esempio, che può influenzare negativamente la fertilità maschile
MARMELLATA
Ha un alto contenuto di zucchero, ma anche molti vantaggi per la salute. Secondo uno dell’Institute of Food Research, contiene pectina, un agente gelificante naturale, in grado di bloccare l’avanzamento del cancro. Questa sostanza riesce a inibire la proteina galectina 3 (Gal 3), coinvolta in tutte le fasi della progressione della malattia
PANCETTA
Se consumata con moderazione, anche la pancetta può essere ‘amica’ della salute. Contiene grassi monoinsaturi che, pur non riducendo il colesterolo nel sangue quanto i polinsaturi, consentono di mantenere un livello costante di colesterolo ‘buono’.
FORMAGGIO CHEDDAR
Bisogna sempre ricordare che la dose giornaliera raccomandata di grassi saturi, come quelli contenuti dal Cheddar, sono al massimo di tre fette sottili. Ovvero massimo 30-50 grammi al dì. Tuttavia va detto che il formaggio fa bene ai denti, sia perché ha un alto contenuto di calcio, sia perché consumato dopo i pasti neutralizza gli acidi della bocca, prevenendo le carie.
GELATO
Uno studio condotto dall’Institute of Psychiatry di Londra ha rilevato che una sola leccata di gelato è sufficiente per stimolare la corteccia orbitofrontale, la parte del cervello associata che controlla le sensazioni di piacere collegate al cibo e al sesso.
PATATE
Fanno bene quando non sono fritte. Alcuni ricercatori americani hanno identificato 60 tipi diversi di sostanze fitochimiche e vitamine contenute nella buccia delle patate. Molte riducono il colesterolo e proteggono contro le malattie cardiovascolari. Inoltre l’Institute for Food Research inglese ha scoperto le sostanze che riducono la pressione del sangue: le kukoamines.
CAFFE'
La caffeina dilata i vasi sanguigni, aumentando così il flusso di sangue e ossigeno ai muscoli. Inoltre, il caffè stimola anche la liberazione di colecistochinina, un ormone che inibisce l’accumulo di colesterolo nella colecisti e favorisce la digestione.
CIOCCOLATO
Aumenta i livelli di endorfina, influendo positivamente sull’umore. Ma può anche migliorare la capacità del cervello di risolvere quesiti di aritmetica. Uno studio su un gruppo di volontari ha rilevato che le equazioni matematiche diventano più semplici dopo aver mangiato cioccolato fondente. I flavonoidi favoriscono la funzione dei vasi sanguigni e favorire il flusso di ossigeno al cervello.
VINO ROSSO
Uno studio recente ha rilevato che il consumo moderato di alcol può proteggere contro le malattie cardiovascolari. Fino a 30 grammi di alcol al giorno, l’equivalente di un bicchiere di vino rosso, riducono il rischio di malattie cardiache della metà. Tuttavia bere di più non migliora l’effetto protettivo, ma aumenta il rischio di cancro, incidenti, problemi di salute mentale e di contrarre la cirrosi epatica. E ancora, Clinton Wright, professore di neurologia alla Columbia University di New York, ha trovato che i bevitori moderati hanno punteggi più alti nei test di acutezza mentale, rispetto a chi non ha mai toccato alcol. Va detto però che alzare troppo il gomito causa pressione alta, problemi al fegato e infertilità.
TOFU
Tofu (formaggio di soia) viene considerato il più sano dei cibi, in quanto è a basso contenuto di calorie, poco proteico e non ha alcun contenuto di grassi saturi e colesterolo. Tuttavia alcuni studi sostengono che, come altri prodotti di soia, può danneggiare la fertilità maschile.
SUCCO D'ARANCIA
È pieno di vitamine ma ha un alto contenuto di saccarosio e, per questo, rischia di danneggiare lo smalto dei denti e può aumentare il rischio di diabete di tipo 2.
PANE INTEGRALE
Il professor Peter Whorwell, esperto di sindrome dell’intestino irritabile, sostiene che i cibi ricchi di fibre dovrebbero essere considerati come elementi chiave di una dieta sana. “Tuttavia - spiega - danno all’intestino più lavoro da fare, quindi chi soffre di stitichezza, può peggiorare la propria condizione”.
FRULLATI
Buoni e salutari, ma i frullati sono molto calorici.
MELE
Una mela al giorno può tenere lontano il medico, ma anche di tenere il dentista occupato. Una mela può contenere l’equivalente di quattro cucchiaini di zucchero.
SUSHI
Pesci grassi come il salmone e il tonno sono ricchi di omega 3 in buona salute, ma possono essere anche ad alto contenuto di mercurio. Ogni porzione, infatti, potrebbe contenerne un livello tale da causare problemi neurologici e cardiovascolari agli adulti che lo consumano due o tre volte a settimana. A lanciare l’allarme anche una recente inchiesta del New York Times.
YOGURT
Questo spuntino sano può essere dannoso per i denti. I batteri contenuti nel latte possono reagire con gli zuccheri degli alimenti, provocando la produzione di acido e l’erosione dello smalto.

Buon appetito!

giovedì 24 dicembre 2009

mercoledì 23 dicembre 2009

Uccide e mangia tigre rara

Un cittadino cinese e' stato condannato a 12 anni di prigione per aver ucciso e mangiato una tigre Indocinese che, secondo l'accusa, avrebbe potuto essere l'ultimo esemplare della sua specie. L' uomo, Kang Wannian, ha affermato di aver ucciso l'animale per difendersi ma i giudici non gli hanno creduto, comminandogli una condanna a dieci anni per aver ucciso un animale raro, piu' due per possesso illegale di arma da fuoco. Altri quattro abitanti del suo villaggio, ai confini tra la Cina ed il Laos, sono stati condannati a pene tra i tre ed i quattro anni di prigione per averlo aiutato a smembrare la tigre e per aver mangiato con lui la sua carne. Kang e' stato anche condannato a pagare una multa di 480mila yuan (circa 48mila euro). La tigre indocinese corre un serio rischio di estinzione, secondo gli studiosi del problema: oggi ne rimarrebbero in vita meno di mille esemplari nelle foreste di Laos, Vietnam, Cambogia e Thailandia. Nella zona dove e' avvenuto il fatto, secondo un giornale locale, era stata accertata la presenza di una sola tigre, che non e' stata avvistata negli ultimi due anni.

La paura che fa più danni della malattia.

"Lo stress fa male e riduce le difese del sistema immunitario". Quante volte ci siamo sentiti ripetere questa frase. E la paura, invece, cosa procura? Ve lo siete mai chiesti? Noi sì, dato che gli "attentati" alla nostra serenità si fanno di giorno in giorno sempre più frequenti. Tra i tanti, in questo periodo, si è anche aggiunto quello delle malattie, come la tanto temuta influenza A.C’è chi afferma che si tratta di una normale influenza e chi, invece, prende la cosa più seriamente. Insomma, ognuno dice la sua e alla fine si crea soltanto confusione.Quello che comunque appare chiaro, è che per molte persone il fatto di potersi prendere qualche "strana" malattia è fonte di paura. Ecco quindi la domanda di cui si accennava all'inizio: se già lo stress danneggia il nostro equilibrio psico-fisico, non lo fa ancora di più la paura? Facendo un po' di ricerche scopriamo che c’è chi già conosceva la risposta negli anni '30. Si chiamava Edward Bach ed era un medico, immunologo, omeopata, patologo e autore del libro "Guarisci te stesso". In questo testo parla proprio della paura delle malattie e di quanto, questa, giochi un ruolo fondamentale nello sviluppo delle stesse. Edward Bach arrivò a pensare che convivere con la paura - e quindi con l'infelicità - portasse ad avere una salute cagionevole. Credeva che la paura fosse uno stato d'animo principe, che stava alla base dei maggiori disequilibri psicofisici.Secondo il pensiero di Bach, nella nostra era "la paura della malattia" si è sviluppata fino a diventare potenzialmente dannosa, perché aprirebbe appunto la porta a tutto ciò che temiamo (in questo caso la infermità), facilitandone l'ingresso nell'organismo, e riuscendo a volte addirittura a radicarsi nella personalità dell'individuo, che in questo modo potrebbe diventare cronicamente timido, assoggettato sia ai medici che ai farmaci, e talvolta facendolo arrivare a vivere nel terrore. La paura gioca un ruolo molto importante nell'intensificazione delle patologie, e la scienza moderna ha forse aumentato il "terrore" attraverso la diffusione delle sue scoperte verso il suo Grande Pubblico, le quali ancora non sarebbero altro che delle mezze verità. Quindi la conoscenza dell'azione dei vari batteri, virus e germi associati alla malattia, potrebbe sviluppare un vero e proprio caos nella mente di migliaia di persone sprovvedute, e il terrore suscitato in loro avrebbe il potere di renderle più suscettibili all'attacco dell'infermità, fisica e/o mentale. C'è però un fattore che la scienza non è in grado di spiegare: sottoposte agli stessi rischi di contagio, e alla medesima possibilità d'infezione, alcune persone possono diventare affette da una determinata patologia, mentre altre ne risultano "immuni" naturalmente.Il Materialismo dimentica che c'è un fattore che è al di sopra del piano fisico esistenziale, che nel corso della vita quotidiana proteggerebbe e renderebbe insensibile qualsiasi persona verso la malattia, di qualunque natura essa sia: l'equilibrio psicofisico, cioè stare bene con se stessi, come individui coraggiosi, sereni, gioiosi e ottimisti.Pertanto saremmo in grado di mettere da parte tutte le paure e le fobie, considerando la causa della malattia come qualcosa che è all'interno della nostra mente, e ricordando che solamente questa angoscia sarebbe capace di renderci sensibili ad essa.Ma se ci impegnassimo per portare armonia nella nostra personalità, temeremmo la malattia non più di quanto essere colpiti da un fulmine o da un frammento di una meteora cadente». Bach era anche convinto del fatto che il potere di autoguarigione avesse una forza immane. Partendo dal concetto che la paura è una emozione che agisce deprimendo le nostre difese naturali, e quindi peggiorando l'atteggiamento verso la vita, essa sarebbe la causa di una disarmonia fisica ed elettromagnetica all'interno dell'organismo, aprendo così la strada per l'invasione dei microorganismi che possono provocare una determinata infezione, si chiami raffreddore comune o Influenza A. Allora davvero si potrebbe essere incoraggiati ad avere paura. Ma quando ci rendiamo conto che nella peggiore delle epidemie o delle pandemie solo una parte degli individui esposti al contagio vengono attaccati, e che, come abbiamo già visto, la vera causa della malattia risiederebbe in uno squilibrio della personalità, allora saremmo in grado di tenerla sotto controllo, e potremmo vivere senza timore, essendo consapevoli che il rimedio si trova dentro di noi stessi, e si chiama benessere psicofisico».
Quali sono le conseguenze a livello fisico (secondo Bach) sulle persone che hanno paura di ammalarsi e cercano sempre qualche stratagemma perché ciò non avvenga?
Aver paura di ammalarsi sarebbe come "aver paura della paura". Ed è meglio ricordare che le paure si avverano.
Infatti, il soggetto pauroso può arrivare sia ad una subdola ipocondria (sentendosi contaminato, contagiato, avvelenato da qualcosa), che a far ammalare le persone che sono sotto le sue attenzioni esagerate - confuse in maniera distorta con "attenzioni amorevoli" - (vedi Sindrome di Münchausen, e SdM per procura).
Si sa che la troppa asepsi porta ad un indebolimento del sistema immunitario. I bambini troppo protetti, per esempio, "troppo curati" con antibiotici e cortisonici - noti farmaci depressori del sistema immunitario - hanno una salute sicuramente più debole di quelli che vivono una vita più libera, a più contatto con la natura, che in questo modo si "vaccinano" naturalmente».
Quali erano i consigli generali che dava per mantenerci in buona salute?
Essere a contatto con la natura possibilmente incontaminata (anche se oggi non è tanto facile come negli anni '30...), allontanare da sé i sentimenti negativi come la paura, l'odio, l'invidia, l'egoismo, l'intolleranza, l'impazienza, lo scoraggiamento, il rancore, l'attaccamento al passato, i pensieri circolari, l'incertezza, l'indecisione ecc.Tutti atteggiamenti armonizzabili con l'uso delle sue 38 essenze floreali, che ripristinano e promuovono l'amore, la pace, la volontà, la fede, la rigenerazione fisica e mentale, il superamento del passato, la gioia, la saggezza...».
Quali sono gli errori più comuni che commettiamo?
Sono tutti quegli atteggiamenti di vita quotidiana eccessivi o non moderati, per esempio, bere bevande e mangiare pietanze troppo calde o troppo fredde, nutrirsi con cibi non biologici, lavarsi le mani troppo spesso quando siamo dentro casa (preferite le saponette meno "aggressive" cioè che non interrompono la difesa naturale già prodotta da la nostra pelle), banalizzare le sofferenze o il riposo, dormire poco e male, dipendere da certe abitudini dannose come fumo, cibo, gioco, alcol, psicofarmaci, vivere freneticamente o in maniera piuttosto sedentaria, credere di essere autosufficienti, trascurare gli affetti o, altrimenti, provare a tenere le persone care sotto costante controllo, preoccuparsi anziché occuparsi, giudicare gli altri, non ascoltare i messaggi che ci invia il nostro corpo, vivere nel passato o nel futuro, cioè, non provare a vivere il qui e l'ora ecc.».
E se alla fine di tutto la paura è più forte di noi, quali rimedi floreali consiglia?
Ci sono 5 Fiori per trattare specificamente la paura: Mimulus per la paura delle cose conosciute, Aspen per la paura dell'ignoto, Rock Rose quando la paura diventa terrore e/o panico, Cherry Plum per la paura di perdere il controllo e commettere atti inconsulti, e Red Chestnut per la paura che succeda qualcosa di pericoloso agli esseri cari.
Per conoscerle meglio è possibile visitare questo link. Non dimentichiamo, però, che l'origine della paura può "celarsi" dietro alle 38 essenze floreali di Bach, ecco perché i rimedi floreali non vanno presi come un prodotto da banco, ma devono necessariamente essere scelti in maniera personalizzata ed in base ad una buona conoscenza del loro repertorio, o meglio ancora, affidandosi ad un esperto Floriterapeuta. Altrimenti, se scelte erroneamente o approssimativamente, si rischierebbe poi di affermare che i rimedi floreali "non funzionano", o che "sono soltanto un effetto placebo", e questo non farebbe minimamente onore all'importante scoperta che il Dr. Edward Bach ci ha donato con tanto amore».

martedì 22 dicembre 2009

Operatori sanitari abusivi

Nel settore sanitario i «senza titoli» sarebbero il doppio dei professionisti. Si nascondono dietro titoli, diplomi conseguiti all'estero, studi tecnologici o servizi a domicilio in camice bianco. Ma in realtà sono solo degli impostori. E il settore della sanità è forse l'unico dove gli abusivi sono il doppio dei professionisti, circa un milione per 550 mila abilitati. Su 50 mila fisioterapisti con tanto di titolo regolare, per esempio, ne esistono almeno altri 100 mila illegali che attraggono i cittadini grazie a pubblicità ingannevoli o a promesse irrealizzabili. Circa 20 le professioni sanitarie dove si muovono gli abusivi. Non solo falsi medici, quindi, ma anche falsi dietisti, logopedisti, igienisti e molti altri ancora. Secondo i dati presentati stamani al convegno del Coordinamento Nazionale delle Professioni Sanitarie, sono circa 20 le professioni sanitarie dove si muovono costantemente abusivi, in costante crescita e capaci di doppiare i veri dottori. Scovarli è difficile, perché i pazienti non denunciano. «Oltre a maghi e guaritori – spiega Antonio Bortone, presidente Conaps e presidente dell’Associazione Italiana Fisioterapisti – esiste un’altra forma di abusivismo ancora più difficile da individuare: la struttura nella quale si trovano operatori in camice bianco ma che non hanno alcuna competenza», cioè le finte cliniche. Ordini professionali per tutelare i cittadini. «Di fronte a tutto ciò – conclude il dr. Bortone – un professionista sanitario vero e serio ha ben poche armi per difendersi: contrariamente ai medici, non dispone di un Ordine professionale che lo tuteli e ne sancisca la qualità del lavoro». Dal 2006 è in corso un importante iter legislativo che dovrebbe portare un po’ di “ordine” in questo complesso settore. «Alcune professioni, come la riabilitazione - continua Bortone – ne sono colpite in modo consistente. I pazienti vittime di questi abusi possono portare dei danni permanenti, come spesso la cronaca denuncia. La responsabilità delle Istituzioni, oggi, è quella di colmare quanto prima questo vuoto legislativo». La risposta della politica: “Pronti nel 2010” «L'obiettivo fondamentale che si prefigge il disegno di legge.1142 (“Istituzioni degli ordini e albi delle professioni sanitarie infermieristiche, ostetriche, riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione") – spiega la senatrice Rossana Boldi, presidente della commissione Politiche dell’Unione Europea e coautrice del ddl – è il superamento di una situazione di disparità di trattamento tra le varie professioni sanitarie. Il risultato finale dell'approvazione del ddl 1142, sarà quello di garantire ai cittadini delle prestazioni di qualità migliore e più sicure». «In questo modo – aggiunge la senatrice Laura Bianconi, membro della Commissione Sanità e relatrice del ddl – riusciremo a sanare quella 'non giustizia' creatasi nel tempo nel campo delle professioni sanitarie. Abusivismo e tutela dei cittadini, ma anche per metterci alla pari con l'Europa, che da questo punto di vista detta regole molto precise. Nel 2006 abbiamo preso tutti l'impegno a sanare questa mancanza. Ad oggi è terminata la fase degli emendamenti e siamo pronti alle valutazioni finali. Ci auguriamo che il 2010 sia l'anno decisivo». «I rappresentanti dei cittadini - spiega il prof. Giorgio Scaramuzza, vicepresidente Cittadinanza Attiva - appoggiano la creazione di ordini per le professioni sanitarie. Un sistema di lobbies non va infatti per forza letto come qualcosa di negativo, dal momento che spesso l'obiettivo non è quello di proteggere interessi di casta, ma di garantire la qualità del servizio. Il diritto alla qualità è un principio fondamentale in ambito sanitario. I cittadini chiedono sicurezza e formazione e la risposta a queste domande può essere certamente la creazione di albi che certifichino la formazione e la competenza di chi opera in un settore così delicato come quello sanitario. Per questo l'alleanza tra le organizzazioni dei professionisti e dei cittadini è fondamentale per il perseguimento di questo obiettivo comune».

Il bavaglio invisibile


Anche le Iene non ridono più
C’erano una volta le Iene, un gruppo di ragazzacci che osava ridere in faccia a Berlusconi, mostrare il razzismo della Lega e sbeffeggiare le leggi ad personam. C’erano, ma non ci sono più. Oggi la trasmissione diretta da Davide Parenti, coautore con Antonio Ricci degli show-cult degli anni 80, è solo l’ombra del suo passato. È in crisi di ascolti, di creatività.E, quel che è peggio, è costretta a fermarsi persino davanti a onorevoli di seconda fila, come Gabriella Carlucci.È successo martedì scorso quando, dopo una serie di telefonate con i vertici Mediaset, non è andato in onda un servizio che raccontava come l’ex conduttrice fosse stata condannata a pagare 10 mila euro di stipendio arretrato alla sua portaborse parlamentare. Stessa sorte era toccata, un mese fa, a un pezzo sull’immigrazione che metteva in imbarazzo il ministro Roberto Maroni.Per questo, Fedele Confalonieri e Silvio Berlusconi, che fino a ieri citavano le Iene e Enrico Mentana come la prova della libertà di mediaset, oggi parlano d’altro. Le foglie di fico non servono più. Il regime non si nasconde per farsi accettare, ma in televisione mostra il volto peggiore per far paura. I tempi, insomma, sono cambiati. Anche nel 2001 il premier era sotto processo per corruzione. Anche allora c’era un giornalista che pedinava un magistrato considerato nemico del gruppo.Era la Iena Alessandro Sortino. Ma non seguiva Ilda Boccassini, per mostrare le sue calze o per insinuare che fosse “strana”. Lo faceva per dimostrare che era indifesa e per criticare la scelta del Governo di togliere la scorta a un pm antimafia che aveva osato mettersi contro Berlusconi.Cose di un altro mondo. Allora i vertici mediaset tolleravano che il solito Sortino inchiodasse il senatore Cirami all’omonima legge ad personam o il ministro Lunardi al suo conflitto d’interessi. Adesso è più probabile vedere una Iena sulla luna che davanti al ministro Angelino Alfano per parlare del suo Lodo. Anche allora Berlusconi inondava l’Italia di propaganda, ma il Trio Medusa osava chiedergli conto del celebre “Presidente operaio”, per poi ridergli in faccia. Anche allora l’onorevole Carlucci ebbe un corpo a corpo con il Trio. Ma quello andò in onda.Come si è arrivati a questo punto? Per capirlo bisogna ricostruire l’escalation delle censure, partendo dalla prima. Quella subita dal programma nel 2001, quando Marco Tronchetti Provera, per fare un favore a Berlusconi, soffoca nella culla “La 7” che minaccia di danneggiare gli ascolti di Mediaset. Le Iene riprendono Tronchetti mentre balbetta improbabile giustificazioni. Il pezzo però viene fermato. In redazione si mugugna, ma si decide di lasciar correre. Così la situazione peggiora. Tanto che, quattro anni dopo, si arriva a una silenziosa protesta. Quando a essere bloccato è un servizio su Francesco Storace, le Iene si riuniscono a Roma e stipulano una sorta di patto: non diciamo niente, ma questa è l’ultima censura. Era invece l’’inizio della fine.Oggi il Trio Medusa e Sortino non ci sono più. Alla Iena rossa, nel 2007, i vertici Mediaset avevano cancellato un servizio su Mastella e lui se ne è andato. Confalonieri, infatti, non ha voluto sentir ragioni nonostante che proprio Sortino fosse stato diffamato dal figlio di Mastella con false insinuazioni sulla sua carriera. A Segrate, del resto, Mastella è un intoccabile. Lo sa anche Enrico Lucci che, già prima di Sortino, ha dovuto ingoiare la censura di un pezzo sul medesimo politico. Il perché lo dice la cronaca. Mastella in quei mesi stoppa la legge Gentiloni sulle tv e poi fa cadere il governo Prodi. Una scelta politica, ovviamente. La decisione di un uomo, oggi eurodeputato Pdl, che dice con orgoglio: “Confalonieri? È uno dei miei migliori amici”. E chi trova un amico (di Confalonieri) trova un tesoro. Anche alle Iene.

FONTE: Il Fatto (di Peter Gomez)

Ogni anno ritirati circa 400 prodotti dagli scaffali dei supermercati

In Italia una catena di supermercati ritira dagli scaffali 400/500 prodotti alimentari l’anno. E’ quanto emerge incrociando i dati forniti dal ministero della Salute con quelli del controllo qualità delle due principali insegne. Le campagne di ritiro sono un tema all’ordine del giorno anche in Europa, visto che l’anno scorso l’Italia ha inviato alla DG Sanco di Bruxelles (organismo che coordina il sistema di allerta alimentare europeo RASFF) ben 468 segnalazioni (su un totale di 3040). I problemi più diffusi riguardano la presenza di micotossine in pistacchi e arachidi (900 casi il numero è elevato perché si controllano tutte le partite), le salmonelle (300 casi), l’uso di additivi e coloranti vietati (200 casi). Per fare fronte alle emergenze il controllo qualità dispone di una struttura pronta ad intervenire in poche ore. Quando l’allerta riguarda un solo articolo la questione è abbastanza semplice. Diventa più complicata quando la segnalazione riguarda un ingrediente presente in centinaia di preparazioni, come è avvenuto qualche anno per il peperoncino colorato con una sostanza cancerogena. Il ogni caso il sistema di allerta segnala solo una parte dei 400/500 prodotti difettosi che ogni anno vengono sottratti alla vendita. I ritiri quotidiani nel 15/20% dei casi scattano per la data di scadenza, indicata in modo poco leggibile o per errori grossolani. Spesso il ritiro è richiesto dall’azienda in seguito ad un problema riscontrato durante la produzione (latte con troppa carica microbica, imperfetta chiusura della confezione, diciture errate….). Gli stessi supermercati intervengono per ritirare i prodotti difettosi con il loro marchio. Ci sono poi le segnalazioni dei dipendenti quando sistemano i prodotti sugli scaffali e notano involucri troppo fragili, pasta con farfalline, confezioni di latticini bombati, buste di prosciutto saldate male, conserve in scatola ammaccate… Le segnalazioni più preziose arrivano dai consumatori. Bastano 3/4 reclami per togliere il prodotto dagli scaffali, come è accaduto di recente per una maionese con un forte odore di pesce, pane in cassetta dal sapore troppo acido e porzioni di arrosto di tacchino con una strana colorazione gialla.

lunedì 21 dicembre 2009

La Total si dichiara colpevole del disastro di Buncenfield del 2005

La compagnia era stata condannata in marzo a pagare 750 milioni di sterline di danni. La compagnia petrolifera Total si è dichiarata colpevole in merito ad alcune accuse che gli venivano mosse nel processo per l’esplosione del deposito di Buncefield, nell’ Hertfordshire, in Gran Bretagna, avvenuta nel 2005. La Total ha ammesso la propria responsabilità per aver esposto lo staff e il pubblico alle conseguenze dell’esplosione e per aver causato l’inquinamento della falda acquifera sotto il deposito. Nel processo sono indagate altre quattro compagnie, Hertfordshire Oil Storage, British Pipeline Agency, TAV Engineering e Motherwell Control systems 2003, che invece si sono dichiarate innocenti. L’11 dicembre del 2005 una serie di esplosioni colpirono il deposito Hemel Hempstead gestito dalla Total insieme con una società del gruppo Chevron, la Hertfordshire Oil Storage Ltd. L’esplosione, che feri quarantatre persone, causò un tremore equivale ad terremoto di magnitudine 2,4, causando danni nel raggio di 3 miglia. A Marzo la Corte Suprema ha condannato la Total a pagare i danni per 750 milioni di sterline, una decisione contro la quale la compagnia dovrebbe appellarsi entro la fine del prossimo anno.

Cervello: quello dei bambini bilingue è più veloce

La famiglia multietnica è un toccasana per l'intelligenza dei bambini, infatti quelli che crescono in un ambiente familiare bilingue, imparando a destreggiarsi tra la lingua di papà e quella di mamma, hanno un cervello più agile e scattante, dotato di maggiori capacità cognitive. Lo afferma uno studio di Jacques Mehler e Agnes Melinda Kovacs della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (Sissa) di Trieste pubblicato sulla rivista Science. "Crescere in una famiglia bilingue conferisce al bambino un vantaggio cognitivo", spiegano gli autori: accresce le funzioni esecutive, processi fondamentali per eseguire compiti non solo verbali, ma di gestione e pianificazione di attività, coordinazione delle azioni, per spostare l'attenzione da una cosa all'altra. I neuroscienziati della Sissa hanno osservato bambini di 12 mesi - sei bilingui, sei monolingui - impegnandoli in un compito che richiede il controllo delle funzioni esecutive e confrontato la loro performance. I bambini, sottoposti a stimoli sonori sotto forma di parole differenti, dovevano capire in quale lato dello schermo di un pc sarebbe comparsa la figura di un pupazzo: a certe parole il pupazzo appariva a destra, ad altre a sinistra. I bilingue capiscono subito il trucco delle parole e rispondono bene e rapidamente, i monolingue fanno più fatica invece ad associare la differenza delle parole al alto in cui sbucherà il pupazzo. "Ancora prima di iniziare a parlare, un bambino esposto a due idiomi sa distinguere le lingue materna e paterna e riesce ad apprendere regole linguistiche più velocemente di un bambino monolingue - spiega Mehler - Il cervello di un bambino bilingue, é quindi più duttile perché allenato a distinguere gli stimoli verbali della lingua paterna da quelli della lingua materna, senza che le due lingue interferiscano tra loro". "Ciò non significa che un bimbo bilingue è più intelligente - precisa - ma di certo è in grado di acquisire più velocemente e distinguere diverse strutture linguistiche rispetto a un coetaneo monolingue". Così lo sviluppo cognitivo trae vantaggio dal bilinguismo.

domenica 20 dicembre 2009

Bombe a grappolo, le banche finanziatrici

Investimenti, prestiti e servizi finanziari per un totale di 20 miliardi di dollari sono stati forniti negli ultimi due anni da 138 banche e istituti di credito occidentali a otto industrie di armamenti che producono "bombe a grappolo": e questo nonostante il sostegno economico e la produzione delle cosiddette "cluster bombs" sia stato vietato dalla Convenzione siglata a Oslo lo scorso dicembre. Lo rivela il recente dettagliato rapporto "Worldwide investments in cluster munitions: a shared responsability" pubblicato dalle olandesi IKV Pax Christi e di Netwerk Vlaanderen (la rete della società civile olandese) con la consulenza della società di ricerche Profundo che è stato presentato in Italia dalla campagna Crbm. Metà delle industrie occidentali che producono tra l'altro di "cluster bombs" hanno sede negli Stati Uniti (Alliant Techsystems ATK, L-3 Communications, Lockheed Martin e Textron); due sono basate in Corea del Sud (Hanwha e Poongsan), una in Turchia (Roketsan) e una a Singapore (Technologies Engineering). Capofila per investimenti il colosso bancario HSBC con sede a Londra (650 milioni di dollari di investimenti) seguito da Goldman Sachs, Merril Lynch, Deutsche Bank, JP Morgan, Citigroup, Barclays e Bank of America. L’elenco comprende anche una banca italiana, IntesaSanpaolo, per i propri rapporti con la statunitense Lockheed Martin, una delle più grandi aziende produttrici di armi al mondo. Nonostante il gruppo IntesaSanpaolo già nel luglio del 2007 avesse annunciato di "sospendere definitivamente la partecipazione a operazioni finanziarie che riguardano il commercio e la produzione di armi e di sistemi d'arma", proprio nello stesso periodo - spiega il rapporto olandese a pg. 44 - "Lockheed Martin ha rinnovato la sua attuale apertura di credito rotativo (cioè un prestito) di 1,5 miliardi di dollari fino a luglio 2012. Intesa Sanpaolo ha contribuito con 52,5 milioni di dollari al cartello (syndicate) delle 31 banche" erogatrici del prestito. Appare però singolare però la conseguenza temporale: mentre il 10 luglio 2007 il gruppo IntesaSanpaolo emanava la nuova policy sugli armamenti (testo in .pdf) - che afferma come "con decorrenza immediata, le strutture territoriali e centrali del Gruppo Intesa Sanpaolo devono operare in linea con il divieto di porre in atto nuovi finanziamenti alla clientela per operazioni aventi a oggetto commercio e produzione di armi o sistemi di arma" - il 26 luglio 2007 la stessa banca rinnovava con il suddetto cartello di 31 banche il credito rotativo a Lockheed Martin (industria bellica americana tra i principali produttori al mondo di bombe a grappolo - ndr) fino al 2012. Come assicura a Luca Rasponi di Peacereporter una "fonte interna ad Intesa Sanpaolo" i "contratti come quello con Lockheed Martin hanno tempi di realizzazione di diversi mesi". Per cui la vicinanza tra rinnovo del prestito e nuova policy sugli armamenti "è solo una coincidenza: il controllo sulla concreta applicazione della policy è tuttora in corso di affinamento" - afferma la fonte. "Il contratto con il colosso Usa della difesa, poi, è in syndication, cioè in comune con altre 30 banche. Cosa che complica eventuali exit strategies. Da ultimo, l'investimento di Intesa Sanpaolo a favore di Lockheed Martin è non finalizzato. Ma l'azienda statunitense produce quasi esclusivamente armi" - sottolinea Rasponi. Proprio per questo il rapporto delle Ong olandesi afferma (pg. 83) che "Intesa Sanpaolo deve escludere i produttori di bombe a grappolo dai suoi asset management e dalle attività d'investimento. Non solo dai prestiti". E che la banca "non deve ammettere eccezioni e porre fine ad ogni relazione con le aziende produttrici di munizioni cluster, a meno che vi siano impedimenti legali" e che - in caso vi siano tali eccezioni - "la banca deve renderle note al pubblico attraverso il proprio sito internet". In attesa che la Convenzione di Oslo sulle cluster bombs sia legalmente vincolante – per arrivare al limite di 30 mancano sette ratifiche da parte di 100 dei Paesi firmatari – ci sono però già Stati e istituzioni che hanno deciso di seguire i dettami dell’accordo internazionale. I Parlamenti di Belgio, Irlanda e Lussemburgo hanno già approvato delle leggi che vietano gli investimenti nelle cluster bombs, mentre i fondi pensione di Nuova Zelanda, Norvegia e Svezia e numerose banche etiche di tutta Europa già da tempo hanno troncato qualsiasi legame con le compagnie produttrici. "Le legislazioni nazionali in materia sono sicuramente molto utili, però adesso è arrivato il momento che anche le istituzioni finanziarie facciano la loro parte ed escano da questo business" - ha affermato Esther Vandenbroucke, esponente di Netwerk Vlaanderen e tra gli estensori del rapporto. Per questo le due associazioni insieme con la Campagna internazionale per la messa al bando delle cluster (Cluster Munition Coalition) hanno lanciato sul nuovo sito Stop Explosive Investments una petizione online e propongono numerose azioni tra cui quella di inviare una lettera alle banche (testo in inlgese in .doc) alle quali si chiede di disinvestire dalla ditte che producono bombe cluster. "Il rapporto delle ong olandesi è un'ulteriore conferma dei legami che esistono tra la finanza internazionale e il mondo della produzione armiera" - commenta Francesco Vignarca, coordinatore della Rete italiana Disarmo. "E dimostra come, per creare una vera prospettiva di disarmo, non bisogna solo lavorare sull'ambito politico, ma anche sugli intrecci economici che perpetuano una situazione che va a vantaggio di pochi a scapito della collettività. E che porta le armi nel cuore dei conflitti dove sono gli ultimi del globo - in particolare i bambini - a pagare con la propria pelle". "Nel rapporto troviamo molti paesi che hanno firmato la Convenzione per la messa al bando delle bombe e munizioni cluster, ma le cui banche e attori finanziari continuano a sostenere le imprese che producono tali armi" - aggiunge Andrea Baranes della campagna Crbm. "Questo dimostra ancora una volta di come sia necessario e urgente che le banche migliorino la trasparenza e le informazioni che forniscono in merito a tutti i rapporti che intercorrono con l'industria delle armi". "I legami della finanza con la produzione armiera ed il totale disinteresse per la dimensione umana ed umanitaria non può che stimolare richieste chiare e non eludibili da parte della società civile, volte ad obbligare gli Istituti bancari a reali politiche di responsabilità sociale non solo di facciata" - commenta Giuseppe Schiavello della Campagna italiana per la messa al bando delle mine. "A tale proposito la nostra campagna proporrà alle associazioni impegnate a vario titolo nella difesa dei diritti umani e del disarmo di promuovere insieme un disegno di legge nazionale teso a proibire il sostegno finanziario ad aziende coinvolte nella fabbricazione di 'cluster bombs', sub-munizioni e mine antipersona, e di estendere il divieto anche al finanziamento tramite i fondi pensione"- conclude Schiavello.

La scimmia che parla (quasi) come noi

Le nostre strade si sono divise, nel corso dell’evoluzione, circa 30 milioni di anni fa. Da allora tra uomo e cercopiteco di Campbell, una scimmietta arboricola dell’Africa Occidentale, vige l’incomprensione più totale. Noi rinchiusi nelle rigide leggi della sintassi umana, loro, i primati, in indecifrabili vocalizzi scimmieschi. Ma forse le cose stanno cambiando: un team internazionale di scienziati è infatti recentemente riuscito a "tradurre" alcuni dei versi di questi nostri lontani "cugini". Scoprendo uno dei più complessi esempi di linguaggio non umano mai conosciuti finora. Scimmia-sentinella. Per due anni un’equipe di ricercatori delle università di Rennes (Francia), St Andrews (Scozia) e Cocody-Abidjan (Costa d’Avorio), ha studiato il comportamento di 6 diversi gruppi di cercopitechi di Campbell del parco nazionale di Taï, Costa d’Avorio. Queste scimmie vivono in gruppetti di una decina di esemplari, capitanati da un maschio alfa che ha il compito di allertare i compagni in caso di pericolo. In particolare gli etologi hanno identificato tre grida di allarme, che suonano più o meno così. "Boom!" è il verso più ripetuto per avvertire il gruppo dell’imminente caduta di un ramo, o per comunicare alle altre scimmie la necessità di "traslocare" in un’altra area della foresta. "Krak!" è un grido d’allarme ben preciso: attenzione, leopardo in vista! "Hok!" usato quasi esclusivamente quando a minacciare le scimmiette, è uno dei più temibili rapaci della zona, l’aquila coronata (Stephanoaetus coronatus). Un suffisso, mille parole. Ma i discorsi dei cercopitechi non si limitano a queste 3 semplici espressioni. Ulteriori analisi hanno mostrato come questi primati sappiano moltiplicare la loro gamma di vocalizzi diversi semplicemente "attaccando" ai versi più comuni, una piccola sillaba, il suffisso "-oo". Un trucchetto, questo, a cui noi umani ricorriamo tutti i giorni: basta per esempio, attaccare all’aggettivo "comune" il suffisso "-mente" per formare una nuova parola, l’avverbio "comunemente". Così "krak" con l’aggiunta del suffisso "-oo", si trasforma in un grido d'allarme generico, non necessariamente riferito a un leopardo, mentre "hok-oo" significa "Occhio! C’è qualcosa tra gli alberi" non importa se un uccello o una scimmia di un gruppo rivale. In una seconda ricerca gli scienziati si sono concentrati su come queste scimmie combinano i suoni per comunicare tra loro. Scoprendo che raramente i cercopitechi emettono versi isolati, anzi. Possono elaborare anche una "frase" di 25 distinti vocalizzi, combinati di volta in volta in modo diverso per fornire informazioni circa la natura del pericolo (un albero che cade, un predatore), il tipo di predatore e come è stato localizzato (l’ho visto, l’ho sentito) e infine, su come evitarlo (magari, fuggendo). La complessità di questa sintassi potrebbe essere spiegata con la necessità di compensare con la varietà di vocalizzi, la gamma ristretta delle inflessioni vocali dei cercopitechi (rispetto ad esempio, alle diverse note che può emettere un uccellino). O ancora, come risposta a un problema di "visibilità". A causa della fitta vegetazione africana infatti, queste scimmie sono spesso costrette a comunicare tra loro senza vedersi: da qui l'utilità di un vocabolario tanto vasto. Alle radici della parola. Un simile studio era stato condotto su un'altra specie di cercopiteco, quello dal naso bianco (Cercopithecus nictitans), nel marzo 2008 (vai alla news). Se provata anche su altre specie di primati, la nuova scoperta - pubblicata sul sito di Proceedings of the National Academy of Sciences - potrebbe fornire indizi preziosi sull’origine del nostro linguaggio. Si pensa infatti che l’uomo e il cercopiteco di Campbell si siano separati da un comune antenato circa 30 milioni di anni fa. Alcuni primitivi tratti linguistici a quanto pare, sembrerebbero accomunarli ancora oggi.
Fonte Focus

sabato 19 dicembre 2009

Capodogli morti: avevano confuso buste di plastica con calamari

Buste di plastica, pezzi di corda, scatole e contenitori di vari materiali sono stati trovati nello stomaco di quattro dei sette capodogli piaggiati in località Foce Varano, nel comune di Peschici, sul Gargano, in Puglia. La scoperta è stata compiuta dal professore Giuseppe Nascetti, pro-rettore dell’università della Tuscia, ritenuto uno massimi esperiti mondiali di parassitologia ed ecologia marina, chiamato come esperto a valutare le cause dello spiaggiamento e della successiva morte dei cetacei. Secondo Nascetti, i capodogli potrebbero aver scambiato gli oggetti trovati nei loro stomaci per calamari, unico cibo di cui si nutrono. «Quello che sembrava il capobranco - spiega l’esperto - ne aveva lo stomaco colmo. Un pò meno gli altri tre. Ma la morte di tutti e sette gli esemplari è riconducibile al fatto che i tre capodogli che non avevano ingerito oggetti di plastica abbiano seguito il capobranco andando come lui a morire sulla spiaggia. Un comportamento legato allo spirito gregario ai gruppi di giovani maschi». Nei prossimi giorni Nascetti invierà una dettagliata relazione sui risultati dei suoi rilievi sulle carcasse dei capodogli alle autorità pugliesi e al ministero dell’Ambiente. Nascetti ha ipotizzato anche le ragioni che potrebbero aver «ingannato» i capodogli, facendo loro scambiare le buste di plastica e gli altri oggetti trovati nei loro stomaci per calamari. «Ritengo - spiega - che siano stati disturbati dall’intenso traffico delle navi nell’Adriatico. E non solo quelle militari con i loro sonar. Alcune grandi imbarcazioni eseguono ricerche di idrocarburi al di sotto dei fondali marini emettendo forti ed improvvisi rumori che interferiscono con i sistemi di ricerca di cibo dei capidogli disorientandoli». Per Nascetti tutti gli spiaggiamenti di cetacei che avvengono sono riconducibili all’inquinamento materiale e acustico che, dopo la terraferma, sta invadendo anche i mari.

Lui e' peggio di me 2009

I terremotati in vacanza, un figlio per Eluana, i poliziotti panzoni, l'utilizzatore finale, Rosy Bindi più bella che intelligente, Maometto pedofilo... Qual è stata secondo voi la frase peggiore del 2009?

Hanno detto:
Strategie militari «Per evitare gli stupri servirebbe un militare per ogni bella donna». Silvio Berlusconi, 25 gennaio 2009

Fuori le cerbottane! «A questo punto bisogna fare la guerra!». Umberto Bossi dopo la bocciatura del Lodo Alfano, 8 ottobre 2009

Il premier ginecologo «Eluana Englaro potrebbe avere un figlio». Silvio Berlusconi, 6 febbraio 2009

I ministri invece sì? «Non si possono mandare in giro i poliziotti panzoni.» Renato Brunetta, 28 maggio 2009

Contatti istituzionali «Posso palpare un po' la signora?» Silvio Berlusconi all'assessore Lia Beltrami , 25 aprile 2009

Principe dei fori «Berlusconi non ha mai pagato le escort, lui era solo l'utilizzatore finale». Niccolo Ghedini, 17 giugno 2009

Aperture al dialogo «In Italia la sinistra è un'élite di merda, che vada a morire ammazzata.» Renato Brunetta, 18 settembre 2009

Me l'ha assicurato Bondi «Sono di gran lunga il miglior presidente del Consiglio che l'Italia abbia potuto avere nei 150 anni della sua storia». Silvio Berlusconi, 11 settembre 2009

Questa invece l'ho sentita al Bagaglino «Mi pare che Rosy Bindi sia più bella che intelligente!». Silvio Berlusconi, 8 ottobre 2009

Master in storia delle religioni «Maometto era un pedofilo». Daniela Santanchè, 9 novembre 2009

Anche noi che lui lo sia «Mi vergono di essere italiano» Fabrizio Corona dopo la condanna, 10 dicembre 2009

Viaggi avventura «Prendetela come una vacanza!». Silvio Berlusconi ai terremotati dell'Abruzzo, 7 aprile 2009

Lo dicono i sondaggi «E' stato un grande successo per il sistema Paese, ci sono 250 paesi collegati in diretta in tutto il mondo». Michela Brambilla alla prima della Scala, attribuendo al pianeta una quarantina di nazioni più di quelle esistenti, 7 dicembre 2009.

Black Bloc Pierferdy «Il clima di odio suscitato da Bersani, Di Pietro e Casini ha determinato il gravissimo episodio di violenza contro il presidente Berlusconi. Essi ne sono pertanto, indubbiamente, i responsabili morali.» Filippo Berselli, presidente della commissione giustizia del Senato, 14 dicembre 2009.

La Birmania sì che sa accogliere i visitatori «Subiamo un grave danno al turismo per manifestazioni come il No-B Day». Michela Brambilla, ministro del turismo, 8 dicembre 2009

Coppole viola «Il No-B day? In piazza c'erano 200 mila amici di Spatuzza». Vittorio Feltri, Il Giornale, 6 dicembre 2009

Bicamerale Tartaglia «L'aggressione a Berlusconi è il segno che è davvero il tempo di cambiare la Costituzione». Don Luigi Verzè, 14 dicembre 2009


venerdì 18 dicembre 2009

Il vaccino antinfluenzale: il racconto dell'orrore di cui non avete mai sentito parlare

Quest'anno le donne incinte stanno affrontando una sfida insolita e particolarmente stressante. Come possono sapere, vista l'informazione spudoratamente falsa e fuorviante diffusa dalle agenzie di sanità pubblica, se l'iniezione antinfluenzale di quest'anno è effettivamente sicura? Un sondaggio online rivela che 414 donne su 552 (il 75%) non hanno intenzione di essere sottoposte alla vaccinazione contro l'influenza H1N1. Eppure le donne incinte vengono considerate ad alto rischio di mortalità per questo tipo di influenza. Le donne gravide stanno discutendo su varie piattaforme internet, e le notizie che seguono, se vere, sono abbastanza impressionanti. Eccone alcune dal sito about.com, monitorato da Krissi Danielsson.
Eccovi qui' di seguito alcuni interventi online:
3 Novembre 2009, 16:30 - Connie dice:
Anche io ho fatto la vaccinazione contro l'H1N1 il 22 Ottobre 2009 e ho iniziato il travaglio il 25 Ottobre, quando ero a 16 settimane di gravidanza e avevamo sentito il battito e controllato il resto trovando che tutto andava bene il 16 Ottobre 2009, poi il 28 Ottobre mi si sono rotte le acque e il 29 Ottobre ho partorito un bambino nato morto e nessuno è stato in grado di spiegarmi perché... Tutti mi dicono che non è stata colpa dell'iniezione, ma io credo che sia così. Il mio bambino stava crescendo al ritmo giusto e tutti sembrano ignorare la vaccinazione. Io dico che se vi vaccinate e poi abortite, in caso sia possibile effettuare un'autopsia, chiedete di farla.
Ci sono altre storie come questa:
26 Ottobre 2009, 11:07 - Regrets dice:
Ho fatto entrambi i vaccini il giovedì. Ero incinta di 9 settimane. Ho abortito la domenica. Mi era stato detto da svariati dottori di fare questi vaccini. Adesso preferirei aver seguito il mio istinto e non essermi vaccinata AFFATTO!
29 Ottobre 2009, 8:33 - :( dice:
Lavoro in un ospedale come donna delle pulizie e mi era stato detto che “i benefici superavano i rischi”. All'1:00 di mattina ho fatto il vaccino, alle 3:00 ho cominciato a sanguinare e ad avere crampi e alle 15:00 ho abortito. A voi la scelta.
31 Ottobre 2009, 13:29 -
Sue dice:

Ho fatto il vaccino contro l'H1N1 e 24 ore dopo ho abortito. Francamente, queste potrebbero essere coincidenze, ma di nuovo, leggete questo intervento:
6 Novembre 2009, 11:00
kathy-sd dice:

Vengo da una città di 2000 anime in South Dakota, ci sono molte donne incinte e i nostri tempi di gestazione scadono a poche settimane di distanza l'una dall'altra. Quattro di noi hanno fatto il vaccino contro la H1N1 due settimane fa e una dopo l'altra abbiamo cominciato ad avere contrazioni pretermine. I nostri bambini dovrebbero nascere tra Novembre e Dicembre, quindi siamo in stadi molto più avanzati di altre donne che li hanno persi. Non c'è modo di convincerci che il nostro travaglio pretermine non sia stato causato dal vaccino contro l'H1N1. Potrebbe sembrare un “puro caso” ad alcune persone quando si considera che le donne sono distribuite su tutto il territorio statunitense, ma in questo caso stiamo parlando di quattro donne di una piccola comunità. Il mio cuore va a quelle di voi che hanno perso i propri bambini.
Ci sono altre orribili storie di gravidanze ed iniezioni vaccinali che coinvolgono la nascita di bambini morti, e le potete trovare qui. Eppure alle donne gravide è stato detto che il vaccino è sicuro e che fanno parte di un gruppo ad alto rischio di mortalità in caso di contrazione del virus influenzale. (Le morti relative all'influenza non sembrano essere causate dall'influenza stessa, quanto dal trattamento intrapreso. Si veda qui).
Il vaccino contro il virus H1N1 è stato testato sulle donne gravide solo di recente. Un rapporto ufficiale sostiene che “al momento il vaccino sembra essere ben tollerato e non sono sorte preoccupazioni riguardanti la sua sicurezza”.

StreamIt, una tv Hd sulla Rete

Nasce una web television in alta definizione made in Italy, divisa in canali e aperta ai contributi degli utenti. Per colmare la terra di mezzo tra i due "media" più utilizzati. E’ disponibile in sette lingue, non ha limiti di loading e dispone di un telecomando Bluetooth: non parliamo dell’ultimo canale del digitale terrestre ma di Streamit (http://www.streamit.it/), una web television in alta definizione made in Italy, divisa in canali (al momento circa 80, alcuni anche in 3D) e aperta ai contributi dei navigatori. Le tematiche sono le più varie: si va dalla musica ai cartoon, fino alle news e al volontariato, passando dai canali pay per view. Grafica ed effetti sonori molto ben fatti, Streamit offre un telecomando digitale sul quale fare zapping come con una normale televisione ed anche Wand, un vero e proprio telecomando realizzato sfruttando la tecnologia Bluetooth presente in molti modelli Nokia e Motorola. In sostanza scaricando la beta-release di Wand, tramite il suo telefonino il navigatore può cambiare canale e gestire la sua televisione internet anche seduto comodamente sul divano e senza l’obbligo di smanettare col Pc. Alla web tv si accede dal browser e poi da lì si può decidere se visualizzare i contenuti a tutto schermo o mantenerli nel formato della finestra. Indispensabile una buona connessione in banda larga, le proiezioni non presentano tempi di attesa e si può saltare da un punto all’altro del filmato senza aspettare che il file venga scaricato (come avviene invece con YouTube).

Caro Babbo Natale

.....lo so, sono un po in ritardo, avrei dovuto farti avere la mia letterina qualche tempo fa. Ti chiedo scusa. So che sei molto indaffarato in questo periodo, ma ho voluto ugualmente inviarti la mia personale richiesta. So che tu leggi tutte le letterine e esaudisci molti dei desideri di chi si e' comportato bene. Durante quest'anno io sono stato un bravo ometto, non ho fatto del male, da molto tempo non dico neanche piu' tante parolacce, cerco di amare il mio prossimo, e non faccio cio' che non vorrei fosse fatto a me. Mi piacerebbe ricevere una frequenza TV dove le notizie sono solo belle, vorrei che la gente smettesse di inquinare l'acqua che beve o il mare dove porta i figli la domenica. Vorrei governi che lavorano per il popoli, vorrei che ci fosse cibo abbastanza per tutti, mi piacerebbe che i preti facessero solo i preti, come sarebbe bello avere dei vaccini sani, sarebbe fantastico potersi fidare del nostro migliore amico, vorrei eliminare il Dio denaro, vorrei eliminare il budget che strozza le economie, si... vorrei anhe eliminare l'Inter che mi e' tanto antipatica, mi piacerebbe un mondo libero, pulito e senza cattiveria, pieno di persone che si vogliono bene e che rispettano la natura... vorrei anche dei reggiseni nuovi per le veline, perche' mi sembra sempre che perdano qualcosa. Mi piacerebbe poter finanziare la vera ricerca, sarebbe stato bello costruire dei parchi giochi per i bambini con i soldi spesi per l'inutile alta velocita'. Che bello sarebbe poter usare solo energia pulita, che bello sarebbe poter camminare in campagna senza il rischio di calpestare una mina, che bello sarebbe attraversare la strada sulle strisce senza rischiare la vita. Ci sono molte cose che non capisco caro Babbo Natale.... ci sono tante cose che vanno per il verso storto e non le si riesce a raddrizzare neanche con tanta buona volonta. Vedo tanta gente sfiduciata, gente che si e' arresa, disillusi che vivono di meschini ripieghi e persone che non credono neamche piu' ai loro pensieri e alle loro idee. Non riesco a capire quelle folle che applaudono oratori che raccontano un mare di frottole.... Babbo Natale, ti voglio chiedere una cosa, ma tu Dio lo conosci? Gli potresti parlare tu? Io lo faccio ogni tanto, ma forse lui e' molto indaffarato o forse la mia voce non e' abbastana forte per arrivare fin lassu' .....potresti provare a dirgli tutte queste cose quando lo vedi? Forse lui potra' esaudire qualcuno di questi desideri..... Forse abbiamo bisogno di lui....Ciao Babbo Natale.

Firmato: un ragazzino che ancora sogna un mondo migliore.

Le peggio Compagnia

Il Consumer International (CI) Bad Company Awards evidenzia un comportamento irresponsabile da parte di alcuni dei marchi leader nel mondo, richiamando l’attenzione su questioni legate ai diritti dei consumatori negli ultimi 12 mesi. Per contrassegnare l’azione intorno ai colloqui cruciali del cambiamento climatico a Copenaghen, gli Awards 2009 sono concentrati interamente sul greenwashing aziendale.
Le quattro Bad Company vincitrici del premio nel 2009 sono:
Audi:
Per una ampia campagna pubblicitaria TV e Internet, che sembra affermare che la sua Audi A3 TDI può essere considerata a ‘diesel pulito’ ed è amichevole per l’ambiente come la bicicletta o il bus.
BP:
Pubblicamente parla del suo impegno a favore delle energie rinnovabili, pur continuando ad investire massicciamente in combustibili fossili.
EasyJet:
Per persistente pubblicità rendendo dubbio che volare con easyJet non è più dannoso per l’ambiente come guidare una vettura ibrida.
Microsoft:
Per la pubblicità della nuova versione ‘verde’ di Windows con una diffusa campagna, ma i consumatori vengono incoraggiati ad aumentare le loro emissioni di anidride carbonica consigliandoli ad acquistare un nuovo computer per questo sistema opertivo.
E un premio speciale va a:
‘CO2 è verde’:
Una nuova organizzazione sostenuta da alcune imprese chiave nel settore dei combustibili fossili negli Stati Uniti, sostenendo che aumentando i livelli di CO2 è positivo per l’ambiente.
Perché Greenwashing?
Greenwashing (una combinazione di ‘verde’ e ‘ripulito’) è un termine abusato per descrivere la prassi delle imprese nelle loro false politiche ecocompatibili. Questa, sfida il diritto essenziale dei consumatori ad essere informati e solleva dubbi sulla questione di fiducia, e la responsabilità. Mala Cibus Currunt appoggia pienamente gli sforzi genuini della società a rispettare l’ambiente a cercare alternative sostenibili alle pratiche commerciali ad alta intensità di CO2. Siamo, tuttavia, fortemente critici ad ogni tentativo di esagerare l’impatto di tali iniziative verdi nel tentativo di fare appello alla coscienza ambientale dei consumatori. Sembra che molti dei più grandi emettitori di gas serra del mondo pensano di poter coprire le proprie tracce sporche strombazzando il loro lato ‘verde’ attraverso regimi di lucida pubblicità e PR. Non solo, questo comportamento può indurre in errore il consumatore, che spesso viene incoraggiato a spendere soldi inutilmente.

giovedì 17 dicembre 2009

Danni alla salute dalle amalgame

E' una polvere costituita da: 52% di Mercurio e 48% da una lega a base di Argento(16%), Stagno(26%), Rame(5%) e Zinco(1%) utilizzata dai dentisti per le otturazioni. Una dose moderna di amalgama contiene circa 440mg di Mercurio e 400mg di lega. Una otturazione con amalgama rilascia ogni giorno da 0.5 a 0.10mg di Mercurio per fenomeni di abrasione, corrosione, disgregazione elettrolitica generati dai diversi metalli in ambiente salino come nella cavità orale, la bocca; anche i sali dei cibi, le acque gassate, gli acidi alimentari, ecc. accentuano la naturale disgregazione delle amalgame. I metalli rilasciati per il 50% si depositano nei tessuti cellulari inibendo processi enzimatici e metabolici del nostro corpo; l'altro 50% viene eliminato attraverso le urine e le feci e va ad inquinare l'ambiente in cui viviamo, il terreno e quindi lo ritroviamo anche nella frutta, i cibi, le verdure, ecc. e nelle falde acquifere. L'alternativa è costituita per ora dalle resine composite, dalla ceramica e dall'oro utilizzabili, purché siano testati e bio compatibili con il soggetto che li deve ricevere in bocca. Buona norma comunque è ricoprire, se possibile, ogni tipo di metallo presente nella bocca, con idrossido di calcio, per avere un minore danno. Gli autori di una perizia presentata alla Procura della Repubblica di Francoforte, i Prof. Dott. O. Wasseman, M. Weitz ed il libro documento del Dott. C. Alsen Hinrichs, Università di Kiel, Istituto di Tossicologia, hanno anche pubblicato i lavori su riviste qualificate. Il Tribunale di Francoforte ha così definito l'amalgama: "dalle otturazioni di amalgama deriva palesemente un rischio non irrilevante per la salute umana. L'amalgama può far ammalare, cioè essa è generalmente in grado di provocare disturbi sanitari in un numero rilevante di persone portatrici di amalgame". Recentemente, una inchiesta realizzata dall'Università di Tubinger (Germania) su 25.000 persone portatrici di amalgame, hanno messo in evidenza una "liberazione" anomale di Mercurio presso il 30% dei soggetto esaminati. Il Mercurio presente depositandosi nei tessuti e organi altera le normali funzioni soprattutto del SNC (Sistema Nervoso Centrale) provocando depressioni più o meno forti, eccitazioni con violenza, timidezza o aggressività, disturbi della concentrazione; nei Nervi Periferici, creando paralisi e distruzione della mielina (distrofie e sclerosi a placche, epilessie) nelle mucose provocando riniti allergiche, asma, congiuntiviti; nel fegato; nel pancreas; nei reni, nelle parotidi; nelle ghiandole sudorifere, ecc. Ma quello che pochi sanno è che tutti i metalli immessi nella bocca, producono facilmente ed in molti casi, il cortocircuito elettronico delle terminazioni nervose che sono sulla parete della mucosa buccole, in quanto sono immessi in un ambiente sempre umido e molto spesso bagnato da liquido salino, ottimo conduttore delle energie bioelettroniche, quindi la risultante è come vi fossero cortocircuiti fra le terminazioni nervose della mucosa, lingua, palato, gola, modificando anche il pH della saliva. I metalli pesanti sono soprattutto veleni enzimatici, in quanto essi spiazzano i coenzimi metallici e questo e questo si evidenzia quando si scopre una carenza di Ferro, Rame, Zinco e determinano di conseguenza gravi disturbi nella funzione enzimatica e nella sintesi emoglobinica. In Svezia (maggior produttore Europeo) è stato bandito l'uso delle amalgame; in Austria essa è proibita dal 1985; in Germania (maggior consumatore) è proibita dal 1996 sulle donne incinte e nei bambini. In Italia non se ne deve parlare!
Ecco i sintomi clinici causati dall’inquinamento da amalgami dell’organismo: (tratto da: J. Thomsen, Odontogene herde und Storfaktoren, editore ML,1985).
1. Sintomi generali: tremolio, tremor mercurialis, sonnolenza, inappetenza, rapida e continua e facile stanchezza, abbattimento psichico generale, facoltà di reazione in diminuzione, invecchiamento precoce, anormale funzionalità delle ghiandole endocrine, il tutto è sicuramente da attribuirsi al Mercurio ed alle mal funzioni dell’organismo intero ormai debilitato dall’intossicazione grave da metallo pesante.
2. Sistema nervoso: malattie nervose e degenerative ai nervi, neuroni del sistema nervoso centrale (demielinizzazione sopra tutto nei bambini), difficoltà di concentrazione, perdita della memoria, apprendimento ostacolato, epilessie, difficoltà al coordinamento dei movimenti, erethismus merculiaris ovvero alto grado di nervosismo (situazione di irritabilità e agitazione che può diventare malattia cronica).
3. Sintomi psichici: depressioni fino a pensieri suicidi, paura della morte, irritabilità e violenza, agitazione facile e continua.
4. Resistenza alla terapia di: malattie influenzali, angina tonsillare, sinusite, rinite, malattie all’apparato respiratorio.
5. Testa: dolori di testa, emicranie, nevralgie facciali, bruciore della lingua, bocca arida, afte, sapore metallico in bocca, dolori alla nuca e al collo.
6. Occhi: disturbi visivi da genesi poco chiara, dovute alle mal nutrizioni dei muscoletti dell’occhio o dalle contaminazioni neuro muscolari da mercurio degli stessi; iritis, edemi perioculari, occhi senza lucentezza.
7. Orecchie: ronzio, rumori strani ed alle volte "rivelazione" di frequenze radiotelevisive, variazione della frequenza fondamentale emessa dal cervello/orecchio con la conseguente perdita od attenuazione della capacità
di percezione della spazialità dei suoni.
8. Polmoni: asma bronchiale, raffreddori strani, irritazioni alle vie respiratorie.
9. Cuore: aritmie ed anomalie dei ritmi.
10. Stomaco - intestino: vomito, colite ulcerosa, disbiosi intestinali, diarrea, gastroenteriti, tenesmo anale, tensioni alla valvola ileo cecale e cattive digestioni.
11. Intestino - continue alterazioni della flora batterica, diarree, enterocoliti, stipsi, infiammazioni della mucosa viscerale, villi atrofizzati, sistema nervoso enterico super eccitato, nascita di tumori all’intestino.
12. Vescica: irritazione dolorosa della muscolatura della vescica irritata, tenesmo vescicale.
13. Pelle: caduta di capelli accelerata, cambiamento del colore dei capelli, prurito alla pelle, esantemi, eritemi localizzati.
14. Articolazioni: dolori articolari, disturbi reumatici, muscolari.

Tratto da "GUIDA alla SALUTE NATURALE” VANOLI EDITORE srl

Guinea: il silenzio degli innocenti

Ecco un'altra triste storia con la comunità internazionale che resta immobile di fronte ai 157 morti nel piccolo stato dell'Africa occidentale. Usa e Francia si limitano ad ammonire il comportamento del regime di Muassa Dadis Camarà. C'è solo una cosa peggiore di un'esecuzione di massa. Un'esecuzione di massa che passa sotto silenzio. Senza alcuna condanna da parte della comunità internazionale. Senza sanzioni. Senza embarghi. Senza quel genere di attenzione politica che dovrebbe essere garantita alla protezione di ogni essere umano in quanto depositario di diritti civili inalienabili. Uno di questi è consacrato solennemente dall'articolo 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo del 10 dicembre 1948. "Ogni individuo - riporta l'articolo - ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere". In Guinea da tempo il popolo non solo non ha visto riconosciuto il diritto alla libertà d'opinione senza essere molestato ma è stato addirittura sterminato dalla polizia del capitano Moussa Dadis Camarà, salito al potere in seguito ad un golpe del dicembre 2008. Motivo? I guineiani non vogliono che il dittatore si presenti alle elezioni presidenziali del prossimo gennaio. Lo hanno detto chiaramente prima di scendere in piazza e, dopo il diktat del governo che aveva minacciato provvedimenti in caso di manifestazione, lo hanno ribadito riunendosi in 25mila di fronte allo stadio della capitale. Un grido di protesta unanime contro la legalizzazione elettorale di una dittatura al quale il governo ha risposto con l'esercito. Manganelli e lacrimogeni sulla folla che ha resistito pacificamente nella sua protesta. Fino al fuoco. "Sparate ad altezza d'uomo" questo sembra essere stata la direttiva dei colonnelli di Dadis agli uomini in pantaloni mimetici, berretti verdi e maglietta nera. L'ultimo bollettino, in perenne stato d'aggiornamento, parla di 157 vittime, migliaia di feriti e decine di arrestati. Tra questi i due principali leader dell'opposizione Cellou Dalein Diallo, capo dell'Unione delle forze democratiche della Guinea e candidato alle presidenziali, e Sidya Tourè, capo dell'Unione delle forze repubblicane. Testimonianza attribuiscono al massacro risvolti, se possibile, ancora più abominevoli. E' la dichiarazione di un medico del pronto soccorso del Centro ospedaliero di Donka, il più grande nosocomio di Conacry. "E' una macelleria, un massacro, ci sono decine di cadaveri". L'immagine è quella di un medico che lotta contro il tempo per salvare vite umane. Un uomo che, forse inconsapevolmente, offre la chiave di ciò che accade in Guinea in una scarna e frettolosa dichiarazione ai media. Alla comprensione dei fatti basterrebbe la sua prima parola: "macello". Si potrebbe pensare al Rwanda o alla Somalia. Il fatto è che in quei posti, seppure con alterne fortune, la comunità internazionale si era mobilitata. Qui, oggi, a testimoniare e condannare un vero e proprio massacro contro un popolo che protesta pacificamente ci sono solo le foto e gli articoli in rete. La comunità internazionale, ad esclusione di Usa e Francia, resta immobile a guardare e, forse, ignorare ciò che accade in un paese dove chi protesta va al "macello". E se l'Eliseo ha condannato "con la più decisa fermezza la violenta repressione" messa in atto dall'esercito della Guinea, da Washington il governo Usa, che in Afghanistan schiera quasi 30 mila uomini, si è limitato a dirsi "profondamente preoccupato" per le violenze e ha esortato la giunta militare al potere a dare prove di moderazione. Prove di moderazione che si sarebbero potute chiedere anche a Saddam Hussein a questo punto. Solo che la Guinea non ha le stesse risorse dell'Iraq e, quindi, lo stesso peso nella definizione degli equilibri internazionali. Per questo nessuno parla di fronte a 157 morti. Fino ad ora.