Una alluvione di proporzioni gigantesche che ha inondato e riempito il bacino del Mediterraneo dopo che lo spostamento delle zolle dei continenti lo aveva isolato completamente dall’Atlantico (alla fine del Miocene), portandolo a essiccarsi gradualmente durante quella che è nota come la “crisi di salinità”. I ricercatori spagnoli del Consiglio Superiore di Investigazione Scientifica (CSIC), autori dello studio pubblicato sulla rivista Nature, dunque, sfatano la vecchia teoria secondo cui il processo di riempimento del bacino del Mare Nostrum sia stato lento, la sua nascita, invece, sarebbe avvenuta nell’arco di due anni al massimo e non invece nel corso di diecimila anni. Per gli scienziati, infatti, quando (nell’era geologica dello Zancleano) le acque dell’Atlantico sono riuscite a fluire nuovamente attraverso lo stretto di Gibilterra in quella che ormai era sostanzialmente una valle disseccata, si è verificata una vera e propria inondazione catastrofica. Il livello del mare si è alzato rapidamente, con picchi massimi di 10 metri al giorno, e in breve tempo il bacino ha accolto il 90 per cento delle sue acque. Così, tramite l’alluvione Zancleana, il Mediterraneo è tornato a essere un mare.
martedì 15 dicembre 2009
IL MEDITERRANEO E' NATO DA UN'ALLUVIONE
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