Le fibre d'amianto continuano a uccidere. Secondo l'ultimo rapporto di Legambiente “Liberi dall'Amianto” sarebbero almeno duemila all'anno i morti causati da questa fibra. Una vera strage silenziosa perché le patologie e i tumori che colpiscono questi soggetti si possono manifestare anche dopo 30 anni. Un'emergenza da risolvere, però, è anche la bonifica dei siti inquinati, secondo l'associazione che difende l'ambiente oltre settantacinquemila ettari in Italia, l'equivalente all'intera provincia di Lodi, sarebbero ancora contaminati. “Abbiamo monitorato in particolare sette grossi ex siti industriali nel nostro paese inquinati dall'amianto – ha spiegato Giorgio Zampetti, responsabile del dipartimento scientifico di Legmabiente – e abbiamo riscontrato che solo due su sette sono stati completamente bonificati. Si tratta dell'area di Bagnoli in provincia di Napoli e anche di quella di Casale Monferrato, che è stata il simbolo della contaminazione da amianto”. Maglia nera, invece, ancora per le altre grosse aree contaminate. Le bonifiche procedono a rilento anche perché mancano i fondi per poterle mettere in sicurezza. “Stiamo parlando della cava di Balangero in Piemonte, della miniera di Emarese ad Aosta, dove ancora la bonifica non è stata avviata, e anche dei siti di Bari, Siracusa e Broni in provincia di Pavia”. Nonostante siano passati molti anni dal 1992, la data in cui l'Italia ha definitivamente messo al bando l'amianto, ancora moltissimo si deve fare su quello che può essere definito l'amianto domestico, ovvero la concentrazione delle fibre tossiche in capannoni per gli attrezzi, condomini e condutture. “Ancora sono alti i costi di smaltimento e c'è anche una scarsa informazione. Ma soprattutto le Regioni non hanno ancora messo in piedi dei Piani Regionali sull'amianto che siano efficaci, e su questo infatti – ha concluso Zampetti – in occasione della presentazione di questo rapporto e della conferenza nazionale dell'amianto abbiamo chiesto degli interventi molto concreti”.
domenica 13 dicembre 2009
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Per tua informazione:
http://www.consumerpoint.org/ilGiorno_061009.pdf
e
http://www.consumerpoint.org/Star_Protocollo.pdf
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