Ormai parliamo sempre più di specie in estinzione (gorilla, tartarughe, farfalle, ecc), perchè riteniamo importante dare il massimo della visibilità a tematiche come questa, per spingere le persone a sapere e perciò ad evitare l’irreparabile. Gli elefanti africani rischiano di estinguersi, entro 15 anni a causa del bracconaggio e del fiorente commercio internazionale di avorio. Eppure la Tanzania e lo Zambia chiedono di far tornare legale il commercio dell’avorio, sebbene in quantità limitata e controllata. La proposta sarà esaminata in primavera dal Cites (Convention on the international trade of endangered species) insieme a quella di vietare il commercio internazionale del tonno del Mediterraneo. La possibile estinzione entro 15 anni degli elefanti africani è stata tratteggiata dal quotidiano britannico Telegraph sulla base del fatto che ne sono rimasti circa 600.000 esemplari, ma i bracconieri ne uccidono 38.000 all’anno e le nuove nascite non compensano le morti. Pensate che il commercio internazionale dell’avorio, è vietato dal 1989, ma, nonostante ciò, prospera il traffico clandestino. La Tanzania vede le cose da un altro punto di vista. Sostiene che la sua popolazione di elefanti è considerevolmente aumentata: da 55.000 del 1989 a quasi 137.000 nel 2006. Mettere periodicamente in vendita quantità legali e controllate di avorio, dice, consentirebbe di incamerare fondi da usare per combattere il bracconaggio. Il Cites però esaminerà anche una proposta diametralmente opposta. Il Kenya vorrebbe prolungare fino ad altri vent’anni il divieto di vendere avorio ed ogni parte del corpo degli elefanti. Di sicuro la situazione è preoccupante, perchè questi grandi mammiferi rischiano seriamente di scomparire e se non si attuerà una politica di prevenzione, la situazione diventerà irreparabile
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