Per fermare l’emigrazione delle pericolose carpe cinesi giganti dal Mississippi ai Grandi laghi, e così salvare altre specie ittiche e proteggere la navigazione, il Genio civile americano ha completamente avvelenato le acque del Canale artificiale di Chicago, uno dei miracoli della ingegneria del primo Novecento. Da giovedì, il genio raccoglie migliaia di pesci morti nel canale che, tramite anche a un suo tributario, collega il poderoso fiume al lago Michigan. L’operazione, che si concluderà dopodomani, è stata ordinata da Jennifer Granholm, la governatrice dello Stato del Michigan, ed è appoggiata dalle Associazioni dei verdi. In America le normali carpe, di taglia molto inferiore, furono introdotte nel XIX secolo. Quelle cinesi giganti vennero importate quaranta anni fa dagli allevatori di pesci del Mississippi per ripulire gli allevamenti, ma fuggirono durante alcune successive inondazioni. Da allora, sono emigrate in massa verso il nord moltiplicandosi e invadendo tra gli altri il fiume Illinois. All’operazione del Genio civile nel canale artificiale di Chicago, seguita in diretta a molte tv da un’America attonita, hanno preso parte 300 uomini provenienti da ogni regione dei Grandi laghi, compreso il Canada. In attesa dei suoi risultati, la governatrice Granholm ha sollecitato il Genio civile a bloccare temporaneamente tre chiuse presso Chicago da cui passano battelli provenienti dal Mississippi. Il Genio ha ammonito che se il fiume e i Grandi laghi, da cui Chicago e altre città traggono l’acqua potabile, non fossero più comunicanti, l’ambiente ne soffrirebbe. In particolare ha ricordato che attualmente le discariche metropolitane finiscono nel Mississippi tramite il canale. Se finissero nel lago Michigan lo inquinerebbero. Il ricorso al veleno si è reso necessario quando il Genio ha scoperto che le barriere elettriche erette nel canale contro le carpe cinesi giganti, e costate 9 milioni di dollari, non bastavano più. Per ora le barriere verranno rafforzate, ma non è escluso che il canale e il tributario del Mississippi, il Des plaines, debbano essere chiusi, con una spesa di centinaia di milioni di dollari. Le carpe cinesi giganti, voraci e distruttive delle altre specie, raggiungono un metro e mezzo di lunghezza e un peso di 45 chili. Al suono dei motori delle barche, compiono balzi di oltre due metri fuori dall’acqua: spesso le danneggiano, o colpiscono chi è a bordo, provocandogli fratture, incidenti che hanno allarmato le autorità e attratto l’attenzione dei media. Nel Mississippi sono un problema insolubile, e si teme che se popolassero i Grandi laghi porrebbero fine all'industria della pesca, che ha un fatturato di 7 miliardi di dollari annui, e che ne ostacolerebbero la piccola navigazione.
lunedì 7 dicembre 2009
Carpe giganti cinesi infestano i fiumi degli Stati Uniti
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