Poco più di tre anni ci separano dalla profetizzata fine del mondo conosciuto; quel drastico cambiamento che dovrebbe subire l'attuale civilizzazione. Perfino la NASA ha lanciato l'allarme focalizzando l'attenzione su una tempesta solare prevista per il 2012, quando l'attività solare raggiungerà il picco più alto. I mezzi tecnologici di cui dispone la scienza moderna hanno evidenziato fenomeni fisici e celesti che potrebbero avere qualche collegamento con antiche profezie e, al contempo, pongono in evidenza l'alto livello di conoscenza della civilizzazione che ci ha preceduto. Quella civiltà forse estinta dal profetico fenomeno ciclico che si ripeterà nel 2012?
Chi ha impresso nelle pietre un messaggio per metterci in guardia da tale pericolo, con la speranza che avremmo trovato il modo per sopravvivere? Possiamo anche non credere a tutti questi profeti. Più volte si è gridato alla fine del mondo. In pratica alla fine di ogni millennio; ma siamo sempre qui, su questo pianeta che ogni giorno, con un esasperato accanimento, ci adoperiamo a distruggere. Forse è questa la catastrofe. Il 2012 rappresenta il punto di non ritorno. Se lo superiamo non potremo più salvare il pianeta dalla nostra azione distruttrice perpetrata in nome dello sviluppo e del progresso... se questo stile di vita si può definire progresso. La cosa sconcertante però è che ogni popolo, ogni civiltà che ci ha preceduto ha suonato la stessa musica; parlato la stessa lingua. Civiltà che, secondo le datazioni storiche, non hanno avuto contatti fra loro. Popoli situati ai quattro angoli del mondo, in punti geografici diversi. Una coincidenza? Forse l'eredità di un precedente e più antico popolo? Il leggendario popolo di Atlantide? Per questo si sta cercando di capire quali fenomeni potrebbero avvalorare tali profezie nel 2012. Abbiamo studiato libri, documenti, monumenti, per scoprire se il 21-12-2012 è davvero la data in cui dovremmo affrontare il profetico pericolo e abbiamo compreso in quale modo è stato calcolato il tempo da chi ci ha preceduto; quale orologio hanno utilizzato per il computo: la precessione degli equinozi. Nonostante ciò non è semplice individuare il momento esatto degli eventi che dovrebbero verificarsi. Molti popoli hanno indicato il 2012 come l'anno di grandi avvenimenti. La Torà prevede che nell'anno 5776 la Terra sarà colpita da una cometa. Attualmente secondo il calendario ebraico siamo nel 5773. Per gli Incas il ritorno dell'Inca significa il ritorno ad un'epoca d'oro. Una nuova era di pace preceduta da tre fasi. Sembra che la prima fase sia iniziata nel 1990, la seconda, detta "di preparazione", iniziata nel 1993 e terminata nel 2000 e, infine la terza, detta "di manifestazione", che finirà nel 2012, quando apparirà la coppia reale che darà vita alla nuova era d'oro. Per i Maya il 21-12-2012 segna la fine del calendario e il momento del ritorno delle 9 divinità. Erroneamente qualcuno ha affermato che non è noto perché questo popolo non ha proseguito nel computo del tempo, non ha formulato previsioni oltre tale data. Niente di più falso! Dall'iscrizione rinvenuta sul monumento 6 del sito Maya di Tortuguero, nello Stato messicano di Tabasco, si ricava la data del 21-12-2012. Secondo l'iscrizione, in tale data si verificherebbe un evento con il coinvolgimento della divinità associata alla guerra e alla creazione, Bolon Yokte. Da qui la profezia. Risulta però l'esistenza di iscrizioni con date successive alla data del 2012, quindi i Maya non hanno considerato il 21-12-2012 come l'ultimo giorno, ma solo la fine di un ciclo del calendario, un'occasione di un nuovo periodo celebrato con grandi festeggiamenti. I Maya hanno previsto che il ritorno degli Dèi segnerà l'inizio di un cambiamento radicale che porterà l'umanità in un lungo periodo di pace e serenità. Come è stato stabilito che l'anno di questi cambiamenti, o catastrofi, sia effettivamente il 2012? L'unico universale e reale marcatore del tempo è la precessione degli equinozi; il moto stabilito dalla rotazione intorno al Sole; ossia la lenta oscillazione dell'asse polare terrestre intorno al polo dell'eclittica. In parole semplici, la precessione è quel movimento che la Terra compie per mantenere l'inclinazione dell'asse contrastando l'attrazione gravitazionale esercitata dal Sole e della Luna sul rigonfiamento equatoriale che tende a raddrizzare l'asse, costringendola a descrivere un cerchio - attualmente di 23,5°, che si completa ogni 25.776 anni, originando il moto precessionale. Durante tale movimento della Terra si denota un cambio dei cieli, delle posizioni delle stelle e delle costellazioni. Uno degli effetti è il susseguirsi delle stagioni con un certo anticipo ogni anno, in modo che quando il Sole ritorna a punto vernale risulterà spostato rispetto alle stelle di 1° ogni 72 anni circa. Il moto che ci permette di avere il meridiano celeste... Infatti se consideriamo un meridiano immaginario che collega il Polo Nord col Polo Sud, si può stabilire il punto di culmine delle stelle quando queste, attraversando questa linea immaginaria, raggiungono la massima elevazione sopra l'orizzonte. Rimando approfondimenti all'articolo "Nibiru e la prossima Era Precessionale" e qui di seguito alcuni punti significativi. Antichi testi ci narrano che agli Dei furono assegnati 12 periodi di regno ciascuno di 2.160 anni, corrispondenti alle 12 case zodiacali, coprendo in tal modo l'intero ciclo precessionale di 25.920 anni. I recenti calcoli scientifici hanno proposto che, in effetti, ogni casa zodiacale misura 2.148 anni e non 2160 portando il ciclo ad una durata di 25.776 anni. La scienza ufficiale ha stabilito che un grado precessionale corrisponde a 71,6 anni; dato che ogni Grande Era misura 30° avremo 2.148 anni per ogni segno zodiacale. Secondo altri calcoli un grado precessionale misurerebbe 71,47 anni, nel caso avremmo un ciclo di 25.790,20 anni. L'arrotondamento a 72 anni è stato operato per ragioni matematiche; per primi ad attuarlo i sumeri. Quindi, considerando che dopo il diluvio si verificò l'inizio di una nuova era precessionale con uno scarto di un grado e mezzo, cioè 108 anni e che sono trascorse sei ere di 2148 anni (attualmente siamo nella sesta), la prossima dovrebbe iniziare nel 2012. Se le ere fossero composte da 2160 anni quella nuova dovrebbe iniziare nel 2036. Dobbiamo anche considerare che viene indicato uno zodiaco siderale, non solo uno astronomico, per cui abbiamo date diverse per ogni costellazione. Al di là dei calcoli che ne derivano, specificati in "Nibiru e la prossima Era Precessionale", segnaliamo che Il calendario Maya prevede cicli di 52 anni; 100 di tali cicli corrispondono ad un Grande Ciclo, noto come 13 Baktun di 1.872.000 giorni. Considerando gli anni composti di 360 giorni, se l'inizio dell'ultimo Grande Ciclo risale all'11 agosto del 3113 a.C. si prevede che finirà nel 2087; ma se consideriamo gli anni formati da 365,25 giorni il Grande Ciclo sarà di 5.125 anni e finirà nel 2012. 100 cicli, cioè 5200 anni, di 365,25 sono 1.899.300 giorni non 1.872.000. Come 5.200 anni di 365 giorni equivalgono a 1.898.000. 100 volte il numero 18.980, di particolare significato per il popolo Maya. Rispetto a 1.872.000 avremo un Grande Ciclo di 5.128,76 anni e la sua fine avverrà nel 2015,76. Ma non è tutto. Abbiamo visto che la precessione, per ragioni matematiche, è stata calcolata di 25.920 anni, se formata da 12 ere di 2.160, ma in realtà si tratta di 12 ere di 2.148 fornendo una precessione di 25.776 anni, quindi tenendo conto che per i Maya, il Grande Ciclo, è solo un quinto dell'intera precessione, dividendo per 5 i due nuovi dati avremo 13 Baktun oppure un Baktun 13 di 5.184 anni e uno di 5155. Di conseguenza oltre al 2012 abbiamo altre due date per la fine del ciclo: rispettivamente il 2071 e il 2042. Il 2012 sembra anche segnare il passaggio da una costellazione ad un'altra; precisamente da quella attuale dei Pesci a quella dell'Acquario. Perché tale fatto è tanto importante da spingere gli antichi a lasciare un messaggio riguardante il nostro futuro che potesse giungere fino a noi? I Sumeri lo hanno fatto per primi rappresentando sopra una tavoletta, risalente al 4200 a.C., il passaggio di 3 ere e delle successive 3 che ancora dovevano trascorrere. Nel 4200 a.C. l'equinozio di primavera era segnato dalla costellazione del Toro; calcolando altri 3 passaggi si giunge alla fine dell'era dei Pesci. Il messaggio più significativo viene dalla terra d'Egitto. Nel libro dei morti è scritto: "Calcolando e tenendo in debito conto i giorni e le ore propizie delle stelle di Orione e delle Dodici Divinità che le reggono, la sesta fra esse pende sull'orlo dell'abisso nell'ora della disfatta del demonio. Ecco che io giungo quale trionfatore innanzi ad un vasto spazio del mondo inferiore. Io reco le mie offerte al Dio Shu... Quando cessati i massacri il sangue degli impuri si sarà raffreddato e la Terra nuovamente composta nella sua interezza, si riammanterà di fiori e di novelli frutti..." Un riferimento alla precessione e all'alternarsi delle costellazioni. Ma quale è la sesta? Il riferimento a Orione non è casuale. Dato che la precessione permette di tornare indietro nel tempo per esplorare i cieli antichi, è stato osservato che la disposizione delle 3 piramidi nella piana di Giza raffigurerebbero le tre stelle della cintura di Orione come apparivano nel cielo del 10.450 a.C.. In tale data la costellazione che segnava il punto vernale era il Leone e il monumento dal corpo leonino presente sulla piana egizia è la Sfinge, che raffigura la costellazione quando al tempo sorgeva a est sopra l'orizzonte. Quindi nella piana di Giza è stato raffigurato il cielo come appariva nel 10.450 a.C.; il Nilo la via Lattea, la Sfinge rivolta a Est verso la costellazione del Leone, le piramidi a sud verso Orione. Sorvolando, riguardo agli aspetti geologici del sito e dello stesso monumento, che segnalerebbero una datazione compresa fra 10.000 e 36.000 anni - in quanto le erosioni verticali presenti sono dovute esclusivamente all'azione dell'acqua e nel luogo non si sono manifestate copiose precipitazioni da almeno 10.000 anni - la domanda non è cosa accadde in quell'anno; ma cosa avvenne prima di quella data, o cosa fosse stato previsto. Un avvenimento tanto importante da rendere necessario lasciare un'indicazione alle generazioni future, un messaggio che il tempo non potesse cancellare. Un avvertimento riguardante un fenomeno che si manifesta ciclicamente, di cui la civiltà presente sul territorio era stata diretta testimone? Quel popolo non è stato l'unico a voler riprodurre sulla Terra il cielo come si presentava nel 10.450 a.C. A 30 Km dal Titicaca si trovano i resti di "Tiahuanaco", un tempo porto situato sulle sponde del lago; costruito, si narra, in una sola notte da esseri chiamati Viracocha venuti dal cielo "su piatti d'oro". Al centro del tempio rettangolare 3 steli risultano allineate come le stelle della cintura di Orione e, di conseguenza, come le 3 piramidi di Giza. Anche in quel sito una piramide: l'Akapana orientata verso i punti cardinali, allineata con la costellazione dell'acquario come la si vedeva nel cielo nel 10.450 a.C.. In Cambogia il popolo Kmer eresse una grande città, "Angkor", provvista di un complesso sistema di irrigazione. I templi eretti disegnerebbero nei dettagli la formazione del drago come appariva sull'orizzonte all'equinozio di primavera del 10.450 a.C.. Angkor racchiude un messaggio simbolico, evidenziato dalle 72 strutture, in un luogo ove ricorrono spesso i numeri collegati alla precessione, come fosse parte di un disegno globale antico. È stato riprodotto sulla Terra il punto più alto della traiettoria del drago e quello più basso di Orione, cioè il momento esatto che rappresenta la metà del ciclo precessionale, che avvenne nel 10.450 a.C.. I Veda parlano di 6 stelle che cadranno dal cielo: "Si trasformeranno in un'unica stella di tenebre che si opporrà al volere degli dei. Ma sarà necessaria un'altra stella affinché il destino si compia. La famiglia di Ashura è stata sterminata, e dovrai essere tu a crescerla. Insieme, voi vagherete per il mondo allo scopo di riunire le sei stelle che scacceranno il male dai cieli. Ma ci sarà qualcuno proveniente dall'oscurità che potrà controllare il movimento della volta celeste e delle stelle oscure. Voi crescerete nella fiamma scarlatta e sconfiggerete il male. La vittoria che conquisterete farà sì che il cielo non venga distrutto. Il vostro destino è ormai segnato: dovete riunire le sei stelle." Nella mitologia cambogiana si cita "un serpente alato che il settimo giorno scenderà dal Cielo e colpirà la Terra". Quel serpente dalle 7 teste, il cobra Ananta, raffigurato sulle pareti dei templi di Angkor Watt simboleggiato dal numero 72? Lo stesso valore del grado precessionale e, cosa ancora più singolare, la misura che separa il sito da Giza considerata al tempo meridiano "zero" (oggi Greenwich). Il 7 ci conduce alle 7 spire del serpente che discende dalla sommità della piramide di Kukulcan a Chichen Itza, concepita in modo che ogni anno, durante l'equinozio di primavera, il Sole al tramonto disegni sopra i suoi gradini proprio un serpente, le cui sette spire indicano che dopo sette ere, la Terra correrà un pericolo. Se partiamo dalla data del 10450 a.C. arriviamo all'era dell'Acquario. E il 7 ci porta ai 7 sigilli, ai 7 angeli, alle 7 trombe, alle 7 corna, ai 7 attributi dati a quell'agnello che aprì il 7° sigillo. E prima di questo il 6°: "l'Agnello aprì il sesto sigillo, e venne un gran terremoto. Il Sole diventò nero come un sacco di crine e tutta quanta la Luna diventò come sangue; le stelle del cielo caddero sulla Terra, come un fico lascia cadere i suoi frutti acerbi, quando è scosso da vento impetuoso. Il cielo si ritirò come un rotolo che si ravvolge; tutte le montagne e tutte le isole vennero rimosse dal loro posto. E i re della Terra, e i grandi, e i tribuni, e i ricchi e i potenti, e tutti quanti servi e liberi, si nascosero nelle caverne o tra le rocce delle montagne." Il 7 ricorre spesso nell'Apocalisse. "il mistero delle sette stelle che hai vedute nella mia destra, e dei sette candelabri d'oro. Le sette stelle sono gli angeli delle sette chiese, e i sette candelabri sono le sette chiese." "Poi vidi, in mezzo al trono e alle quattro creature viventi e in mezzo agli anziani, un Agnello in piedi, che pareva essere stato immolato, ed aveva sette corna e sette occhi che sono i sette Spiriti di Dio, mandati per tutta la Terra. Ed esso venne e prese il libro dalla destra di Colui che sedeva sul trono." "Qui sta la mente che ha sapienza. Le sette teste sono sette monti sui quali la donna siede; e sono anche sette re: cinque sono caduti, uno è, e l'altro non è ancora venuto; e quando sarà venuto, ha da durar poco." Sembra chiaro il riferimento alle ere precessionali. 5 ere sono passate, una è quella presente, l'altra non è ancora venuta. Verrà, ma sembra che il suo tempo non sia lungo. Cosa significa? Sarà la fine del tempo; dei tempi? Per questo i Maya non hanno continuato i loro calcoli? Frasi sibilline dal significato ermetico. Stando ai calcoli scientifici sappiamo che il moto precessionale non è costante e le costellazioni non si estendono tutte per 30°. Per esempio la Vergine si estende per 43,5°, lo Scorpione di 7,25°, i Pesci di 36,87° pari a 2.638,80 anni e l'Acquario poco più di 24° pari a 1.719,67 anni. Quindi, per chi supererà l'evento profetico sembra che vi saranno veramente mille anni di pace e serenità. Cosa che forse è accaduta anche in passato come si legge nel Timeo: "Per voi e per altri popoli solo recentemente la vita si è arricchita con le lettere e con le altre necessità culturali poiché, ancora una volta, dopo il solito periodo di anni, i torrenti celesti si sono riversati come una pestilenza, lasciando vivi soltanto gli uomini più rozzi e analfabeti. Così, avete dovuto ricominciare come i bambini, ignoranti di tutto quanto esisteva nei tempi antichi, qui o nel vostro paese." Ma può darsi che non ci siano comete che cadono, serpenti, o altri eventi catastrofici e che l'evento sia legato al ciclo delle macchie solari o al cambio della polarità. Il campo magnetico terrestre non ha mantenuto la stessa polarità nel tempo, ma ha subito delle inversioni. Queste infatti sono irregolari e senza una durata fissa. L'ultima inversione sembra risalga a circa 780.000 anni fa. Si stima che negli ultimi 20 milioni di anni il campo magnetico terrestre abbia invertito la sua polarità 50 volte, circa 10 volte negli ultimi 4 milioni di anni. Negli ultimi anni è stato notato un indebolimento del campo magnetico terrestre, un segnale che molti indicano come un possibile cambio dei poli magnetici. L'indebolimento del campo si completa nell'arco di alcuni millenni prima di giungere all'inversione. Momento in cui sembra che la Terra si fermi per 72 ore prima di iniziare a girare al contrario invertendo il suo moto. Un fenomeno che a detta degli scienziati non vedremo in quanto l'attuale diminuzione in atto proseguirà fino al 3400. Un fenomeno che se avvenisse a breve sarebbe la prima volta che si verificherebbe con una Terra popolata da 6 miliardi di individui. Durante la transizione tra la polarità attuale e quella successiva, la Terra sarebbe temporaneamente senza il suo schermo protettivo. Saremmo dunque esposti pericolosamente alle radiazioni cosmiche e solari. Attraverso migliaia di prove di simulazione è stato appurato che le inversioni richiedono alcune migliaia di anni per completarsi e non comportano l'azzeramento del campo magnetico, ma una sua modifica che lo porta ad uno stato più complesso. A tale proposito richiamo l'attenzione sull'articolo di Badalucco "La Forza invisibile". Le inversioni possono dipendere anche dall'attività solare che raggiungerà un picco nel 2012, dopo il consueto ciclo di macchie solari di 11,1 anni e, guarda caso alla fine di un Grande Ciclo di macchie, calcolato anche dai Maya, di 18.980 anni. Proprio la cifra che indica la fine del Grande Computo. Ossia 52x365 equivalente a 18.980 anni. Il riferimento alle macchie proviene però anche dall'Egitto. Se consideriamo la data del 10.450 a.C. e quella indicata dall'allineamento dei condotti, che ci segnala il 2.450 a.C., troveremo una differenza di 8.000 anni che, divisi per il grado precessionale di 72 (sempre tenendo conto il valore reale del grado di 71,6) darà un valore di 111,111; chiaro riferimento alla macchie solari e all'attività del Sole. Coloro che osserveranno la riproduzione in Terra della posizione delle 3 stelle della cintura di Orione dedurranno che nel 10.450 a.C., risultava spostata più in alto di 111,111° rispetto alla sua posizione, perché saranno trascorse 5 fasi e si avvicinerà il completamento del relativo ciclo di 18.980 anni solari. Coincidenze? Solo numeri? Già, numeri... Con la matematica possiamo giocare a lungo; ricavare le stesse cifre con altri calcoli; quindi ogni cifra diventa dubbia. Anche perché i dati sopra riportati sono ricavati considerando il ciclo precessionale di 26.000 anni; ma, come abbiamo scritto, è un valore adottato per motivi matematici. Il dato reale è 25.776. A questo aggiungiamo che nel 2012 tutti i pianeti saranno allineati influenzando il campo magnetico terrestre, che la Terra e il Sole saranno a loro volta allineati con il centro della Galassia; fatto che sembra avvenuto anche 13.000 anni fa, ma dalla parte opposta. Inoltre, affermare che l'epoca della costruzione delle 3 piramidi nella piana di Giza era il 10.450 a.C. mi sembra una imprecisione, perché se all'epoca i monumenti erano già in loco, devono essere stati costruiti anni prima. Impensabile che tutto si svolgesse in una "sola notte". Di conseguenza quando si è manifestato l'evento ciclico? Quale data dobbiamo prendere come inizio dei nostri calcoli per il computo del tempo? A meno che tutto sia stato previsto, come d'altronde si racconta, 200 anni prima e si sia provveduto alla costruzione del "messaggio" temendo il peggio. E, giocando con i numeri, arriviamo agli 11 cicli al secondo raggiunti dalla risonanza all'interno della cavità di Schumann dove attraverso le scariche dei fulmini si condensano le onde elettromagnetiche nella banda ELF; una cavità situata tra la superficie terrestre e il limite interno della ionosfera a 55 chilometri di altezza. La Frequenza fondamentale della risonanza di Schumann è un'Onda stazionaria nella cavità Terra-Ionosfera con una lunghezza d'onda uguale alla circonferenza della Terra. In qualsiasi momento la carica all'interno della cavità è costante, ossia 500.000 Coulomb. La Terra possiede una frequenza sonora di base che, dal momento della sua scoperta, è rimasta inalterata a circa 7,8 Hertz. Può oscillare fra 6 e 50 cicli al secondo, fra 7, 8, 14, 20, 33, 39 e 45 Hertz. Attualmente, secondo recenti stime, il valore della risonanza di cavità Schumann avrebbe già superato gli 11 Hertz e continuerebbe ad aumentare ulteriormente. L'intensità della densità del campo magnetico è proporzionale alla velocità di rotazione del pianeta. L'aumento delle risonanze sembra accompagnato dalla diminuzione del campo magnetico. Secondo il geologo Gregg Braden, tanto tempo fa i Maya ritenevano che il culmine della trasformazione poteva essere raggiunto nel 2012, quando la risonanza magnetica potrebbe toccare i 13 cicli al secondo e il suo campo magnetico potrebbe addirittura assestarsi attorno allo zero. Il prof. Bamerjee dell'Università del Nuovo Messico afferma che il campo ha perso la metà della sua intensità negli ultimi 4000 anni e prevede un inversione. Un meccanismo del tutto naturale. Tutte le volte che l'intensità del campo magnetico del nostro pianeta è diminuita è corrisposto l'inversione del nord e sud magnetico. Quando? Fra 4000 anni? Fra 1500? I pareri sono controversi. Altri indicano una flessione del 50% del campo ma rispetto a 1500 anni fa. Sempre secondo Braden la risonanza toccherà i 13 cicli al secondo e, contemporaneamente, il campo magnetico raggiungerà il punto ZERO, nel 2012. Quando Schumann la scoprì, nel 1898, la risonanza misurava 7,8 Hertz; nel 2002 è stata rilevata a 11,9 cicli. Per logica il valore 13 verrà raggiunto fra 104 anni. Sarà il 2112. Qualcuno ha sbagliato i calcoli di 100 anni? Il dottor Brian Desborough sostiene che i media tendono a sminuire e, alla peggio, ignorare molti eventi geofisici e conferma la diminuzione del campo magnetico terrestre che prossimamente raggiungerà lo zero. Il servizio geologico degli Stati Uniti sostiene che ogni 500 mila anni il campo magnetico terrestre raggiunge lo zero per poi riformarsi lentamente. I Maya parlavano di un periodo di assenza di tempo. La scienza non è in grado di spiegare il motivo del cambiamento della cavità di Schumann, forse dovuto al ciclo delle macchie solari, dato che la ionosfera cambia con un ciclo di ogni 11 anni dell'attività solare. I giochi matematici continuano con il numero Maya che indica la data di inaugurazione del Tempio della croce di Palenque: 1.359.340. Diviso per 18.980 fornisce 71,619 il valore ritenuto esatto del grado precessionale. I Maya avevano anche un numero sacro: 1.366.560; tale numero diviso per 72, valore del grado precessionale, fornisce il valore di 18.980. Numero degli anni che occorrono perché i due calendari Maya coincidano: 52x365 = 18.980; 73x260 = 18.980. Nell'arco di 18.139 anni si verificano 5 inversioni del campo magnetico solare della lunghezza di 374 anni l'una.
I Maya contavano 187 anni per un ciclo delle macchie e 20 di questi cicli sono uguali a 1.366.040 giorni. Il sistema numerico Maya era connesso ai cicli del magnetismo solare; ogni 260 giorni avveniva l'interazione fra i campi magnetici polari e equatoriali del Sole. Entrambi i numeri, 1.366.040 e 1.366.560, risultano divisibili per 260 fornendo rispettivamente 5.254 e 5.256. Dato che, come qualcuno ha asserito, la matematica "non è un'opinione"; rifacendo un po' di calcoli scopriamo che i grandi numeri sono valori riferiti alla stessa cosa. Ufficialmente un ciclo di macchie dura 187 anni. Ogni anno conta 365 giorni quindi avremo 68.255 giorni, ma non 68.302.
Perché tale differenza? Nei calcoli è stato considerato l'anno di 365,25. Infatti 365,25x187 = 68.301,75, arrotondato a 68.302. Il valore 1.366.650:365,25 fornisce 3.741,60 che diviso per 20 (cicli) dà 187,08. Per cui 187x20 = 3.740x365,25 = 1.366.035 (anziché 1.366.040). Benché il risultato finale non cambia. I Maya seguivano anche la rotazione di Venere di 584 giorni per un ulteriore controllo del ciclo delle macchie solari, appurando un periodo di 68.328 giorni (117 volte 584). 20 di questi passaggi equivalgono a 1.336.560 giorni; da cui: 1.336.560:365,25 = 3.659,30 e non 3.756 anni, cifra che indica, per alcuni, dopo quanto tempo cambia il campo magnetico solare. Differenze di calcolo che possono rivelarsi influenti nel computo per stabilire la profetica data. Calcolare il ciclo delle macchie solari serviva per conoscere quando il campo magnetico dello strato interno del Sole si inclinava costringendo la Terra a inclinarsi sul proprio asse magnetico per contrastarne l'effetto. Le macchie solari ci indicano anche il valore 111,111 e il 111esimo Papa della profezia di Malachia viene identificato in Benedetto XVI, ritenuto penultimo pontefice. Malachia però non ha indicato un 112esimo papa, ha solo profetizzato che l'ultimo sarà Pietro il romano. Quanti papi si succederanno fra il 111esimo e l'ultimo? Tornando alla funzione della Grande Piramide con il suo Djed, la colonna di Osiride, era quella di controbilanciare la forza del campo magnetico? Se così era, il tempo e l'uomo hanno distrutto il meccanismo e perduto le istruzioni del suo funzionamento. Stiamo navigando alla deriva verso una profetica, ciclica catastrofe? noi, dannati e condannati, insigniti del nobel per l'egoismo. Noi, che ci siamo definiti una CIVILTÀ più avanzata e tecnologicamente superiore di quelle che ci hanno preceduto. Noi, che anziché costruire siamo stati solo capaci di distruggere, pianeta compreso... Noi, che rispetto ai costruttori dei megalitici monumenti di pietra, che ci guardano da millenni, non abbiamo il diritto di definirci CIVILTÀ. Perché non lo siamo. Perché abbiamo dimenticato il vero significato di quella parola. Siamo davvero il "virus letale" da debellare; siamo la "NON CIVILTÀ".
Chi ha impresso nelle pietre un messaggio per metterci in guardia da tale pericolo, con la speranza che avremmo trovato il modo per sopravvivere? Possiamo anche non credere a tutti questi profeti. Più volte si è gridato alla fine del mondo. In pratica alla fine di ogni millennio; ma siamo sempre qui, su questo pianeta che ogni giorno, con un esasperato accanimento, ci adoperiamo a distruggere. Forse è questa la catastrofe. Il 2012 rappresenta il punto di non ritorno. Se lo superiamo non potremo più salvare il pianeta dalla nostra azione distruttrice perpetrata in nome dello sviluppo e del progresso... se questo stile di vita si può definire progresso. La cosa sconcertante però è che ogni popolo, ogni civiltà che ci ha preceduto ha suonato la stessa musica; parlato la stessa lingua. Civiltà che, secondo le datazioni storiche, non hanno avuto contatti fra loro. Popoli situati ai quattro angoli del mondo, in punti geografici diversi. Una coincidenza? Forse l'eredità di un precedente e più antico popolo? Il leggendario popolo di Atlantide? Per questo si sta cercando di capire quali fenomeni potrebbero avvalorare tali profezie nel 2012. Abbiamo studiato libri, documenti, monumenti, per scoprire se il 21-12-2012 è davvero la data in cui dovremmo affrontare il profetico pericolo e abbiamo compreso in quale modo è stato calcolato il tempo da chi ci ha preceduto; quale orologio hanno utilizzato per il computo: la precessione degli equinozi. Nonostante ciò non è semplice individuare il momento esatto degli eventi che dovrebbero verificarsi. Molti popoli hanno indicato il 2012 come l'anno di grandi avvenimenti. La Torà prevede che nell'anno 5776 la Terra sarà colpita da una cometa. Attualmente secondo il calendario ebraico siamo nel 5773. Per gli Incas il ritorno dell'Inca significa il ritorno ad un'epoca d'oro. Una nuova era di pace preceduta da tre fasi. Sembra che la prima fase sia iniziata nel 1990, la seconda, detta "di preparazione", iniziata nel 1993 e terminata nel 2000 e, infine la terza, detta "di manifestazione", che finirà nel 2012, quando apparirà la coppia reale che darà vita alla nuova era d'oro. Per i Maya il 21-12-2012 segna la fine del calendario e il momento del ritorno delle 9 divinità. Erroneamente qualcuno ha affermato che non è noto perché questo popolo non ha proseguito nel computo del tempo, non ha formulato previsioni oltre tale data. Niente di più falso! Dall'iscrizione rinvenuta sul monumento 6 del sito Maya di Tortuguero, nello Stato messicano di Tabasco, si ricava la data del 21-12-2012. Secondo l'iscrizione, in tale data si verificherebbe un evento con il coinvolgimento della divinità associata alla guerra e alla creazione, Bolon Yokte. Da qui la profezia. Risulta però l'esistenza di iscrizioni con date successive alla data del 2012, quindi i Maya non hanno considerato il 21-12-2012 come l'ultimo giorno, ma solo la fine di un ciclo del calendario, un'occasione di un nuovo periodo celebrato con grandi festeggiamenti. I Maya hanno previsto che il ritorno degli Dèi segnerà l'inizio di un cambiamento radicale che porterà l'umanità in un lungo periodo di pace e serenità. Come è stato stabilito che l'anno di questi cambiamenti, o catastrofi, sia effettivamente il 2012? L'unico universale e reale marcatore del tempo è la precessione degli equinozi; il moto stabilito dalla rotazione intorno al Sole; ossia la lenta oscillazione dell'asse polare terrestre intorno al polo dell'eclittica. In parole semplici, la precessione è quel movimento che la Terra compie per mantenere l'inclinazione dell'asse contrastando l'attrazione gravitazionale esercitata dal Sole e della Luna sul rigonfiamento equatoriale che tende a raddrizzare l'asse, costringendola a descrivere un cerchio - attualmente di 23,5°, che si completa ogni 25.776 anni, originando il moto precessionale. Durante tale movimento della Terra si denota un cambio dei cieli, delle posizioni delle stelle e delle costellazioni. Uno degli effetti è il susseguirsi delle stagioni con un certo anticipo ogni anno, in modo che quando il Sole ritorna a punto vernale risulterà spostato rispetto alle stelle di 1° ogni 72 anni circa. Il moto che ci permette di avere il meridiano celeste... Infatti se consideriamo un meridiano immaginario che collega il Polo Nord col Polo Sud, si può stabilire il punto di culmine delle stelle quando queste, attraversando questa linea immaginaria, raggiungono la massima elevazione sopra l'orizzonte. Rimando approfondimenti all'articolo "Nibiru e la prossima Era Precessionale" e qui di seguito alcuni punti significativi. Antichi testi ci narrano che agli Dei furono assegnati 12 periodi di regno ciascuno di 2.160 anni, corrispondenti alle 12 case zodiacali, coprendo in tal modo l'intero ciclo precessionale di 25.920 anni. I recenti calcoli scientifici hanno proposto che, in effetti, ogni casa zodiacale misura 2.148 anni e non 2160 portando il ciclo ad una durata di 25.776 anni. La scienza ufficiale ha stabilito che un grado precessionale corrisponde a 71,6 anni; dato che ogni Grande Era misura 30° avremo 2.148 anni per ogni segno zodiacale. Secondo altri calcoli un grado precessionale misurerebbe 71,47 anni, nel caso avremmo un ciclo di 25.790,20 anni. L'arrotondamento a 72 anni è stato operato per ragioni matematiche; per primi ad attuarlo i sumeri. Quindi, considerando che dopo il diluvio si verificò l'inizio di una nuova era precessionale con uno scarto di un grado e mezzo, cioè 108 anni e che sono trascorse sei ere di 2148 anni (attualmente siamo nella sesta), la prossima dovrebbe iniziare nel 2012. Se le ere fossero composte da 2160 anni quella nuova dovrebbe iniziare nel 2036. Dobbiamo anche considerare che viene indicato uno zodiaco siderale, non solo uno astronomico, per cui abbiamo date diverse per ogni costellazione. Al di là dei calcoli che ne derivano, specificati in "Nibiru e la prossima Era Precessionale", segnaliamo che Il calendario Maya prevede cicli di 52 anni; 100 di tali cicli corrispondono ad un Grande Ciclo, noto come 13 Baktun di 1.872.000 giorni. Considerando gli anni composti di 360 giorni, se l'inizio dell'ultimo Grande Ciclo risale all'11 agosto del 3113 a.C. si prevede che finirà nel 2087; ma se consideriamo gli anni formati da 365,25 giorni il Grande Ciclo sarà di 5.125 anni e finirà nel 2012. 100 cicli, cioè 5200 anni, di 365,25 sono 1.899.300 giorni non 1.872.000. Come 5.200 anni di 365 giorni equivalgono a 1.898.000. 100 volte il numero 18.980, di particolare significato per il popolo Maya. Rispetto a 1.872.000 avremo un Grande Ciclo di 5.128,76 anni e la sua fine avverrà nel 2015,76. Ma non è tutto. Abbiamo visto che la precessione, per ragioni matematiche, è stata calcolata di 25.920 anni, se formata da 12 ere di 2.160, ma in realtà si tratta di 12 ere di 2.148 fornendo una precessione di 25.776 anni, quindi tenendo conto che per i Maya, il Grande Ciclo, è solo un quinto dell'intera precessione, dividendo per 5 i due nuovi dati avremo 13 Baktun oppure un Baktun 13 di 5.184 anni e uno di 5155. Di conseguenza oltre al 2012 abbiamo altre due date per la fine del ciclo: rispettivamente il 2071 e il 2042. Il 2012 sembra anche segnare il passaggio da una costellazione ad un'altra; precisamente da quella attuale dei Pesci a quella dell'Acquario. Perché tale fatto è tanto importante da spingere gli antichi a lasciare un messaggio riguardante il nostro futuro che potesse giungere fino a noi? I Sumeri lo hanno fatto per primi rappresentando sopra una tavoletta, risalente al 4200 a.C., il passaggio di 3 ere e delle successive 3 che ancora dovevano trascorrere. Nel 4200 a.C. l'equinozio di primavera era segnato dalla costellazione del Toro; calcolando altri 3 passaggi si giunge alla fine dell'era dei Pesci. Il messaggio più significativo viene dalla terra d'Egitto. Nel libro dei morti è scritto: "Calcolando e tenendo in debito conto i giorni e le ore propizie delle stelle di Orione e delle Dodici Divinità che le reggono, la sesta fra esse pende sull'orlo dell'abisso nell'ora della disfatta del demonio. Ecco che io giungo quale trionfatore innanzi ad un vasto spazio del mondo inferiore. Io reco le mie offerte al Dio Shu... Quando cessati i massacri il sangue degli impuri si sarà raffreddato e la Terra nuovamente composta nella sua interezza, si riammanterà di fiori e di novelli frutti..." Un riferimento alla precessione e all'alternarsi delle costellazioni. Ma quale è la sesta? Il riferimento a Orione non è casuale. Dato che la precessione permette di tornare indietro nel tempo per esplorare i cieli antichi, è stato osservato che la disposizione delle 3 piramidi nella piana di Giza raffigurerebbero le tre stelle della cintura di Orione come apparivano nel cielo del 10.450 a.C.. In tale data la costellazione che segnava il punto vernale era il Leone e il monumento dal corpo leonino presente sulla piana egizia è la Sfinge, che raffigura la costellazione quando al tempo sorgeva a est sopra l'orizzonte. Quindi nella piana di Giza è stato raffigurato il cielo come appariva nel 10.450 a.C.; il Nilo la via Lattea, la Sfinge rivolta a Est verso la costellazione del Leone, le piramidi a sud verso Orione. Sorvolando, riguardo agli aspetti geologici del sito e dello stesso monumento, che segnalerebbero una datazione compresa fra 10.000 e 36.000 anni - in quanto le erosioni verticali presenti sono dovute esclusivamente all'azione dell'acqua e nel luogo non si sono manifestate copiose precipitazioni da almeno 10.000 anni - la domanda non è cosa accadde in quell'anno; ma cosa avvenne prima di quella data, o cosa fosse stato previsto. Un avvenimento tanto importante da rendere necessario lasciare un'indicazione alle generazioni future, un messaggio che il tempo non potesse cancellare. Un avvertimento riguardante un fenomeno che si manifesta ciclicamente, di cui la civiltà presente sul territorio era stata diretta testimone? Quel popolo non è stato l'unico a voler riprodurre sulla Terra il cielo come si presentava nel 10.450 a.C. A 30 Km dal Titicaca si trovano i resti di "Tiahuanaco", un tempo porto situato sulle sponde del lago; costruito, si narra, in una sola notte da esseri chiamati Viracocha venuti dal cielo "su piatti d'oro". Al centro del tempio rettangolare 3 steli risultano allineate come le stelle della cintura di Orione e, di conseguenza, come le 3 piramidi di Giza. Anche in quel sito una piramide: l'Akapana orientata verso i punti cardinali, allineata con la costellazione dell'acquario come la si vedeva nel cielo nel 10.450 a.C.. In Cambogia il popolo Kmer eresse una grande città, "Angkor", provvista di un complesso sistema di irrigazione. I templi eretti disegnerebbero nei dettagli la formazione del drago come appariva sull'orizzonte all'equinozio di primavera del 10.450 a.C.. Angkor racchiude un messaggio simbolico, evidenziato dalle 72 strutture, in un luogo ove ricorrono spesso i numeri collegati alla precessione, come fosse parte di un disegno globale antico. È stato riprodotto sulla Terra il punto più alto della traiettoria del drago e quello più basso di Orione, cioè il momento esatto che rappresenta la metà del ciclo precessionale, che avvenne nel 10.450 a.C.. I Veda parlano di 6 stelle che cadranno dal cielo: "Si trasformeranno in un'unica stella di tenebre che si opporrà al volere degli dei. Ma sarà necessaria un'altra stella affinché il destino si compia. La famiglia di Ashura è stata sterminata, e dovrai essere tu a crescerla. Insieme, voi vagherete per il mondo allo scopo di riunire le sei stelle che scacceranno il male dai cieli. Ma ci sarà qualcuno proveniente dall'oscurità che potrà controllare il movimento della volta celeste e delle stelle oscure. Voi crescerete nella fiamma scarlatta e sconfiggerete il male. La vittoria che conquisterete farà sì che il cielo non venga distrutto. Il vostro destino è ormai segnato: dovete riunire le sei stelle." Nella mitologia cambogiana si cita "un serpente alato che il settimo giorno scenderà dal Cielo e colpirà la Terra". Quel serpente dalle 7 teste, il cobra Ananta, raffigurato sulle pareti dei templi di Angkor Watt simboleggiato dal numero 72? Lo stesso valore del grado precessionale e, cosa ancora più singolare, la misura che separa il sito da Giza considerata al tempo meridiano "zero" (oggi Greenwich). Il 7 ci conduce alle 7 spire del serpente che discende dalla sommità della piramide di Kukulcan a Chichen Itza, concepita in modo che ogni anno, durante l'equinozio di primavera, il Sole al tramonto disegni sopra i suoi gradini proprio un serpente, le cui sette spire indicano che dopo sette ere, la Terra correrà un pericolo. Se partiamo dalla data del 10450 a.C. arriviamo all'era dell'Acquario. E il 7 ci porta ai 7 sigilli, ai 7 angeli, alle 7 trombe, alle 7 corna, ai 7 attributi dati a quell'agnello che aprì il 7° sigillo. E prima di questo il 6°: "l'Agnello aprì il sesto sigillo, e venne un gran terremoto. Il Sole diventò nero come un sacco di crine e tutta quanta la Luna diventò come sangue; le stelle del cielo caddero sulla Terra, come un fico lascia cadere i suoi frutti acerbi, quando è scosso da vento impetuoso. Il cielo si ritirò come un rotolo che si ravvolge; tutte le montagne e tutte le isole vennero rimosse dal loro posto. E i re della Terra, e i grandi, e i tribuni, e i ricchi e i potenti, e tutti quanti servi e liberi, si nascosero nelle caverne o tra le rocce delle montagne." Il 7 ricorre spesso nell'Apocalisse. "il mistero delle sette stelle che hai vedute nella mia destra, e dei sette candelabri d'oro. Le sette stelle sono gli angeli delle sette chiese, e i sette candelabri sono le sette chiese." "Poi vidi, in mezzo al trono e alle quattro creature viventi e in mezzo agli anziani, un Agnello in piedi, che pareva essere stato immolato, ed aveva sette corna e sette occhi che sono i sette Spiriti di Dio, mandati per tutta la Terra. Ed esso venne e prese il libro dalla destra di Colui che sedeva sul trono." "Qui sta la mente che ha sapienza. Le sette teste sono sette monti sui quali la donna siede; e sono anche sette re: cinque sono caduti, uno è, e l'altro non è ancora venuto; e quando sarà venuto, ha da durar poco." Sembra chiaro il riferimento alle ere precessionali. 5 ere sono passate, una è quella presente, l'altra non è ancora venuta. Verrà, ma sembra che il suo tempo non sia lungo. Cosa significa? Sarà la fine del tempo; dei tempi? Per questo i Maya non hanno continuato i loro calcoli? Frasi sibilline dal significato ermetico. Stando ai calcoli scientifici sappiamo che il moto precessionale non è costante e le costellazioni non si estendono tutte per 30°. Per esempio la Vergine si estende per 43,5°, lo Scorpione di 7,25°, i Pesci di 36,87° pari a 2.638,80 anni e l'Acquario poco più di 24° pari a 1.719,67 anni. Quindi, per chi supererà l'evento profetico sembra che vi saranno veramente mille anni di pace e serenità. Cosa che forse è accaduta anche in passato come si legge nel Timeo: "Per voi e per altri popoli solo recentemente la vita si è arricchita con le lettere e con le altre necessità culturali poiché, ancora una volta, dopo il solito periodo di anni, i torrenti celesti si sono riversati come una pestilenza, lasciando vivi soltanto gli uomini più rozzi e analfabeti. Così, avete dovuto ricominciare come i bambini, ignoranti di tutto quanto esisteva nei tempi antichi, qui o nel vostro paese." Ma può darsi che non ci siano comete che cadono, serpenti, o altri eventi catastrofici e che l'evento sia legato al ciclo delle macchie solari o al cambio della polarità. Il campo magnetico terrestre non ha mantenuto la stessa polarità nel tempo, ma ha subito delle inversioni. Queste infatti sono irregolari e senza una durata fissa. L'ultima inversione sembra risalga a circa 780.000 anni fa. Si stima che negli ultimi 20 milioni di anni il campo magnetico terrestre abbia invertito la sua polarità 50 volte, circa 10 volte negli ultimi 4 milioni di anni. Negli ultimi anni è stato notato un indebolimento del campo magnetico terrestre, un segnale che molti indicano come un possibile cambio dei poli magnetici. L'indebolimento del campo si completa nell'arco di alcuni millenni prima di giungere all'inversione. Momento in cui sembra che la Terra si fermi per 72 ore prima di iniziare a girare al contrario invertendo il suo moto. Un fenomeno che a detta degli scienziati non vedremo in quanto l'attuale diminuzione in atto proseguirà fino al 3400. Un fenomeno che se avvenisse a breve sarebbe la prima volta che si verificherebbe con una Terra popolata da 6 miliardi di individui. Durante la transizione tra la polarità attuale e quella successiva, la Terra sarebbe temporaneamente senza il suo schermo protettivo. Saremmo dunque esposti pericolosamente alle radiazioni cosmiche e solari. Attraverso migliaia di prove di simulazione è stato appurato che le inversioni richiedono alcune migliaia di anni per completarsi e non comportano l'azzeramento del campo magnetico, ma una sua modifica che lo porta ad uno stato più complesso. A tale proposito richiamo l'attenzione sull'articolo di Badalucco "La Forza invisibile". Le inversioni possono dipendere anche dall'attività solare che raggiungerà un picco nel 2012, dopo il consueto ciclo di macchie solari di 11,1 anni e, guarda caso alla fine di un Grande Ciclo di macchie, calcolato anche dai Maya, di 18.980 anni. Proprio la cifra che indica la fine del Grande Computo. Ossia 52x365 equivalente a 18.980 anni. Il riferimento alle macchie proviene però anche dall'Egitto. Se consideriamo la data del 10.450 a.C. e quella indicata dall'allineamento dei condotti, che ci segnala il 2.450 a.C., troveremo una differenza di 8.000 anni che, divisi per il grado precessionale di 72 (sempre tenendo conto il valore reale del grado di 71,6) darà un valore di 111,111; chiaro riferimento alla macchie solari e all'attività del Sole. Coloro che osserveranno la riproduzione in Terra della posizione delle 3 stelle della cintura di Orione dedurranno che nel 10.450 a.C., risultava spostata più in alto di 111,111° rispetto alla sua posizione, perché saranno trascorse 5 fasi e si avvicinerà il completamento del relativo ciclo di 18.980 anni solari. Coincidenze? Solo numeri? Già, numeri... Con la matematica possiamo giocare a lungo; ricavare le stesse cifre con altri calcoli; quindi ogni cifra diventa dubbia. Anche perché i dati sopra riportati sono ricavati considerando il ciclo precessionale di 26.000 anni; ma, come abbiamo scritto, è un valore adottato per motivi matematici. Il dato reale è 25.776. A questo aggiungiamo che nel 2012 tutti i pianeti saranno allineati influenzando il campo magnetico terrestre, che la Terra e il Sole saranno a loro volta allineati con il centro della Galassia; fatto che sembra avvenuto anche 13.000 anni fa, ma dalla parte opposta. Inoltre, affermare che l'epoca della costruzione delle 3 piramidi nella piana di Giza era il 10.450 a.C. mi sembra una imprecisione, perché se all'epoca i monumenti erano già in loco, devono essere stati costruiti anni prima. Impensabile che tutto si svolgesse in una "sola notte". Di conseguenza quando si è manifestato l'evento ciclico? Quale data dobbiamo prendere come inizio dei nostri calcoli per il computo del tempo? A meno che tutto sia stato previsto, come d'altronde si racconta, 200 anni prima e si sia provveduto alla costruzione del "messaggio" temendo il peggio. E, giocando con i numeri, arriviamo agli 11 cicli al secondo raggiunti dalla risonanza all'interno della cavità di Schumann dove attraverso le scariche dei fulmini si condensano le onde elettromagnetiche nella banda ELF; una cavità situata tra la superficie terrestre e il limite interno della ionosfera a 55 chilometri di altezza. La Frequenza fondamentale della risonanza di Schumann è un'Onda stazionaria nella cavità Terra-Ionosfera con una lunghezza d'onda uguale alla circonferenza della Terra. In qualsiasi momento la carica all'interno della cavità è costante, ossia 500.000 Coulomb. La Terra possiede una frequenza sonora di base che, dal momento della sua scoperta, è rimasta inalterata a circa 7,8 Hertz. Può oscillare fra 6 e 50 cicli al secondo, fra 7, 8, 14, 20, 33, 39 e 45 Hertz. Attualmente, secondo recenti stime, il valore della risonanza di cavità Schumann avrebbe già superato gli 11 Hertz e continuerebbe ad aumentare ulteriormente. L'intensità della densità del campo magnetico è proporzionale alla velocità di rotazione del pianeta. L'aumento delle risonanze sembra accompagnato dalla diminuzione del campo magnetico. Secondo il geologo Gregg Braden, tanto tempo fa i Maya ritenevano che il culmine della trasformazione poteva essere raggiunto nel 2012, quando la risonanza magnetica potrebbe toccare i 13 cicli al secondo e il suo campo magnetico potrebbe addirittura assestarsi attorno allo zero. Il prof. Bamerjee dell'Università del Nuovo Messico afferma che il campo ha perso la metà della sua intensità negli ultimi 4000 anni e prevede un inversione. Un meccanismo del tutto naturale. Tutte le volte che l'intensità del campo magnetico del nostro pianeta è diminuita è corrisposto l'inversione del nord e sud magnetico. Quando? Fra 4000 anni? Fra 1500? I pareri sono controversi. Altri indicano una flessione del 50% del campo ma rispetto a 1500 anni fa. Sempre secondo Braden la risonanza toccherà i 13 cicli al secondo e, contemporaneamente, il campo magnetico raggiungerà il punto ZERO, nel 2012. Quando Schumann la scoprì, nel 1898, la risonanza misurava 7,8 Hertz; nel 2002 è stata rilevata a 11,9 cicli. Per logica il valore 13 verrà raggiunto fra 104 anni. Sarà il 2112. Qualcuno ha sbagliato i calcoli di 100 anni? Il dottor Brian Desborough sostiene che i media tendono a sminuire e, alla peggio, ignorare molti eventi geofisici e conferma la diminuzione del campo magnetico terrestre che prossimamente raggiungerà lo zero. Il servizio geologico degli Stati Uniti sostiene che ogni 500 mila anni il campo magnetico terrestre raggiunge lo zero per poi riformarsi lentamente. I Maya parlavano di un periodo di assenza di tempo. La scienza non è in grado di spiegare il motivo del cambiamento della cavità di Schumann, forse dovuto al ciclo delle macchie solari, dato che la ionosfera cambia con un ciclo di ogni 11 anni dell'attività solare. I giochi matematici continuano con il numero Maya che indica la data di inaugurazione del Tempio della croce di Palenque: 1.359.340. Diviso per 18.980 fornisce 71,619 il valore ritenuto esatto del grado precessionale. I Maya avevano anche un numero sacro: 1.366.560; tale numero diviso per 72, valore del grado precessionale, fornisce il valore di 18.980. Numero degli anni che occorrono perché i due calendari Maya coincidano: 52x365 = 18.980; 73x260 = 18.980. Nell'arco di 18.139 anni si verificano 5 inversioni del campo magnetico solare della lunghezza di 374 anni l'una.
I Maya contavano 187 anni per un ciclo delle macchie e 20 di questi cicli sono uguali a 1.366.040 giorni. Il sistema numerico Maya era connesso ai cicli del magnetismo solare; ogni 260 giorni avveniva l'interazione fra i campi magnetici polari e equatoriali del Sole. Entrambi i numeri, 1.366.040 e 1.366.560, risultano divisibili per 260 fornendo rispettivamente 5.254 e 5.256. Dato che, come qualcuno ha asserito, la matematica "non è un'opinione"; rifacendo un po' di calcoli scopriamo che i grandi numeri sono valori riferiti alla stessa cosa. Ufficialmente un ciclo di macchie dura 187 anni. Ogni anno conta 365 giorni quindi avremo 68.255 giorni, ma non 68.302.
Perché tale differenza? Nei calcoli è stato considerato l'anno di 365,25. Infatti 365,25x187 = 68.301,75, arrotondato a 68.302. Il valore 1.366.650:365,25 fornisce 3.741,60 che diviso per 20 (cicli) dà 187,08. Per cui 187x20 = 3.740x365,25 = 1.366.035 (anziché 1.366.040). Benché il risultato finale non cambia. I Maya seguivano anche la rotazione di Venere di 584 giorni per un ulteriore controllo del ciclo delle macchie solari, appurando un periodo di 68.328 giorni (117 volte 584). 20 di questi passaggi equivalgono a 1.336.560 giorni; da cui: 1.336.560:365,25 = 3.659,30 e non 3.756 anni, cifra che indica, per alcuni, dopo quanto tempo cambia il campo magnetico solare. Differenze di calcolo che possono rivelarsi influenti nel computo per stabilire la profetica data. Calcolare il ciclo delle macchie solari serviva per conoscere quando il campo magnetico dello strato interno del Sole si inclinava costringendo la Terra a inclinarsi sul proprio asse magnetico per contrastarne l'effetto. Le macchie solari ci indicano anche il valore 111,111 e il 111esimo Papa della profezia di Malachia viene identificato in Benedetto XVI, ritenuto penultimo pontefice. Malachia però non ha indicato un 112esimo papa, ha solo profetizzato che l'ultimo sarà Pietro il romano. Quanti papi si succederanno fra il 111esimo e l'ultimo? Tornando alla funzione della Grande Piramide con il suo Djed, la colonna di Osiride, era quella di controbilanciare la forza del campo magnetico? Se così era, il tempo e l'uomo hanno distrutto il meccanismo e perduto le istruzioni del suo funzionamento. Stiamo navigando alla deriva verso una profetica, ciclica catastrofe? noi, dannati e condannati, insigniti del nobel per l'egoismo. Noi, che ci siamo definiti una CIVILTÀ più avanzata e tecnologicamente superiore di quelle che ci hanno preceduto. Noi, che anziché costruire siamo stati solo capaci di distruggere, pianeta compreso... Noi, che rispetto ai costruttori dei megalitici monumenti di pietra, che ci guardano da millenni, non abbiamo il diritto di definirci CIVILTÀ. Perché non lo siamo. Perché abbiamo dimenticato il vero significato di quella parola. Siamo davvero il "virus letale" da debellare; siamo la "NON CIVILTÀ".
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